Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi
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ACCADEMIA DEI FISIOCRITICI<br />
APERTO IL 314° ANNO DALLA FONDAZIONE<br />
TRE NUOVE PUBBLICAZIONI DELLA COLLANA “MEMORIE”<br />
Se la fiorentina Specola, che fu fondata<br />
intorno al 1775, viene definita il più antico<br />
museo italiano di Storia naturale, dobbiamo<br />
compiere un atto di giustizia e restituire<br />
il primato all’istituzione che veramente lo<br />
merita: l’Accademia senese <strong>dei</strong> Fisiocritici,<br />
che, senza allontanarsi troppo dalla Firenze<br />
granducale e dall’epoca lorenese, già al tempo<br />
della illuminata presidenza di Sallustio<br />
Bandini, nel 1759, poteva vantare il possesso<br />
d’interessanti collezioni scientifiche.<br />
E’ vero che si trattava di un primo nucleo<br />
di materiali raccolti dall’insigne naturalista<br />
Giuseppe Baldassarri e che solo nel<br />
1816 – reintegrati i Lorena sul trono granducale<br />
– sarebbe stato allestito uno spazio<br />
espositivo nei locali del Monastero camaldolese<br />
della Rosa, ma sembrava giusto rivendicare<br />
per la celebre Accademia senese<br />
anche questo non modesto merito, tra i numerosi<br />
che le vengono unanimemente riconosciuti<br />
in campo scientifico.<br />
Ed è ciò che puntualmente ha sostenuto<br />
Sara Ferri, attuale Presidente dell’Accademia,<br />
nel suo discorso inaugurale del 314°<br />
anno di vita dell’istituzione, che, evidentemente,<br />
ha nella longevità un altro significativo<br />
pregio ed un chiaro indice dello spirito<br />
d’iniziativa, colta e lungimirante, manifestato<br />
in antico dai Senesi.<br />
La celebrazione è avvenuta nell’Aula<br />
Magna dell’Accademia, martedì 1 Giugno,<br />
alla presenza di autorità e di un folto pubblico.<br />
La Presidente ha preso la parola dopo<br />
il saluto di Maria Antonietta Grignani,<br />
Assessore alla Cultura del Comune di<br />
Siena, per ricordare l’intenso programma di<br />
lavoro scientifico, le iniziative editoriali e le<br />
significative tappe di una crescita, anche volumetrica,<br />
che hanno caratterizzato l’appena<br />
trascorso anno accademico. Quindi è<br />
stato presentato il video “Un percorso teatrale<br />
nei luoghi della scienza. Euridice”,<br />
frutto della collaborazione tra l’Accademia<br />
e alcuni enti dell’Università senese nell’intento<br />
di esplorare la possibile interazione<br />
delle forme del teatro e delle arti visive con<br />
la conoscenza e la divulgazione scientifica.<br />
Successivamente la Presidente Ferri ha<br />
consegnato i diplomi di appartenenza ai<br />
nuovi accademici e ha introdotto il Prof.<br />
Alberto Righini, professore di Astronomia<br />
presso l’Università degli Studi di Firenze,<br />
che ha tenuto una brillante lezione su un tema<br />
divenuto di grande attualità: “Il sole e i<br />
cambiamenti del clima terrestre”. Fedele al<br />
principio della necessità di conoscere la storia<br />
per poter interpretare il futuro, Righini è<br />
partito dalle osservazioni di un astronomo<br />
medievale inglese, dalle preziose indicazioni<br />
offerte dalla “rosa ursina” in un raro testo<br />
del 600 e dagli studi di Galileo per sviluppa-<br />
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