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LEVITICO - Casa Editrice HILKIA

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Levitico 4:22-35 14<br />

I sacrifici per il peccato<br />

come una testimonianza contro di loro. A<br />

questo si allude anche in Apocalisse 9:13,<br />

laddove si parla di una voce proveniente<br />

dalle quattro corna dell’altare d’oro, che<br />

rappresenta una risposta di pace data alle<br />

preghiere dei santi le quali sono accettabili<br />

ed efficaci solo per la virtú del sangue<br />

dell’offerta per il peccato messo sui corni<br />

dell’altare (Ap 8:3).<br />

4. Ultimato il rito si sarà fatta l’espiazione<br />

per la radunanza e il peccato le sarà<br />

perdonato (v. 20). La promessa di remissione<br />

è fondata sull’espiazione. Qui si<br />

parla del perdono del peccato dell’intera<br />

comunità d’Israele meritati a motivo del<br />

peccato. Notiamo: la salvezza delle<br />

chiese e degli stati dalla rovina è dovuta<br />

all’espiazione e alla mediazione di Cristo.<br />

4:22-26<br />

Qui osserviamo che:<br />

1. Dio conosce e disapprova i peccati<br />

dei governanti. Coloro che rivestono<br />

un’autorità da pretendere legittimamente<br />

che altri debbano render loro conto delle<br />

proprie azioni, a loro volta devono rendere<br />

conto al Re dei re. Infatti, per quanto<br />

possano ricoprire una posizione elevata<br />

c’è sempre qualcuno ancora piú in alto di<br />

loro. Questo si sottintende quando si dice<br />

che il trasgressore ha fatto per errore alcuna<br />

di tutte le cose che l’Eterno Iddio<br />

suo ha vietato di fare (v. 22). Se per gli<br />

altri è principe, non deve dimenticarsi che<br />

il Signore è il suo Dio.<br />

2. Si suppone che il peccato involontario<br />

commesso dal governante, viene poi<br />

portato alla sua conoscenza (v. 23). Ciò<br />

può avvenire in svariati modi: con l’esame<br />

della propria coscienza, per la riprensione<br />

degli amici, a cui tutti noi dovremmo<br />

non solo sottometterci, ma anche<br />

essere grati. Dovremmo desiderare conoscere<br />

quei peccati nascosti e pregare purificami<br />

dai peccati che mi sono occulti (Sl<br />

19:12). È una preghiera che dovremmo rivolgere<br />

ogni giorno a Dio in modo che se<br />

abbiamo peccato involontariamente, non<br />

succeda che, per ignoranza, perseveriamo<br />

in esso.<br />

3. L’offerta per il peccato di un capo<br />

era di un maschio fra le capre e non un<br />

giovenco, come invece era per il sacerdote<br />

o per il popolo. A differenza degli<br />

altri due casi, il sangue dell’offerta per il<br />

peccato non si portava nel tabernacolo,<br />

ma doveva essere sparso interamente ai<br />

piedi dell’altare degli olocausti (v. 25),<br />

mentre la carne non andava bruciata fuori<br />

dal campo. Questo stava a significare che<br />

il peccato commesso da uno degli anziani,<br />

sebbene piú grave data la sua responsabilità,<br />

non era cosí odioso né di cosí perniciose<br />

conseguenze come il peccato del<br />

sommo sacerdote o quello dell’intera adunanza.<br />

Per uno degli anziani era sufficiente<br />

offrire un becco, ma per l’intera<br />

tribú occorreva un giovenco. In tal modo<br />

si insegnava che il leader, sebbene major<br />

singulis, piú grande di un qualsiasi privato,<br />

era minor universis, meno di tutta la<br />

collettività. È male quando i grandi uomini<br />

danno cattivi esempi, ma è ancora<br />

peggio quando tutti gli uomini li seguono.<br />

4. Si promette che l’espiazione sarà accettata<br />

e il peccato perdonato (v. 26), ovviamente<br />

se egli si ravvede e si converte.<br />

In caso contrario, Dio giurò a Eli, che era<br />

giudice in Israele, che l’iniquità della sua<br />

casa non sarebbe mai stata lavata da sacrifici<br />

o offerte (1 S 3:14).<br />

4:27-35<br />

I. Qui c’è la legge relativa all’offerta<br />

per il peccato di una persona del popolo,<br />

che poteva portare una capra o un agnello,<br />

mentre nel caso del capo era ammesso<br />

solo un capro. Inoltre, mentre per il capo<br />

il sacrificio doveva essere di un animale<br />

maschio, per gli altri doveva essere di una<br />

femmina. Per il resto tutto è uguale.<br />

Osserviamo:<br />

1. L’ipotesi che si fa: se qualcuno del<br />

popolo del paese peccherà per errore (v.<br />

27). Il profeta suppone che questi non fossero<br />

come gli uomini grandi che conoscono<br />

la via dell’Eterno, la legge del loro<br />

Dio (Gr 5:4, 5) e tuttavia, pur peccavano<br />

anche inconsapevolmente, dovevano portare<br />

un’offerta per il peccato. Ciò eviden-

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