Elena Romanello - X-Files Blue Book

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XF3 FanFic Nel 2009 il Fan Club ed X-Files Blue Book, in collaborazione con la 20th century fox home entertainment, indirono un concorso che elesse le migliori trame di un ipotetico XF3. In palio la Fox Italia mise a disposizione dei vincitori DVD Blu-Ray di I Want to Believe. Oggi vi riproponiamo la fanfic di Elisabetta Bentini WAKIN YAN TANKA di Elisabetta Bentini 12 dicembre 2012, 10 giorni dalla fine del mondo…….. Una mano imbuca 2 buste in una cassetta postale. 2 giorni più tardi, Virginia, casa in campagna. Un uomo va a prendere la posta, ci sono diverse buste, ne apre una con all’interno il suo ultimo libro appena edito, è felice, sorride; poi ne apre un'altra sulla quale non c’è mittente. Il volto preoccupato di Fox Mulder è rivolto a un foglio su cui sono disegnati strani geroglifici. Mentre continua ad osservare il foglio si tocca la testa e il naso. La mano è sporca di sangue. Nasconde la lettera in tasca, torna in casa coprendosi il volto con una mano. Scully lo vede e si preoccupa per lui ma Mulder le dice di lasciar stare che va tutto bene. Appoggia il libro sul tavolo e si stende sul divano. Wyoming stesso giorno. Un bambino inseguito da un cane sta correndo spensieratamente sulla neve. Una donna esce sulla porta di casa, lo guarda e lo chiama. William arriva, saluta la donna chiamandola per nome, lei gli da un bacio sulla testa e gli allunga una lettera appena arrivata. Il ragazzo circa di 11 anni corre sotto un albero, si siede sulla staccionata. Si toglie i guanti e apre la busta. Non è abituato a ricevere posta, la cosa lo sorprende, ma lo sorprende ancora di più il contenuto della busta: un disegno con strani segni. Non capisce il significato di quei segni ma ne è attratto e spaventato allo stesso tempo. Continua a fissarli e viene colto improvvisamente da forti convulsioni. La donna assiste alla scena dalla finestra e corre dal ragazzo, riverso nella neve sotto l’albero. Il cane guaisce. Mulder sogna la spiaggia, lui e il bambino. Nel corso degli anni è tornato tante volte con la mente in quel luogo ma sono giorni che il sogno si presenta tutte le volte che chiude gli occhi. Il ragazzo non è più intento a costruire l’ufo, è seduto in riva al mare. Mulder si avvicina, gli mette un braccio attorno alle spalle. Il ragazzo si gira, lo guarda con occhi supplichevoli. Mulder non lo ha mai visto così, poi il ragazzo gli parla e gli chiede aiuto. Mulder si sveglia sudato, di soprassalto; sa che è successo qualcosa a William. Non può più restare immobile a non far nulla. Scully si è svegliata, Mulder la rassicura poi quando è sicuro che lei sia tornata a dormire si alza e va in soffitta. Lì fra innumerevoli scatole ammucchiate si mette a cercare e ritrova i vecchi files che aveva portato via dall’ufficio nel seminterrato del FBI. Nel Wyoming tutti i tentativi fatti all’ospedale per ridare conoscenza a William Van De Kamp stanno fallendo. I medici stanno perdendo la speranza e iniziano ad avvertire la famiglia. Dicono a loro che forse William rimarrà per sempre in coma, che forse la situazione migliorerà oppure peggiorerà. Non sanno. Chiedono se ci sono malattie genetiche in famiglia, i due rispondono che il ragazzo è stato adottato quando era molto piccolo, che dei suoi genitori biologici non sanno nulla. Tutto quello che possono fare è allora attendere e pregare. William sogna la spiaggia, lui e suo padre. È seduto in riva al mare. Mulder si avvicina, gli mette un braccio attorno alle spalle. Lui si gira, lo guarda negli occhi e per la prima volta gli chiede aiuto. Spera che lui capisca, che possa fare qualcosa prima che sia troppo tardi. 70 BLUEBOOK

