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W lo sport sicuro - Associazione Alessandro Bini

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Viva <strong>lo</strong> <strong>sport</strong>. Sicuro!<br />

2.2 Cultura dell’emergenza applicata al<strong>lo</strong> <strong>sport</strong><br />

Ogni anno in Italia muoiono circa 60.000 persone colpite da arresto cardiaco<br />

(a.c.): tra di esse vi sono molti anziani e cardiopatici, non sono pochi i giovani<br />

ed addirittura gli <strong>sport</strong>ivi. L’arresto cardiaco è indotto nell’85 % dei casi da una<br />

aritmia maligna (tachicardia o fibrillazione ventricolare) che se non è trattata<br />

precocemente con le manovre di rianimazione cardiorespiratoria e, soprattutto,<br />

con la defibrillazione elettrica conduce invariabilmente alla morte (98% dei casi).<br />

In queste situazioni il cuore in realtà non è fermo, ma le sue contrazioni sono<br />

assolutamente inefficaci nel distribuire il sangue nel corpo ed in primo luogo al<br />

cervel<strong>lo</strong>, l’organo più delicato e sensibile alla carenza di ossigenazione.<br />

Lo <strong>sport</strong>, come già accennato, non è esente da un fenomeno così drammatico<br />

come l’arresto cardiaco, anche se in realtà ciò che <strong>lo</strong> determina, generalmente, è<br />

una pre-esistente e misconosciuta cardiopatia. Lo sforzo fisico ha pertanto il ruo<strong>lo</strong><br />

di fattore precipitante in conseguenza del quale l’apparato cardiovascolare cede.<br />

Da un’indagine condotta dalla Fondazione Giorgio Castelli onlus, dedicata al<br />

giovane morto a febbraio 2006 per un arresto cardiaco mentre si stava allenando<br />

con sua squadra di calcio, i praticanti <strong>sport</strong>, dilettanti ed amatori, che sono<br />

deceduti nel Paese in questi ultimi 3 anni superano ampiamente le 200 unità.<br />

In tutti questi casi l’arresto cardiaco ha colpito prevalentemente il sesso maschile<br />

dall’adolescenza in poi, l’età media dei soggetti deceduti è pari a 35 anni.<br />

Le discipline più interessate dal fenomeno sono rappresentate dal calcio e calcetto,<br />

verosimilmente a seguito dell’elevato numero di praticanti, seguito dal ciclismo,<br />

jogging, fitness; non vi sono discipline immuni. Il 24 % delle morti si è verificato<br />

i atleti tesserati per le varie Federazioni e quindi di norma già sottoposti ad<br />

accertamento medico ai fini del rilascio dell’idoneità; in questo sottogruppo l’a.c.<br />

si è manifestato in egual misura sia nelle gare ufficiali che nel corso delle sedute<br />

di allenamento. Premesso che il fenomeno a.c. non è eliminabile ci dobbiamo<br />

doverosamente chiedere, di fronte a dati di questa entità, come esso sia contenibile.<br />

Il percorso da compiere prevede una prevenzione primaria ed una secondaria.<br />

La prima consiste nel rigoroso accertamento medico di idoneità alla pratica<br />

<strong>sport</strong>iva che dovrebbe riguardare tutti co<strong>lo</strong>ro che praticano attività ludico-<strong>sport</strong>iva

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