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Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

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8<br />

luppo del Duomo sino dal XII secolo. Il<br />

sottosuolo della cattedrale, così come quello<br />

del Santa Maria della Scala, rappresentano<br />

un archivio di grande importanza per capire<br />

l’evoluzione urbanistica di Siena.<br />

In età ellenistica il versante nord-orientale<br />

della collina sulla quale sorge il Duomo,<br />

fu soggetto all’accumulo di livelli sabbiosi<br />

provenienti dalla sommità; lungo il versante<br />

opposto, un grande taglio nel tufo è forse<br />

interpretabile come i resti di una viabilità<br />

che risaliva verso il pianoro superiore.<br />

In epoca romana fu costruito un pozzetto,<br />

a pianta quadrata, dotato di buche per<br />

l’alloggio di quattro pali angolari destinati<br />

al sostegno di una copertura lignea; le pareti,<br />

scavate nel tufo, erano probabilmente foderate<br />

con assi. I livelli superiori di riempimento<br />

della struttura hanno restituito, oltre<br />

a materiale ceramico in sigillata italica ed una<br />

mandibola canina fittile (forse un reperto<br />

votivo), resti osteologici riferibili a tre cani,<br />

due <strong>dei</strong> quali adagiati su un fianco e macellati<br />

in tre parti lungo il tronco prima della<br />

deposizione. Nel riempimento sottostante<br />

è stato invece rinvenuto parte dello scheletro<br />

di un cavallo.<br />

Il ritrovamento è riconducibile al rito<br />

propiziatorio connesso alla fondazione delle<br />

mura e delle porte cittadine: l’opera di<br />

perimetrazione urbana, infatti, veniva sacralizzata<br />

con il sacrificio di cani e la loro inumazione<br />

rituale. Il pozzetto sarebbe in questo<br />

caso collegabile alla costituzione in età<br />

augustea della colonia militare di Saena<br />

Julia e la costruzione di un circuito murario<br />

con un tratto che passava lungo l’attuale via<br />

<strong>dei</strong> Fusari. Allo stesso periodo è attribuibile<br />

anche una struttura non identificabile, con<br />

andamento semicircolare, rinvenuta al di<br />

sotto del coro del Duomo.<br />

In età tardo antica invece la parte nordovest<br />

dell’ambiente indagato, fu interessata<br />

dallo scarico di materiali vari (carboni,<br />

frammenti di laterizi, residui di intonaci dipinti),<br />

provenienti da edifici di epoca romana<br />

ormai in disuso, utilizzati per formare<br />

un piano omogeneo posto a livellare il pendio<br />

della collina; su questi fu impiantata<br />

un’area cimiteriale. In questo periodo si assiste<br />

probabilmente ad una contrazione del-<br />

l’abitato nella parte orientale della collina.<br />

Un’edilizia in materiali deperibili (legno,<br />

terra e paglia) caratterizza invece le strutture<br />

di fine VI-VII secolo; il versante orientale<br />

della collina, fu spianato ed ospitò l’unica<br />

struttura di età longobarda finora rinvenuta<br />

a Siena: una capanna di forma circolare, semiscavata,<br />

dal diametro di circa 3,50 m e<br />

profonda 2 m; doveva avere alzati in terra e<br />

canniccio ed un tetto in paglia a forma di<br />

cono, forse appoggiato al suolo. Era divisa<br />

in due parti: quella scavata sembra riconducibile<br />

ad una cantina sottostante il pavimento<br />

in assi di legno del quale sono visibili<br />

ancora gli alloggi. Intorno ad essa fu impiantata<br />

una nuova area cimiteriale.<br />

Il filo della narrazione s’interrompe fino<br />

all’XI secolo; in questo lungo intervallo di<br />

tempo, ma non conosciamo il momento<br />

preciso, fu edificata una chiesa precedente<br />

la cattedrale. Rimangono le sue tracce in<br />

un’abside che venne costruita fondandosi<br />

su ruderi di età romana. Probabilmente si<br />

tratta della chiesa attestata in documenti di<br />

seconda metà del IX secolo, e descritta più<br />

puntualmente in un documento del 1012.<br />

Inoltre sono stati portati alla luce i resti di<br />

alcuni annessi di servizio, due silos da grano<br />

profondi 4 m e due cantine, scavati nel<br />

tufo. Sono state infine rinvenute tre sepolture,<br />

contenenti due bambini ed un individuo<br />

di età adulta.<br />

Tra l’XI secolo e la seconda metà del XII<br />

secolo fu fondata l’ecclesia maior, cioè la<br />

cattedrale. La conformazione del nuovo edificio<br />

è ben riconoscibile nei resti individuati<br />

dallo scavo e dal restauro degli ambienti<br />

sotterranei. Risulta dotata di una facciata<br />

posteriore, rivolta ad oriente, a conferma<br />

dello sviluppo del tessuto urbano circostante<br />

e dell’esigenza di un collegamento<br />

diretto tra la cattedrale e la città.<br />

Con gli anni ’60 del Duecento si portò a<br />

compimento la porzione orientale della cattedrale<br />

e la costruzione della cupola.<br />

L’importanza dell’ingresso orientale alla cattedrale<br />

è ulteriormente sottolineato dalla<br />

costruzione di un ambiente affrescato, al<br />

quale si accedeva tramite la facciata rivestita<br />

di un paramento in pietra di raffinata esecuzione.

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