Mulder contatta Skinner all'FBI. I 2 si incontrano e Mulder chiede all’uomo di aiutarlo a trovare William. Skinner è esitante. Mulder gli dice che è una questione di vita o di morte, gli dice che è William che gli sta chiedendo aiuto. Gli rivela che non è mai andato contro la decisione di Scully, ma che lui e William sono sempre stati in contatto attraverso i sogni, che è stato così fin da prima che William nascesse. Gli racconta che a causa di questi suoi sogni non può dirlo a Scully. Lei non capirebbe e ne soffrirebbe troppo. Deve andare solo. Skinner alla fine accetta. Tornato in ufficio l’uomo cerca di scoprire cosa ne è stato del giovane Mulder. Non è facile trovare notizie sul ragazzo, ma alla fine riesce ad avere tra le sue mani le cartelle relative all’adozione di William. Skinner chiama Mulder. I due si danno appuntamento nel parcheggio dell’aeroporto alla sera . Mulder si prepara a partire, chiama Scully in ospedale, l’avverte della sua imminente partenza per motivi di lavoro ovvero ricerche per un nuovo libro. La donna gli augura buon viaggio, Mulder si sente in colpa, non le ha mai mentito, ma continua a preparare lo zaino e vi infila dentro un oggetto avvolto in un vecchio straccio. Skinner ha portato con se le informazioni che Mulder vuole, questi gli dice che ha trovato una cura al male del suo ragazzo, ma è solo temporanea. Ha bisogno però di vederlo, di parlargli. Sa cosa sta facendo. Skinner non vuole lasciarlo partire da solo, così entrambi entrano nell’aeroporto e guardano il tabellone: un aereo per il Wyoming partirà da lì a un ora. 17 ore dopo, un suv raggiunge la casa dal simbolo del bisonte immersa nella neve. Skinner e Mulder scendono e bussano. Nessuno risponde, c’è solo un cane. Tornano in città e Mulder spinge Skinner a dirigersi all’ospedale. All’accettazione Skinner chiede all’infermiera del ragazzo Van de Kamp, la donna non vuole rilasciare informazioni, Skinner le mostra il tesserino, la donna allora dice che il ragazzo è solo nella stanza 1013, i genitori sono usciti. Skinner chiede delle condizioni di salute del bambino, l’infermiera gli dice che ci sono poche speranze, il suo cervello sta morendo. Skinner si allontana dal banco per tornare da Mulder, ma lui non è più vicino agli ascensori dove si erano lasciati. Inizia a cercarlo e lo trova nella stanza 1013 a fianco del letto dove giace il figlio incosciente. Mulder si è lasciato guidare dall’istinto e ha trovato William da solo, senza sapere. Skinner guarda quel bambino inerte così simile a Mulder. Mulder accarezza la fronte e i capelli del piccolo, poi apre lo zaino e ne estrae l’involucro. Pone l’oggetto di metallo sul corpo del bimbo. Basta poco e i segni vitali del ragazzo si riprendono. Skinner è scioccato, Mulder aveva ragione. William apre gli occhi. Padre e figlio si guardano per la prima volta dopo 11 anni, William gli sorride e gli dice che sapeva che sarebbe arrivato. Dal volto di Mulder iniziano a scendere copiose lacrime, ricambia il sorriso, lo bacia sulla fronte e poi restano per alcuni minuti così, fronte contro fronte. William avverte Mulder che non c’è tempo da perdere, che loro stanno arrivando a prenderlo. Mulder aiuta William ad alzarsi e vestirsi. Skinner è contrario vuole chiamare l’ FBI per proteggere il ragazzo piuttosto che scappare, teme che William possa stare male di nuovo. Alla fine però accetta e si fa partecipe della fuga. Pochi minuti dopo i “genitori di William” entrano nella stanza con uno stiletto, ma non trovano il ragazzo. Chiedono spiegazioni all’accettazione, l’ospedale da l’allarme. Fuori dall’ospedale i destini di Skinner, Mulder e William si separano. Mulder e William continuano la loro fuga mentre Skinner torna a Washington. William vuole tornare a casa, vuole