17.06.2013 Views

Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nel campo senese alle Taverne arrivano<br />

fresche le vettovaglie da Siena e gli uomini<br />

si rifocillano in abbondanza.<br />

Nel campo fiorentino, a circa 3 chilometri<br />

di distanza, nel Piano della Biena, il<br />

Comando invia una pattuglia nel luogo che<br />

si chiama Costa Berci (a mezza strada tra i<br />

due campi), da dove si poteva vedere se e<br />

quando i senesi si muovevano dal loro accampamento.<br />

Molto probabilmente la pattuglia<br />

si dispose lungo il percorso in modo<br />

da fare arrivare le notizie al suo Comando<br />

in tempo reale passando parola. La tradizione<br />

orale dice che Costa Berci ha questo nome<br />

perché “ci berciavano i fiorentini”.<br />

Nel bosco del Quercione, il Conte di<br />

Arras, con i suoi uomini, controllava la via<br />

Scialenga alle spalle del nemico.<br />

Non appena i soldati senesi si furono<br />

rifocillati a sazietà, il Conte Giordano<br />

d’Anglano dette l’ordine di partenza; la colonna<br />

dell’Aldobrandino lo seguì sulla medesima<br />

strada.<br />

Così l’esercito senese attraversò l’Arbia e<br />

si avviò lungo la Lauretana, quando arrivò<br />

sotto Monte Selvoli, prese la via Scialenga<br />

per andare incontro al nemico.<br />

Il Comando fiorentino, avvertito dalle<br />

vedette di Costa Berci di quanto stava accadendo,<br />

dette l’ordine di marciare contro.<br />

La cronaca di Jachomo da Marrano ci descrive<br />

questo momento così: “… escono<br />

(s’intende i senesi) dal piano che è a piè di<br />

Monte Selvoli, e cominciano a salire sul poggio;<br />

e così fa la gente de’ fiorentini, che ognuno<br />

sale dal lato per pigliare vantaggio del<br />

terreno. Ognuno si sforza d’avere quello<br />

poggio, ch’è appresso a Monte Selvoli. Vero<br />

è che in su quel poggio vi è alquanto di piano…”.<br />

Oggi, per descrivere il tratto di strada<br />

tra Arbia e Casetta, non si potrebbe fare di<br />

meglio. Su questo piano si svolse lo scontro<br />

tra i due eserciti.<br />

Lo conferma: A) la tradizione orale che<br />

ricorda come Le Pansarine (una località con<br />

un edificio del 1594) una volta si chiamavano<br />

“Le Piangerine” perché ci piangevano i<br />

fiorentini; B) un bellissimo gruppo di cipressi<br />

che fino a pochi anni fa dominava<br />

tutta la zona (da Costa Berci fino alla valle<br />

della Biena); C) il fatto che il Piano delle<br />

Pansarine - e non l’attuale spianata sotto<br />

Monteaperti - è ben visibile da qualsiasi torre,<br />

o edificio sopraelevato, che si trovi a<br />

Siena sul colle del Terzo di Città; avvalorando<br />

la tradizione di un tamburino, Cerreto<br />

Ciccolini, che gridava notizie sulla battaglia<br />

dall’alto della torre <strong>dei</strong> Marescotti.<br />

E poiché all’epoca dello scontro (1260) e<br />

delle cronache (1430), l’edificio delle<br />

Pansarine non esisteva, il luogo dello scontro<br />

non poteva che essere indicato, dai cronisti,<br />

col nome di Monte Aperto, che era la<br />

località più importante della zona.<br />

Dello scontro tra i due eserciti non si sa<br />

niente di preciso. Si sa solo che ad un certo<br />

momento (forse quando i senesi cominciarono<br />

a trovarsi in difficoltà) viene dato il segnale<br />

convenuto al conte di Arras.<br />

Il bosco dove si trovava il conte di Arras<br />

con i suoi uomini, come si è detto, stava<br />

pressoché di fronte alla retroguardia fiorentina,<br />

formata principalmente dai carri con i<br />

rifornimenti e dagli uomini addetti ai servizi.<br />

Per la colonna dell’Arras, diventa un gioco<br />

fare carneficina di uomini inermi e di animali<br />

da tiro. Anche questo fatto è confermato<br />

dalla tradizione orale. Infatti oggi, tra<br />

il bosco del Quercione e la superstrada<br />

Siena-Bettolle (ex via Scialenga) c’è un cam- 19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!