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Numero 12 - Pilo Albertelli

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dagli occhi infossati che gli stava davanti.<br />

«Mi faccia vedere il libro con tutti i ritratti di<br />

Dio» ansimò lui. «Quello religioso.»<br />

L'artista continuò a fissarlo col suo sguardo<br />

intellettuale e superiore.<br />

«Non faccio tatuaggi agli ubriachi» avvertì.<br />

«Ma lei mi conosce» protestò Parker, indignato.<br />

«Sono O.E. Parker! Ha già lavorato<br />

per me, e l'ho sempre pagata!»<br />

L'uomo guardò nuovamente Parker, come se<br />

non fosse affatto sicuro. «La vedo piuttosto<br />

malconcio» osservò. «Deve essere stato in<br />

prigione.»<br />

«Sposato.»<br />

«Oh!» Con l'aiuto di due specchi, l'artista si<br />

era tatuato in cima alla testa una civetta in<br />

miniatura, perfetta in ogni particolare. Aveva<br />

le dimensioni di una moneta da mezzo dollaro<br />

e gli serviva per farsi pubblicità. C'erano<br />

artisti più a buon mercato, in città, ma Parker<br />

aveva sempre voluto soltanto il meglio. L'artista<br />

andò a un secrétaire in fondo alla stanza,<br />

e cominciò a sfogliare dei libri d'arte.<br />

«Cosa le interessa?» domandò. «Santi, angeli,<br />

Cristo. Q che cosa?»<br />

«Dio!»<br />

«Padre, Figlio o Spirito Santo?»<br />

«Dio» ripeté Parker con impazienza. «Cristo.<br />

Non ha importanza. Purché sia Dio.»<br />

L'artista tornò con un libro. Sbarazzò un altro<br />

tavolo dalle carte, vi appoggiò il libro e invitò<br />

Parker a sedersi e a scegliere il disegno che<br />

preferiva. «Quelli moderni sono in fondo»<br />

avvertì.<br />

Parker si sedette e bagnò il pollice. Cominciò<br />

a sfogliare il libro partendo dalle ultime pagine,<br />

dove c'erano i ritratti moderni. Qualcuno<br />

lo riconobbe: il Buon Pastore, «Lasciate che i<br />

pargoli ... », Gesù sorridente, Gesù amico del<br />

medico. Ma man mano che sfogliava velocemente<br />

il libro all'indietro, i ritratti diventavano<br />

sempre meno rassicuranti. Uno era la faccia<br />

verde e consunta di un morto, rigata di<br />

sangue. Uno era giallo, con gli occhi viola e<br />

cadenti. Il cuore di Parker si mise a battere<br />

sempre più veloce, finché cominciò a rombare<br />

dentro di lui come un enorme generatore di<br />

corrente. Parker voltava le pagine sicurò,<br />

pensando che quando fosse giunto all'immagine<br />

predestinata avrebbe avuto un segno.<br />

Continuò a sfogliare, finché arrivò quasi all'inizio<br />

del libro.<br />

Da una pagina, un paio d'occhi gli lanciarono<br />

un rapido sguardo. Parker proseguì svelto,<br />

poi si fermò. Pareva che gli avessero staccato<br />

la corrente dal cuore: il silenzio era assoluto.<br />

E diceva chiaro, come se fosse stato un linguaggio:<br />

«Torna indietro! ».<br />

Parker tornò all'illustrazione, la testa severa e<br />

senza rilievo di un Cristo bizantino, dagli occhi<br />

divoranti. Rimase a sedere, scosso da un<br />

tremito, e il cuore riprese lentamente a battergli,<br />

come se una forza inspiegabile l'avesse<br />

riportato invita.<br />

«Ha trovato quello che le interessa?» domandò<br />

l'artista.<br />

Parker aveva la gola troppo secca per essere<br />

in grado di rispondere. Si alzò e gli piantò<br />

sotto i1 naso il libro aperto alla pagina del<br />

ritratto.<br />

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