prendere il suo cane e altri oggetti, Mulder non riesce a resistergli e lo accompagna. Arrivati al ranch l’atmosfera è strana, il cane non è venuto ad accoglierli, Mulder e William scendono dall’auto ma capiscono subito che è successo qualcosa. Mulder dice al ragazzo di restare lì dove è, poi lui entra in casa, girovaga nelle stanze al primo piano: niente; sale le scale, sente William fuori che lo chiama e chiama Skippy. Entra nella stanza del figlio, tocca gli oggetti, osserva, si sofferma su una foto, poi nota la busta. La prende in mano; c’è un etichetta con il nome attuale di William, la stacca e sotto scopre che loro sanno: sulla busta il nome stampato in origine è William Fox Scully Mulder. Esce, fa per scendere, ma vede un piede spuntare dalla camera da letto accanto, entra e scopre i cadaveri dei signori Van De Kamp. Quelli all’ospedale erano cacciatori alieni. William urla, Mulder corre giù dalle scale dal figlio. William ha trovato Skippy morto. Mulder si inginocchia di fronte al figlio, lo esorta ad andare, devono scappare, ormai non c’è più nulla da fare. William acconsente, salgono in macchina e riprendono la fuga. Skinner a Washington cerca Scully. Mulder è su tutti i tg: lo accusano di rapimento, dicono che ha ucciso 2 persone. Nella casa del bisonte hanno trovato le impronte digitale di Mulder. Scully è preoccupata, Mulder non l’ha ancora chiamata, Skinner cerca di rassicurarla, le racconta dei sogni di Mulder e del pezzo di spaceship che ha salvato William. Scully finalmente capisce. La verità le è chiara adesso: una parte di lei ha sempre saputo del legame particolare fra Mulder e William. La profezia su Mulder e William a suo modo è vera. Non importa che loro 2 siano assieme, a loro basta essere in vita per comunicare tramite il pensiero e i sogni. Scully rivela a Skinner di un analisi del DNA fatta quando William era appena nato. A quel tempo aveva bisogno di risposte, non le bastavano le parole di Mulder. I risultati però erano stati inequivocabili: Mulder e William erano una sola persona in due corpi separati. Solo uccidendo Mulder si poteva impedire che William seguisse le orme del padre e fermasse la colonizzazione aliena. l cellulare di Scully suona, è Mulder: sta chiamando da un telefono pubblico all’interno di un diner dove lui e William si sono fermati a mangiare qualcosa. Mentre parla al telefono tiene d’occhio il ragazzo che a un tavolo sta divorando un hamburger. Le dice che stanno bene, che stanno facendo conoscenza, le dice che William è bellissimo, che ha i suoi occhi. Scully sospira e trattiene a stento le lacrime. Mulder le chiede di raggiungerli nel posto dove tutto è iniziato fra 2 giorni. Mulder torna al tavolo, ruba dal piatto di William una patatina. Il ragazzo osserva il padre, taciturno e un po’ triste. William gli chiede della madre. Mulder sorride gli dice che lei non vede l’ora di riabbracciarlo. Anche lui prova lo stesso. Stanno un po’ senza parlare poi William rompe di nuovo il silenzio. Il ragazzo confessa al padre di aver sempre saputo di loro, del loro dolore, lo percepiva nei sogni. Ha compreso i motivi della loro scelta e non li accusa di averlo abbandonato. Ha sempre sentito anche lui la loro mancanza ma in fondo a se stesso sapeva che un giorno sarebbero tornati insieme. Sa del suo destino, e di quei suoi poteri che non se ne sono mai andati. Mulder vuole alleggerire l’atmosfera, vuole vedere ridere il suo ragazzo, gli chiede se gli piace il baseball. Lui risponde che lo adora, che gli piacciono gli Yankees. Mulder sorride orgoglioso di quella sua affermazione, gli promette allora che un giorno lo porterà allo stadio. Tornano alla macchina. Poco più tardi un cartello indica il confine dello stato, stanno entrando in Oregon. 71 BLUEBOOK

