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In vista del nuovissimo protocollo d'intesa, le - Club Alpino Italiano

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SCIENZA Il CAI ai confini <strong>del</strong>la fisiologia<br />

Picchi, piccozze e provette<br />

Nella citta<strong>del</strong>la <strong>del</strong> CNR a Pisa<br />

in occasione di un prestigioso<br />

incontro internaziona<strong>le</strong> una<br />

nuova pagina è stata scritta<br />

dal <strong>Club</strong> alpino. Per un<br />

approccio scientificamente<br />

sempre più efficace alla<br />

montagna, come ha osservato<br />

il presidente genera<strong>le</strong> Salsa<br />

Nella gigantesca citta<strong>del</strong>la <strong>del</strong>la<br />

scienza <strong>del</strong> Comitato naziona<strong>le</strong><br />

<strong>del</strong><strong>le</strong> ricerche (CNR), il 28 e 29<br />

febbraio a Pisa, un’importante<br />

pagina è stata scritta dal <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong><br />

<strong>Italiano</strong>. L’occasione è stata offerta da un<br />

incontro fortemente voluto anche dal<br />

CAI tra ricercatori, at<strong>le</strong>ti e alpinisti, che<br />

ha confermato la vocazione <strong>del</strong><br />

Sodalizio, come ha osservato il presidente<br />

genera<strong>le</strong> Anniba<strong>le</strong> Salsa, a un approccio<br />

alla montagna “scientificamente<br />

sempre più efficace”. C’è da ral<strong>le</strong>grarsi<br />

che nella città <strong>del</strong>la meravigliosa Piazza<br />

dei Miracoli, a pochi passi dall’Arno che<br />

qui scorre vasto e so<strong>le</strong>nne, con il 2°<br />

Simposio internaziona<strong>le</strong> sulla fisiologia<br />

umana in ambienti estremi si sia aperto<br />

un luminoso capitolo. Niente di nuovo,<br />

tuttavia. Il mondo <strong>del</strong>la scienza ha parente<strong>le</strong><br />

strette con il CAI, così come è nota<br />

la disponibilità <strong>del</strong>l’associazione a collaborare<br />

con il mondo <strong>del</strong>la ricerca. E indiscussa<br />

è la sua disponibilità a mettere a<br />

disposizione <strong>del</strong> mondo dei microscopi e<br />

<strong>del</strong><strong>le</strong> provette, fin dai tempi <strong>del</strong> fondatore<br />

Quintino Sella, uomini e saperi.<br />

Perché sempre più la moderna<br />

fisiologia, come ha spiegato<br />

nella sua <strong>le</strong>ttura magistra<strong>le</strong><br />

MountainBlog ha inter<strong>vista</strong>to<br />

al convegno “Ai confini<br />

<strong>del</strong>la fisiologia” svoltosi a<br />

Pisa il 28 e 29 febbraio Fausto<br />

De Stefani, Gianluca Frinchillucci,<br />

Aldo Scaiano, Gigi Casati, Giorgio<br />

Passino e Vincenzo Catalano.<br />

È possibi<strong>le</strong> ascoltare <strong>le</strong> loro voci all’indirizzo<br />

www.mountainblog.it/?p=224<br />

4 - LO SCARPONE, APRILE 2008<br />

il professor Antonio L’Abbate “fa tesoro<br />

<strong>del</strong><strong>le</strong> esperienze compiute volontariamente<br />

in ambiente natura<strong>le</strong> e non riproducibili<br />

in laboratorio”. E si sa che nell’alpinismo<br />

in alta quota l’impegno fisico<br />

è severo non solo per la carenza di ossigeno,<br />

ma anche per la perdita di liquidi,<br />

lo stress, i pericoli oggettivi, come ha<br />

testimoniato Fausto De Stefani, socio<br />

onorario <strong>del</strong> CAI e presidente di<br />

Mountain Wilderness, alla luce dei suoi<br />

quattordici ottomila scalati.<br />

Pochi testimoni avrebbero forse potuto<br />

essere altrettanto efficaci e “umani”<br />

<strong>del</strong>l’illustre alpinista mantovano che ha<br />

accettato di esprimersi al cospetto degli<br />

uomini di scienza con altri protagonisti<br />

<strong>del</strong>l’avventura estrema, incalzati dal<strong>le</strong><br />

domande di Pier Giorgio Oliveti: il fuoriclasse<br />

<strong>del</strong> triatlon Vincenzo Catalano, l’astronauta<br />

Roberto Vittori che è volato<br />

nello spazio a bordo di una Soyuz, l’antropologo<br />

ed esploratore Gianluca<br />

Frinchillucci impegnato in ricerche non<br />

di rado ad alto rischio fra gli inuit e alcune<br />

tribù bellicose <strong>del</strong>l’Etiopia.<br />

Sopravvivere a quota ottomila senza<br />

lasciarsi sopraffare dalla mancanza di<br />

ossigeno e dal<strong>le</strong> infernali bufere che possono<br />

scatenarsi, correre, nuotare, pedalare<br />

senza tregua per sei giorni filati,<br />

L’alpinismo incontra<br />

la scienza a Pisa:<br />

qui sotto Fausto De<br />

Stefani, fuoriclasse<br />

degli ottomila e<br />

socio onorario <strong>del</strong><br />

CAI, con il professor<br />

Paolo Cerretelli,<br />

illustre fisiologo<br />

<strong>del</strong>l’alta quota. Nella<br />

foto accanto<br />

l’alpinista Tarcisio<br />

Bellò impegnato<br />

nel<strong>le</strong> ricerche <strong>del</strong><br />

Comitato Ev K2<br />

CNR. (per genti<strong>le</strong><br />

concessione).<br />

vivere in modo precario tra popolazioni<br />

sconosciute, affrontare <strong>le</strong> incognite dei<br />

voli spaziali, sprofondare in abissi insondabili<br />

senza la certezza di rivedere <strong>le</strong><br />

stel<strong>le</strong>: tutto questo rappresenta materia<strong>le</strong><br />

prezioso per la fisiologia, dei cui progressi<br />

ha testimoniato il veterano professor<br />

Paolo Cerretelli <strong>del</strong>l’Università di<br />

Milano, da una quarantina d’anni impegnato<br />

in spedizioni scientifiche himalayane,<br />

ivi compreso il primo riuscito<br />

assalto italiano all’Everest nel remoto<br />

1975.<br />

Il professor Cerretelli ha specificato<br />

che, grazie al nuovo approccio mo<strong>le</strong>colare<br />

<strong>del</strong>la fisiologia, l’osservazione che<br />

riguarda <strong>le</strong> reazione <strong>del</strong> fisico in altura si<br />

è ora spostata dall’apparato cardiocircolatorio<br />

alla struttura muscolare. E i<br />

muscoli, studiati con comp<strong>le</strong>ssi test e<br />

<strong>del</strong>icate biopsie, appartengono sia ad

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