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Elena Romanello - X-Files Blue Book

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Improvvisamente William dice a Scully di fermarsi. Scendono dall’auto. Sulla strada c’è la X tracciata da Mulder.<br />

È lì che tutto è iniziato 19 anni prima, in quel luogo lei e Mulder hanno lavorato insieme per la prima volta agli Xfiles.<br />

È lì che Billy Meyers, Teresa Hose e anche Mulder sono stati rapiti. È lì, a Bellefleur, che tutto deve finire. I<br />

fari della macchina rompono l’oscurità. Scully prende una torcia dal baule, poi lei e William si addentrano nei<br />

boschi. Trovano Mulder, è riverso a terra; si inginocchiano, William gli mette l’artefatto alieno tra le mani, mentre<br />

Scully cerca di curarlo, di fargli riprendere conoscenza. William, silenzioso, si allontana di un centinaio di metri. Il<br />

boato di un tuono, una luce abbagliante lo investono. Il wakin yan tanka era lì ad attenderlo. Mulder si riprende e<br />

fa per alzarsi, per andare dal figlio ma una forza sconosciuta impedisce a lui e Scully di muoversi, possono solo<br />

gridare. William sente le voci dei suoi genitori che lo chiamano disperatamente; attorno a lui è tutto ovattato,<br />

strano. Ormai è grande, pensa, sa cosa deve fare: il paino di Mulder è perfetto anche per lui. Il suo destino è lì,<br />

lo è sempre stato, è per questo che è venuto al mondo. È sicuro che questa sia la fine. Sta salendo nel fascio di<br />

luce. Mulder e Scully assistono impotenti alla scena. La luce d’improvviso si spegne, la grande nave madre si<br />

allontana ad alta velocità, ma nel cielo come un fuoco d’artificio esplode. Sono le 0.01 del 22/12/2012. Mulder e<br />

Scully pensano che tutto questo sia solo un sogno, un brutto incubo, non riescono a credere che questa fosse<br />

l’altra verità, che William dovesse sacrificarsi per la salvezza dell’umanità. Mulder e Scully non parlano,<br />

continuano a fissare il cielo stellato: poco fa William era lì con loro, ora non può essere diventato polvere di<br />

stelle. Scully piange, non si muove. Mulder grida, i poteri miracolosi dell’artefatto lo hanno guarito. Lo lancia nella<br />

sterpaglia, poi si dirige nel luogo dove prima era l’astronave. La torcia di Scully lo aiuta a muoversi. Lui non vuole<br />

arrendersi, non vuole smettere di sperare, non vuole accettare quello a cui ha appena assistito: di aver perso<br />

William come Samantha. Il suo istinto questa volta però gli da ragione. A terra, esamine, davanti a lui infatti c’è<br />

William. Con l’intervento chirurgico si è trasformato in un male oscuro per gli alieni. Appena hanno capito che lui<br />

non era più ciò di cui avevano bisogno, il raggio traente lo ha lasciato cadere a terra, ma ormai era troppo tardi.<br />

William li ha infettati e la nave è esplosa. Mulder si inginocchia prende in braccio il bambino e lentamente lo<br />

porta da Scully. Lei è incredula, va incontro ai suoi 2 special men. William è vivo tra le braccia dei suoi genitori.<br />

Riapre gli occhi, la sua missione è compiuta: è riuscito a impedire la colonizzazione aliena. Ora può vivere felice.<br />

5 mesi dopo, maggio 2013<br />

Un campo di baseball, ragazzi che giocano e genitori che assistono.<br />

Grazie a Skinner, Doggett e Reyes le accuse su Mulder sono cadute. Mulder e Scully hanno riottenuto<br />

l’affidamento di William e ora sono lì ad assistere alla prima partita in Junior League del loro ragazzo.<br />

Mulder è assorto e guarda William che si prepara a battere. I due si danno una veloce occhiata, Mulder gli fa<br />

l’occhiolino e il bambino fra sé sogghigna. Scully assiste alla scena e da un cazzotto al fianco di Mulder, gli dice<br />

che deve smetterla di importunare il ragazzo. Mulder risponde che non ha fatto nulla di male, gli ha solo<br />

suggerito come battere e poi di correre via. Le dice che non ci può far niente, ma a loro riesce così facile<br />

comunicare con la mente. Scully non sente ragioni e riafferma che devono smettere. Lui ribadisce che lei è<br />

gelosa, e Scully ammette. Si sorridono.<br />

Il lanciatore lancia la palla. William la guarda, non è più in grado di controllarne la traiettoria; dei suoi poteri di un<br />

tempo è rimasto solo il dono dei sogni e di comunicare col padre senza parlare. Gli piace, non vuole altro. La<br />

palla vola verso di lui, ripete fra se le parole di Mulder poco fa –colpisci e scappa- . Sa di essere pronto e con<br />

tutta la forza che ha in corpo colpisce. La palla saetta nel cielo azzurro. Mulder e Scully si alzano di scatto in<br />

piedi. William è rimasto immobile, incredulo a guardare il suo homerun. Mulder e Scully corrono giù a bordo<br />

campo, gli urlano di correre e lui lo fa, sempre più veloce. Passa le 4 basi e vola tra le braccia del padre che lo<br />

aspetta alla casa base. Mulder lo solleva in alto, William alza le braccia al cielo, Scully li stringe per prima, poi<br />

arrivano tutti gli altri compagni di squadra. Hanno vinto la partita.<br />

FINE<br />

73 BLUEBOOK

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