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Rivista Accademica n 21 - accademia dei rozzi

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L’Europa delle Università<br />

di PIERO TOSI<br />

Rettore dell’Università degli Studi di Siena Presidente della CRUI (Conferenza Rettori Università Italiane)<br />

Più di ogni altra istituzione o comunità,<br />

le università possono, per la loro intrinseca<br />

natura, contribuire alla pratica della memoria<br />

storica e culturale, giacché, come sostiene<br />

Platone nel Menone, “conoscere è ricordare”.<br />

Ma, dato che la memoria è una dimensione<br />

tanto determinante quanto sfuggente,<br />

conviene ragionare con accuratezza<br />

su questi temi ponendosi domande, nel tentativo<br />

di far progredire una riflessione col-<br />

lettiva. Come si può, ad esempio, decidere<br />

qual è la porzione di passato – il passato è<br />

infinito – di cui occorre conservare<br />

la presenza? A questa domanda<br />

è bene dare adeguate risposte<br />

proprio perché negli ultimi decenni,<br />

in Italia e in Europa in genere,<br />

abbiamo assistito a una<br />

grande rinascita della tradizione.<br />

E molti indizi lascerebbero pensare<br />

che si tratti di una reazione<br />

provocata non dalla modernità in<br />

generale, ma da una sua specifica<br />

componente: mi riferisco a quella progressiva<br />

omologazione fra i Paesi e le<br />

culture che sembra costituire la caratteristica<br />

saliente di questi nostri anni.<br />

Proprio perché la domanda di tradizione<br />

- la domanda di identità – si va facendo<br />

sempre più forte, le istituzioni<br />

culturali, e dunque anche l’università,<br />

debbono sentire fortemente il<br />

compito di ascoltare. Ascoltare nel<br />

senso di comprendere gli orientamenti<br />

che vengono dalle necessità<br />

<strong>dei</strong> singoli, senza imporre –<br />

per quanto sia possibile imporre,<br />

in questo settore – un modello di<br />

identità di élite che sarebbe fatalmente<br />

condannato al fallimento.<br />

Decidere per gli altri chi si è, chi si deve<br />

essere, non è solo un errore, è soprattutto<br />

un’ingiustizia. La vera capacità di ascolto è<br />

quella che porta a non radicalizzare mai le<br />

diverse posizioni.<br />

Particolarmente rilevante è il ruolo che<br />

avrà, in questo quadro, il sistema europeo<br />

dell’alta formazione; un sistema che peraltro<br />

è chiamato a rispondere a un nuovo tipo<br />

di domanda formativa che emerge dal tessuto<br />

economico e sociale. Gran parte delle conoscenze<br />

e delle competenze della società<br />

sono oggi create e trasmesse all’interno degli<br />

organismi economici e sociali – imprese 1

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