XF3 FanFic<br />

Nel 2009 il Fan Club ed X-<strong>Files</strong> <strong>Blue</strong> <strong>Book</strong>, in collaborazione con la<br />

20th century fox home entertainment, indirono un concorso che<br />

elesse le migliori trame di un ipotetico XF3. In palio la Fox Italia<br />

mise a disposizione dei vincitori DVD Blu-Ray di I Want to Believe.<br />

Oggi vi riproponiamo la fanfic di Elisabetta Bentini<br />

WAKIN YAN TANKA<br />

di Elisabetta Bentini<br />

12 dicembre 2012, 10 giorni dalla fine del mondo……..<br />

Una mano imbuca 2 buste in una cassetta postale.<br />

2 giorni più tardi, Virginia, casa in campagna.<br />

Un uomo va a prendere la posta, ci sono diverse buste, ne apre una con all’interno il suo ultimo libro appena<br />

edito, è felice, sorride; poi ne apre un'altra sulla quale non c’è mittente. Il volto preoccupato di Fox Mulder è<br />

rivolto a un foglio su cui sono disegnati strani geroglifici. Mentre continua ad osservare il foglio si tocca la testa e<br />

il naso. La mano è sporca di sangue. Nasconde la lettera in tasca, torna in casa coprendosi il volto con una<br />

mano. Scully lo vede e si preoccupa per lui ma Mulder le dice di lasciar stare che va tutto bene. Appoggia il libro<br />

sul tavolo e si stende sul divano.<br />

Wyoming stesso giorno.<br />

Un bambino inseguito da un cane sta correndo spensieratamente sulla neve. Una donna esce sulla porta di<br />

casa, lo guarda e lo chiama. William arriva, saluta la donna chiamandola per nome, lei gli da un bacio sulla testa<br />

e gli allunga una lettera appena arrivata. Il ragazzo circa di 11 anni corre sotto un albero, si siede sulla<br />

staccionata. Si toglie i guanti e apre la busta. Non è abituato a ricevere posta, la cosa lo sorprende, ma lo<br />

sorprende ancora di più il contenuto della busta: un disegno con strani segni. Non capisce il significato di quei<br />

segni ma ne è attratto e spaventato allo stesso tempo. Continua a fissarli e viene colto improvvisamente da forti<br />

convulsioni. La donna assiste alla scena dalla finestra e corre dal ragazzo, riverso nella neve sotto l’albero. Il<br />

cane guaisce.<br />

Mulder sogna la spiaggia, lui e il bambino. Nel corso degli anni è tornato tante volte con la mente in quel luogo<br />

ma sono giorni che il sogno si presenta tutte le volte che chiude gli occhi. Il ragazzo non è più intento a costruire<br />

l’ufo, è seduto in riva al mare. Mulder si avvicina, gli mette un braccio attorno alle spalle. Il ragazzo si gira, lo<br />

guarda con occhi supplichevoli. Mulder non lo ha mai visto così, poi il ragazzo gli parla e gli chiede aiuto. Mulder<br />

si sveglia sudato, di soprassalto; sa che è successo qualcosa a William. Non può più restare immobile a non far<br />

nulla. Scully si è svegliata, Mulder la rassicura poi quando è sicuro che lei sia tornata a dormire si alza e va in<br />

soffitta. Lì fra innumerevoli scatole ammucchiate si mette a cercare e ritrova i vecchi files che aveva portato via<br />

dall’ufficio nel seminterrato del FBI. Nel Wyoming tutti i tentativi fatti all’ospedale per ridare conoscenza a William<br />

Van De Kamp stanno fallendo. I medici stanno perdendo la speranza e iniziano ad avvertire la famiglia. Dicono a<br />

loro che forse William rimarrà per sempre in coma, che forse la situazione migliorerà oppure peggiorerà. Non<br />

sanno. Chiedono se ci sono malattie genetiche in famiglia, i due rispondono che il ragazzo è stato adottato<br />

quando era molto piccolo, che dei suoi genitori biologici non sanno nulla. Tutto quello che possono fare è allora<br />

attendere e pregare.<br />

William sogna la spiaggia, lui e suo padre. È seduto in riva al mare. Mulder si avvicina, gli mette un braccio<br />

attorno alle spalle. Lui si gira, lo guarda negli occhi e per la prima volta gli chiede aiuto.<br />

Spera che lui capisca, che possa fare qualcosa prima che sia troppo tardi.<br />

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