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Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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<strong>Relazione</strong> sulla conferenza<br />

tenuta dal prof. Eugenio Lecaldano<br />

Per la prima conferenza sul tema della <strong>Bioetica</strong>, del 20/01/2005, è stato invitato il prof.<br />

Lecaldano, titolare <strong>di</strong> Storia della filosofia morale all’Università “La Sapienza” <strong>di</strong> <strong>Roma</strong>.<br />

La conferenza ha inizio alle ore: 9:45.<br />

Il professore comincia il suo <strong>di</strong>scorso chiarendo fin da subito l’importanza della presa <strong>di</strong><br />

posizione da parte <strong>di</strong> ognuno sui problemi che ci vengono posti ogni giorno; si è<br />

soffermato infatti sull’importanza dell’opinione personale, che deve essere basata<br />

sempre su conoscenze nutrite da una costante informazione, proveniente soprattutto<br />

dalla lettura.E’ questo un punto sul quale ha tenuto ad insistere più <strong>di</strong> una volta nel suo<br />

<strong>di</strong>scorso.<br />

Dopo questa breve introduzione, il professore pone il quesito iniziale: cos’è la <strong>Bioetica</strong>?<br />

La <strong>Bioetica</strong> è innanzitutto una <strong>di</strong>sciplina nuova, nata negli anni ’70, anche se si può <strong>di</strong>re<br />

che affonda le sue ra<strong>di</strong>ci nella tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> tutto il pensiero filosofico; infatti, da un<br />

punto <strong>di</strong> vista etimologico, il termine “<strong>Bioetica</strong>” significa “etica che ha a che fare con la<br />

vita”, quin<strong>di</strong> si configura come l’insieme delle riflessioni che gli esseri umani fanno<br />

riguardo i problemi della vita: <strong>di</strong> conseguenza la <strong>Bioetica</strong>, in qualche modo, c’è sempre<br />

stata.<br />

A questo punto si pone un altro quesito: perchè il problema si pone proprio adesso, e si<br />

è cominciato ad affrontarlo solo da una trentina d’anni a questa parte?<br />

La risposta è semplice: solo nel secolo scorso sono stati realizzati significativi passi<br />

avanti nel campo della Biologia; e tali cambiamenti hanno trasformato non solo il nostro<br />

modo <strong>di</strong> conoscere la vita, ma anche <strong>di</strong> intervenire su <strong>di</strong> essa.Quin<strong>di</strong> ora si pongono<br />

problemi etici nuovi, come quelli riguardanti la fecondazione assistita: per la prima<br />

volta si può generare un essere umano riproducendo la prima fase embrionale in<br />

provetta; ovvero, prima avviene l’unione dei gameti in vitro, e successivamente questi<br />

vengono trasferiti nel grembo materno.<br />

Su tali questioni, puntualizza Lecaldano, non esiste una soluzione con<strong>di</strong>visa, e<br />

probabilmente perchè non ci deve essere.Nuovamente infatti si sofferma sulla grande<br />

importanza della riflessione personale.<br />

Ora, poichè la vita umana si articola in nascita, crescita e morte, la <strong>Bioetica</strong> dovrà<br />

riguardare anche quest’ultima fase della vita.Infatti la stessa constatazione della morte<br />

<strong>di</strong> una persona è cambiata: prima <strong>di</strong>pendeva dall’attività car<strong>di</strong>aca, ora invece<br />

dall’attività cerebrale: ovvero, un in<strong>di</strong>viduo è ritenuto morto se non vi è alcuna attività,<br />

nè nella corteccia nè nel nucleo del cervello.Ora, grazie a questa nuova concezione <strong>di</strong><br />

morte , si possono effettuare anche espianti <strong>di</strong> cuore, in quanto possibili solo se esso è<br />

prelevato da una persona morta a livello cerebrale.<br />

Importanti progressi in campo scientifico hanno inoltre permesso <strong>di</strong> conoscere le<br />

malattie genetiche a cui un uomo potrebbe andare incontro nel corso della sua vita,<br />

prima ancora che egli nasca.<br />

Ultimamente, nel 2001, è stato realizzato da Inglesi e Americani il ‘Progetto Genoma’,<br />

finalizzato alla ricostruzione del genoma umano (ovvero l’insieme dei geni presenti nel<br />

corredo cromosomico aploide <strong>di</strong> una specie).Il professore si è soffermato in particolare<br />

sul fatto che tale progetto, nonostante sia stato presentato precedentemente anche in<br />

Italia, non abbia riscosso alcuna approvazione e che per questo sia stato<br />

bocciato.Ovviamente però, anche l’Italia godrà dei benefici risultanti dalla ricerca<br />

scientifica in tale ambito.

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