Elena Romanello - X-Files Blue Book
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ALL THINGS<br />
Passaggio obbligato di questo processo evolutivo di Dana viene<br />
suggerito da un semplice controllo di routine all’ospedale che<br />
fornisce a Scully l’occasione di rincontrare un suo amore del<br />
passato, il Dr. Waterston, ricoverato per problemi cardiaci. Un<br />
amore così forte per un uomo più grande di lei da cui ha<br />
preferito staccarsi, da ragazza, sino a trasferirsi a Quantico per<br />
poi entrare nell’FBI. Un amore che è stato fonte di dolore per lei<br />
ma anche per la famiglia di lui e che in All Things scopriamo<br />
essere ancora irrisolto, con i suoi echi che si fanno sentire in un<br />
momento, quale quello di Scully, in cui vulnerabilità, incertezza e<br />
immutabilità degli eventi la mettono a dura prova. Mentre<br />
Mulder e gli uomini in generale soffrono della piacevole Sindro-<br />
me di Peter Pan che li spinge a vivere la vita come se il tempo<br />
si fermasse o girasse in circolo, le donne guardano più in modo<br />
corretto al tempo come una linea retta che segna passaggi<br />
inevitabili dettati da scelte non procrastinabili. Scully si accorge<br />
già prima (vedi, anche se i motivi alla base sono differenti,<br />
Never Again) come la sua vita sia diventata un circolo vizioso<br />
che non presenta vie d'uscita, la cui unica guida è la ricerca<br />
della verità di Mulder, così assoluta che esclude tutto il resto:<br />
aspirazioni, desideri, alternative. Il confronto con la sua vecchia<br />
fiamma consente a Dana di fermarsi e riflettere sulla strada<br />
intrapresa, mettendo in discussione il suo stesso rapporto con<br />
Mulder che già all'inizio dell'episodio, con l'annoiata presenza di<br />
lei davanti all'ennesimo X-<strong>Files</strong> così entusiasticamente descritto<br />
da lui, mostra in maniera netta le loro differenze di priorità e la<br />
loro troppo sottovalutata incomunicabilità. Per poter compiere<br />
delle scelte o anche valutare la bontà delle decisioni già prese<br />
occorre fermarsi e riflettere, concetti che Gillian riesce a<br />
trasmettere efficacemente allo spettatore grazie a significativi<br />
segni che indicano lo scorrere del tempo, il suo dilatarsi e il suo contrarsi: la matita battuta ritmicamente dall’infermiera,<br />
il cordone della tenda che sbatte sulla finestra, tutti segni ipnotici che danno la misura del tempo, e che ci suggeriscono<br />
di fermarci, per guardarci intorno, pensare, prendere fiato. La componente paranormale, non propriamente ascrivibile<br />
alle prerogative della serie, e cioè la presenza costante di una figura forse Angelica che attraverso segnali sparsi<br />
ovunque attira la nostra attenzione sulla direzione che sta prendendo la nostra vita, introduce l'eterno discusso tema<br />
della contrapposizione fra Destino e Libero arbitrio in ordine alla possibilità di scelta. E quindi, l'uomo è eterodetermina-<br />
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