LEVITICO - Casa Editrice HILKIA
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Le offerte 7<br />
Levitico 2:11-16<br />
buona (Pr 25:16, 27). Infatti, anche se al<br />
palato è molto dolce nello stomaco si tramuta<br />
in bile e amarezza. Alcuni pensano<br />
che la ragione principale per la quale il<br />
lievito e il miele erano vietati consistesse<br />
nel fatto che i pagani li usavano molto per<br />
i loro sacrifici, mentre il popolo di Dio<br />
non deve imparare o praticare le usanze<br />
pagane, ma deve offrire un culto che sia<br />
esattamente l’opposto (De 12:30, 31).<br />
Alcuni interpretano questi divieti ritenendo<br />
che il lievito rappresenti la mortificazione<br />
e la tristezza dello spirito (il mio<br />
cuore s’inacerbiva, Sl 73:21), e il miele<br />
sia simbolo dei piaceri sensuali e della<br />
smodata ilarità. Nel servizio di Dio si devono<br />
evitare sia gli uni che gli altri, e si<br />
deve cercare un giusto equilibrio tra tali<br />
estremi. Infatti, la tristezza del mondo genera<br />
la morte, e l’amore per i piaceri dei<br />
sensi è un grande nemico del santo amore.<br />
II. In tutte le offerte, si richiedeva il<br />
sale (v. 13). L’altare era la tavola del<br />
Signore, e poiché il sale è sempre presente<br />
sulla nostra tavola, Dio voleva che<br />
lo si trovasse sempre anche sulla sua. È<br />
chiamato segno del patto, perché cosí<br />
come gli uomini confermavano i loro<br />
patti mangiando e bevendo insieme,<br />
usando il sale a ogni pasto, allo stesso<br />
modo Dio confermava il suo patto accettando<br />
i doni del popolo e facendo festa<br />
con esso nei sacrifici, come se si trattasse<br />
di un cenare insieme (cfr. Ap 3:20).<br />
Presso gli antichi popoli il sale era simbolo<br />
d’amicizia, e quello usato per i sacrifici<br />
non veniva portato dai donatori ma<br />
era provveduto a spese della comunità,<br />
come anche la legna. Nel cortile del tempio<br />
c’era un locale chiamato «la stanza<br />
del sale», nel quale lo si conservava. Si<br />
può forse mangiar ciò che è insipido e<br />
senza sale? (Gb 6:6, NR). Con questa<br />
espressione, Dio intende mostrare che in<br />
se stessi i sacrifici erano insipidi. I santi,<br />
che sono dei sacrifici viventi davanti a<br />
Dio (Ro 12:10), devono avere sale in se<br />
stessi, poiché ogni sacrificio deve esser<br />
salato con sale (Mr 9:49, Diod) e il nostro<br />
parlare deve essere sempre con grazia (Cl<br />
4:6), cosí come ogni pratica di devozione<br />
deve essere provvista di sale. Il cristianesimo<br />
è il sale della terra.<br />
III. Indicazioni date a proposito delle<br />
primizie.<br />
1. L’offerta obbligatoria delle primizie<br />
di cui leggiamo in Deuteronomio 26:2.<br />
Queste venivano offerte al Signore non<br />
per essere bruciate sull’altare, ma per essere<br />
consegnate ai sacerdoti quale ricompensa<br />
del loro ministero. Il lievito e il<br />
miele si potevano offrire all’Eterno tra<br />
queste primizie (v. 12), ma non nelle altre<br />
oblazioni. Erano cose idonee a essere<br />
consumate dai sacerdoti, ma non a essere<br />
bruciate sull’altare. Si comanda specificatamente<br />
che i due pani dell’offerta agitata<br />
delle primizie fossero cotti con del lievito<br />
(Le 23:17). Nella Scrittura si legge anche<br />
a proposito di primizie di miele portate<br />
nella casa di Dio (cfr. 2 Cr 31:5).<br />
2. L’oblazione volontaria di primizie.<br />
Quella di cui abbiamo appena trattato era<br />
imposta dalla legge, questa invece era<br />
un’offerta volontaria (vv. 14-16). Era il<br />
caso in cui un uomo, volendo mostrare<br />
gratitudine per la misericordia che Dio gli<br />
aveva usato concedendogli la speranza di<br />
un raccolto abbondante, decideva di portare<br />
immediatamente un’offerta in natura,<br />
tratta da ciò che il suo campo aveva prodotto,<br />
per presentarla a Dio. In tal modo<br />
egli si dichiarava obbligato verso il<br />
Signore e manifestava la sua dipendenza<br />
da lui. Occorreva, quindi:<br />
(a) Che si accertasse di presentare a<br />
Dio le spighe piú grosse e piene, e non<br />
quelle piccole e mezze vuote. Qualunque<br />
fosse il tipo d’offerta portata, doveva essere<br />
la cosa migliore nel suo genere,<br />
anche se non si trattava d’altro che di<br />
grano nuovo. Se pensiamo di fare prima<br />
offrendo a Dio qualcosa di scadente, mentre<br />
abbiamo di meglio, non facciamo altro<br />
che ingannare noi stessi (Ml 1:14).<br />
(b) Che quelle spighe ancora non mature<br />
fossero arrostite con il fuoco, in<br />
modo che se ne potessero prendere i chicchi<br />
e mangiarli cosí com’erano. Dalle spighe<br />
verdi, non ci si può aspettare quello