LEVITICO - Casa Editrice HILKIA
LEVITICO - Casa Editrice HILKIA
LEVITICO - Casa Editrice HILKIA
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Sacrifici per varie colpe 15<br />
Levitico 5:1-6<br />
zia che anche i peccati commessi involontariamente<br />
devono essere espiati attraverso<br />
un sacrificio. Quando siamo convinti<br />
di peccato, il fatto di affermare che<br />
l’abbiamo commesso per ignoranza e<br />
spinti da una tentazione, non ci giustificherà,<br />
se non facciamo nostra quell’altra<br />
solenne affermazione che Cristo è morto,<br />
il che ci mette in condizione di trarre beneficio<br />
da tale evento. Abbiamo bisogno<br />
di pregare insieme a Davide (che tuttavia<br />
era un capo), per chiedere di essere purificati<br />
dagli errori occulti (Sl 19:12), e<br />
cioè, da quelli che non comprendiamo o<br />
dei quali non siamo coscienti.<br />
2. Che il peccato involontario commesso<br />
da una singola persona richiedeva<br />
comunque un sacrificio; infatti, se i piú<br />
grandi non sono al di sopra di ogni censura,<br />
allo stesso modo gli umili non mancano<br />
di conoscenza quanto alla giustizia<br />
divina. Nessun individuo, se è un trasgressore,<br />
può nascondersi in mezzo alla<br />
folla.<br />
3. Che anche da parte delle persone<br />
che non rivestono compiti di guida, l’offerta<br />
per il peccato non solo era ammessa<br />
ma anche gradita, e per mezzo d’essa si<br />
faceva l’espiazione (vv. 31, 35). Tutti, ricchi<br />
e poveri, principi e servi, istruiti e non<br />
si incontrano insieme, perché tutti sono<br />
egualmente benvenuti davanti a Cristo, e<br />
traggono la stessa utilità dal suo sacrificio<br />
(cfr. Gb 34:19).<br />
II. Da tutte queste leggi riguardanti i<br />
sacrifici per il peccato commesso involontariamente,<br />
possiamo imparare:<br />
1. A odiare il peccato e a guardarcene.<br />
È veramente triste che tante creature innocenti<br />
dovettero essere uccise per fare<br />
l’espiazione.<br />
2. Ad apprezzare Cristo, il grande e<br />
vero sacrificio per il peccato, il cui sangue<br />
ci purifica da ogni peccato (1 Gv 1:7)<br />
mentre invece è impossibile che il sangue<br />
di tori e di becchi tolga i peccati (Eb<br />
10:4). Infatti, se alcuno ha peccato, …<br />
Cristo … è la propiziazione per i nostri<br />
peccati (1 Gv 2:1, 2), non solo per i<br />
Giudei ma anche per gli stranieri. Forse,<br />
in quella preghiera che Cristo elevò proprio<br />
nel momento in cui offriva se stesso<br />
in sacrificio, «Padre, perdona loro, perché<br />
non sanno quello che fanno» (Lu 23:34),<br />
c’era qualche allusione a questa legge riguardante<br />
i sacrifici per i peccati di ignoranza.<br />
CAPITOLO 5<br />
Sia questo capitolo che una parte del successivo<br />
riguardano l’offerta per la trasgressione, la<br />
cui differenza con l’offerta per il peccato non consisteva<br />
tanto nei sacrifici da offrire o nei rituali da<br />
seguire, quanto nelle circostanze che la rendevano<br />
necessaria. Entrambe erano intese a fare l’espiazione,<br />
ma l’offerta per il peccato aveva un carattere<br />
piú generico, mentre quella per la trasgressione<br />
si applicava ad alcuni esempi particolari.<br />
Pertanto, possiamo notare:<br />
I. Riguardo alla trasgressione. Il peccato poteva<br />
consistere in una di queste azioni:<br />
1. Nascondere le cose conosciute, l’omertà (v. 1).<br />
2. Toccare una cosa impura (vv. 2, 3).<br />
3. Bestemmiare (v. 4).<br />
4. Appropriarsi indebitamente di cose sacre<br />
(vv. 14-16).<br />
5. Peccati commessi per ignoranza (vv. 17-19).<br />
Altri casi nei quali si dovevano offrire questo tipo<br />
di sacrifici sono trattati altrove (cfr. Le 6:2-4;<br />
14:12; 19:21; Nu 6:12).<br />
II. Le bestie e le cose offerte per la trasgressione<br />
potevano essere:<br />
1. Animali del gregge (vv. 5, 6).<br />
2. Uccelli (vv. 7-10).<br />
3. Farina (vv. 11-13).<br />
Ma generalmente, doveva essere un montone<br />
senza difetto (v. 15).<br />
5:1-6<br />
I. Le colpe considerate sono le seguenti:<br />
1. L’occultamento della verità, l’omertà<br />
di un testimone chiamato a dire la<br />
verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.<br />
Tra gli Ebrei, i giudici avevano il potere<br />
di sottoporre al giuramento non solo i<br />
testimoni, com’è anche per noi, ma anche<br />
il sospettato (e questo, contrariamente a<br />
quanto previsto nelle nostre leggi, in base<br />
alle quali nessuno può essere obbligato ad<br />
accusare se stesso). Tutto ciò si vede<br />
anche nel caso in cui il sommo sacerdote<br />
scongiurò il Salvatore, il quale, pur essendo<br />
rimasto in silenzio fino ad allora, a<br />
quel punto dovette rispondere (Mt 26:63,