LEVITICO - Casa Editrice HILKIA
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Levitico 2:11-16 6<br />
Le offerte<br />
base nella terra di Canaan (De 8:8). Nella<br />
loro alimentazione, l’olio era quello che è<br />
il burro nella nostra. Se si trattava di<br />
un’offerta cruda l’olio doveva essere versato<br />
sulla farina (v. 1), se invece l’offerta<br />
era cotta l’olio doveva essere impastato<br />
con essa (v. 4).<br />
2. Se si trattava di farina non cotta,<br />
oltre all’olio si doveva aggiungere dell’incenso,<br />
e quindi il tutto si doveva porre<br />
sul fuoco per farlo fumare sull’altare (vv.<br />
1, 2). Allude a questo l’apostolo quando<br />
definisce i servitori di Dio «il buon odore<br />
di Cristo» (2 Co 2:15).<br />
3. Se si trattava di un’oblazione di<br />
cosa cotta (v. 4) la si poteva preparare in<br />
diversi modi: il donatore poteva farla cuocere<br />
nel forno, friggerla, oppure impastare<br />
farina e olio su di un piatto. Gli oggetti<br />
necessari a tali operazioni erano a<br />
disposizione nei pressi del tabernacolo.<br />
Nonostante queste offerte fossero di modesto<br />
valore, la legge che le regolamentava<br />
era molto rigorosa, per significare<br />
che Dio tiene conto di tutti i servizi di<br />
fede che gli vengono resi con un cuore<br />
devoto, anche da parte dei piú poveri nel<br />
suo popolo.<br />
4. L’offerente doveva presentarle al sacerdote<br />
che era incaricato di portarle sull’altare<br />
(v. 8). I sacerdoti erano un po’<br />
come gli “esattori” di Dio e avevano l’incarico<br />
di offrire doni.<br />
5. Parte dell’oblazione doveva essere<br />
bruciata sull’altare come ricordanza, cioè<br />
quale manifestazione di consapevolezza<br />
della bontà di Dio che si era manifestata<br />
verso di loro, provvedendoli abbondantemente<br />
di ogni cosa, affinché ne godessero.<br />
Era un sacrificio di soave odore,<br />
fatto mediante il fuoco (vv. 2, 9). Il fatto<br />
che l’oblazione fosse consumata dal<br />
fuoco poteva servire a ricordar loro che<br />
essi meritavano d’avere tutti i frutti della<br />
terra completamente bruciati, e che se ciò<br />
non avveniva era solo per la misericordia<br />
di Dio. Inoltre, potevano anche imparare<br />
che «le vivande son per il ventre, e il ventre<br />
è per le vivande; ma Iddio distruggerà<br />
e queste e quello» (1 Co 6:13) e che «non<br />
di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni<br />
parola che procede dalla bocca di Dio»<br />
(Mt 4:4). Questa oblazione fatta mediante<br />
il fuoco è definita un sacrificio di soave<br />
odore all’Eterno. Tali sono anche le offerte<br />
che facciamo mediante il “fuoco” di<br />
un santo amore, e le elemosine che sono<br />
considerate come «un profumo d’odor<br />
soave, un sacrificio accettevole, gradito a<br />
Dio» (Fl 4:18). Infatti, «è di tali sacrifici<br />
che Dio si compiace» (Eb 13:16).<br />
6. Ciò che avanzava dell’oblazione doveva<br />
essere dato ai sacerdoti (vv. 3, 10).<br />
Essendo cosa santissima, non poteva essere<br />
consumata dai donatori, come invece<br />
avveniva con i sacrifici di riconoscenza<br />
(che erano cose sante, non santissime),<br />
ma soltanto dai sacerdoti e dalle loro famiglie.<br />
In tal modo Dio faceva sí che coloro<br />
che servivano all’altare vivessero decorosamente<br />
dell’altare.<br />
2:11-16<br />
I. Si legge il divieto assoluto di mettere<br />
lievito o miele in qualsiasi tipo di<br />
oblazione: non farete fumar nulla che<br />
contenga lievito o miele, come sacrificio<br />
consumato mediante il fuoco all’Eterno<br />
(v. 11).<br />
1. Il lievito era proibito in memoria del<br />
pane azzimo che il popolo mangiò<br />
quando uscí dall’Egitto. Tanta era la rapidità<br />
che nel fare le offerte non si riteneva<br />
affatto conveniente rimanere ad aspettare<br />
la lievitazione. Il Nuovo Testamento paragona<br />
al lievito sia l’orgoglio e l’ipocrisia,<br />
perché sono cose che fanno gonfiare, sia<br />
la malvagità e l’empietà che ci rendono<br />
aspri. Dobbiamo quindi comprendere e<br />
approfondire questo punto, considerandolo<br />
un avvertimento a stare in guardia,<br />
perché quei peccati renderanno certamente<br />
inaccettabili i nostri sacrifici spirituali.<br />
Si devono elevare mani pure e senza<br />
dispute, e i nostri culti devono essere santificati<br />
con il pane azzimo della sincerità<br />
e della verità (cfr. 1 Co 5:6-8).<br />
2. Nonostante nella terra di Canaan vi<br />
fosse abbondanza di miele esso era vietato<br />
perché mangiarne troppo non è cosa