17.06.2013 Views

Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

è una vallata a est della città, fra due rilievi<br />

sulle cui sommità si collocano la chiesa di<br />

San Francesco e quella di S. Spirito. La zona,<br />

che prende il nome di “Valle di<br />

Follonica”, si configurava durante la prima<br />

metà del XIV secolo come uno spazio aperto<br />

esterno al circuito murario cittadino fino<br />

al 1416 quando venne in esso inglobato.<br />

Non conosciamo con esattezza la data di<br />

costruzione della Fonte di Follonica, ma<br />

sappiamo che nel 1226 già si parlava dell’esistenza<br />

di una “fonte vecchia”, della quale<br />

non rimane sinora traccia e di una “fonte<br />

nuova”. Fra il 1247 ed il 1249 furono realizzati<br />

la copertura a volte e l’abbeveratoio.<br />

Nel 1269, per difendersi dall’attacco di<br />

Carlo d’Angiò, la fonte stessa fu dotata di una<br />

“bicocca”, una piccola fortificazione isolata<br />

e guarnita di armati. Nel 1283 cominciano<br />

i lavori per la costruzione di un lavatoio.<br />

Tra il 1323 ed il 1338 fu costruito un<br />

muro di contenimento per arginare le frane<br />

di terra dalla scarpata retrostante.<br />

Nel corso del XIV secolo, la struttura fu<br />

progressivamente abbandonata. Nel 1492 il<br />

Comune, nel tentativo di ripristinarla, stanziò<br />

<strong>dei</strong> fondi affidando il progetto a<br />

Francesco di Giorgio Martini. Il progetto<br />

non fu mai realizzato e nel corso del XVI<br />

secolo la fonte si interrò definitivamente,<br />

come mostrano le cartografie che illustrano<br />

la città di Siena tra XVII e XIX secolo. La<br />

struttura aveva a quel tempo una funzione<br />

limitata alle necessità della coltivazione delle<br />

terre e degli orti circostanti.<br />

Nel mese di Settembre 2003 è iniziata una<br />

collaborazione tra Dipartimento di<br />

Archeologia e Storia delle Arti ed il<br />

Comune di Siena, per indagare e ripristinare<br />

la Fonte di Follonica. Il lavoro degli archeologi<br />

è finalizzato a ricostruire la storia<br />

edilizia del monumento, comprenderne la<br />

forma originaria e scavare prossimamente le<br />

zone antistanti per capire la risorsa archeologica<br />

celata dall’interro secolare, che raggiunge<br />

i 5-6 metri di profondità.<br />

L’asportazione progressiva <strong>dei</strong> livelli di<br />

accumulo sta portando alla luce, nello spazio<br />

antistante la fonte, strutture in laterizi<br />

collegabili ad impianti idrici destinati a<br />

convogliare e distribuire l’acqua, databili a<br />

partire dal XVII secolo. In particolare si nota<br />

la presenza di un sistema di deflusso delle<br />

acque con una parte inferiore interrata dotata<br />

di un canale in laterizi voltato a botte ed<br />

una parte superiore, a vista, con una canaletta<br />

di scolo. Allo stesso periodo sono databili<br />

una serie di vasche, catini e pozzi per la<br />

decantazione delle acque, posti a breve distanza<br />

dall’impianto idrico. In fase con queste<br />

costruzioni, si colloca un tentativo di restauro<br />

della fonte: la parte superiore della<br />

facciata fu “foderata” con un nuovo paramento<br />

in laterizi ed arcate con ghiera a tutto<br />

sesto, oggi quasi completamente scomparse.<br />

Fu costruito inoltre un nuovo accesso<br />

alla fonte, lungo il lato ovest, dotato di un<br />

ingresso “monumentale” e delimitato da una<br />

piccola scalinata.<br />

Recentemente, con la rimozione <strong>dei</strong> livelli<br />

di riempimento interni alla fonte, sono<br />

venute alla luce le originarie delimitazioni<br />

delle arcate: bassi parapetti in travertino su<br />

cui si impostavano le transenne che impedivano<br />

agli animali l’accesso alla vasca principale.<br />

A breve distanza dalla facciata, lo scavo<br />

ha portato recentemente alla luce un<br />

tratto di muro in laterizi interrotto da gradini<br />

che consentivano l’accesso alla fonte dalla<br />

“platea” superiore. La fonte di Follonica,<br />

tra XIII e XIV secolo, si presentava con un<br />

prospetto principale caratterizzato di tre aperture<br />

con arco a sesto acuto e ghiera in laterizi<br />

fortemente ricassata. La facciata era<br />

dotata di una cornice marcapiano in travertino<br />

- situata all’altezza dell’imposta degli<br />

archi – che distingueva il paramento di facciata<br />

dal coronamento, forse merlato, definito<br />

dal parapetto della terrazzatura. Il paramento<br />

murario in facciata, oggi solo parzialmente<br />

visibile, era ottenuto con filari di<br />

quattro mattoni alternati a ricorsi di conci<br />

di travertino. Questa particolare tipologia<br />

muraria, non utilizzata in altre fonti, è caratteristica<br />

nelle architetture dell’edilizia senese<br />

tra la metà del XIII ed i primi decenni<br />

del XIV secolo.<br />

Internamente la fonte era realizzata esclusivamente<br />

in laterizi e scandita in tre<br />

campate coperte da volte a crociera delimitate<br />

da nervature a sezione polilobata. Uno<br />

o più bottini portavano l’acqua alla vasca 11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!