Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma
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Introduzione filosofica ai problemi di bioetica Eugenio Lecaldano Conferenza del 20 gennaio 2005 Prof.ssa Fierro: Prima di presentare il nostro ospite, vorrei ricordare a tutti voi quello che dico ogni anno all’inizio di questo lavoro sul tema di approfondimento culturale del nostro liceo che quest’anno riguarderà la Bioetica, ovvero di prendere appunti perché possiate poi presentare relazioni adeguate. Dunque, quest’anno il tema di approfondimento culturale riguarda un problema di grande attualità e ciò ha comportato nell’organizzazione del ciclo di conferenze, una particolare attenzione ai vari aspetti che ne contraddistinguono l’analisi. Oggi, come adesso vi spiegherò, è qui con noi un grande maestro, il prof. Eugenio Lecaldano, che è il titolare della cattedra di Storia della Filosofia morale dell’Università “La Sapienza” di Roma. Egli tratterà l’argomento sul piano vasto della filosofia. Poi avremo, dopo la conferenza, il dibattito; voi sapete che abbiamo una prima parte di lezione frontale e poi sarete voi i protagonisti con le vostre domande e l’approccio diretto con il relatore. La seconda conferenza sarà tenuta in febbraio da un genetista, il prof. Terrenato, che tratterà quindi la bioetica da un punto di vista squisitamente scientifico. In marzo avremo il prof. Rodotà, che è il Garante, come tutti voi sapete, della Privacy, il quale tratterà l’argomento dal punto di vista giuridico e ci spiegherà la legislazione in materia di bioetica in Italia e in Europa. E poi in ultimo, in aprile o in maggio, verrà mons. Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, il quale, com’è giusto, tratterà l’aspetto religioso del problema. Naturalmente questo è molto importante, perché i primi tre relatori sono laici, e quindi c’era bisogno anche dell’uomo di Chiesa. Voglio presentarvi, adesso, brevemente il nostro ospite di oggi, al quale è stata affidata l’introduzione del problema. Ho detto già prima che il prof. Eugenio Lecaldano è un grande maestro. Il professore è ordinario di Storia della Filosofia morale nell’Università “La Sapienza” di Roma, e direi che nella sua lunghissima attività di studioso ha assunto e continua ad assumere una serie, una molteplicità di incarichi prestigiosi, che vanno dalla partecipazione ai comitati scientifici delle più importanti riviste alla direzione del Dipartimento di Studi filosofici ed epistemologici dell’Università “La Sapienza” di Roma, fino al Comitato Nazionale di Bioetica. Tra l’altro, e mi piace ricordarlo, il professore è stato tra i fondatori della Società Italiana di Filosofia Analitica e ha presieduto questa società dal 1992 al 1994. Naturalmente sarebbe arduo elencare la mole dei suoi scritti dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Però posso dirvi – tutti state già studiando la filosofia – che le sue indagini sono sempre state orientate nel campo dell’etica, dalla storia della filosofia morale a tutte le più importanti discussioni teoriche contemporanee. Egli si è posto il problema, innanzitutto, della fondazione della morale nell’ambito del pensiero moderno, da Hobbes a Hume a Kant. Ha poi indagato criticamente i problemi della metaetica e dell’etica normativa. Il professore continua a studiare la complessità dell’etica applicata con particolare riferimento alla bioetica, specie in relazione alle nuove tecnologie della vita e quindi a tutte le implicazioni morali in esse implicite. Il suo è l’atteggiamento rigoroso e disincantato del laico aperto
al confronto con spirito di tolleranza, ma al tempo stesso fermo nei propositi e negli obiettivi di ricerca. Ci avvaliamo, dunque, del suo magistero, certi di trarne insegnamento prezioso e rinnovati interrogativi, anche quelli che voi gli farete, dopo che lo avremo attentamente ascoltato. Grazie professore, a lei la parola. Prof. Lecaldano: Prima di tutto ringrazio la prof.ssa Fierro e il Liceo “Orazio” di avermi invitato e tutti voi per la pazienza con cui mi ascolterete. Vorrei dunque provare ad introdurvi all’interno di questa area che è la bioetica. Dunque, un’area nella quale voi sicuramente sarete coinvolti nei mesi prossimi, come voi probabilmente sapete. Alcuni di voi, probabilmente più grandi, saranno non solo coinvolti ma anche spinti a prendere una posizione netta. Infatti dovremo avere nel nostro Paese, probabilmente in maggio, un referendum su alcuni aspetti di una legge che il Parlamento italiano ha approvato l’anno scorso, si tratta della legge sulla procreazione assistita. In particolare, dopo che la Corte Costituzionale ha respinto una proposta di referendum abrogativo relativo a tutta la legge n.40 del febbraio 2004, il referendum riguarderà quattro punti relativi alla legge sulla procreazione assistita. I punti (se voi volete li vedremo eventualmente in modo più approfondito nella discussione) riguardano, per esempio, il fatto che la legge vieta quella che si chiama fecondazione eterologa, e ancora non permette la crioconservazione degli embrioni e nessun genere di sperimentazione anche quella terapeutica sugli embrioni soprannumerari. Questi sono temi sui quali, è sicuro che saremo tutti invitati a riflettere e di essi alcuni di voi andranno eventualmente a votare. Proprio temi del genere sono i temi di una disciplina, la bioetica, che è dunque fatta , di problemi per tutti. Infatti le questioni della bioetica sono problemi con cui tutti sono coinvolti e tutti devono riuscire a prendere una qualche posizione. Cercherò nel mio intervento di presentarvi cos’è questa disciplina, e cercherò di farvi capire quale è la mia particolare opinione su come le persone, sia giovani che adulti, debbano formarsi un’opinione sulle questioni della procreazione assistita e su tutte le altre questioni della bioetica. Io credo che tutti debbano avere una propria opinione, che debbano decidere prevalentemente loro sulle questioni che li toccano. Sono inoltre convinto che le persone hanno, come dire, un dovere di riflettere e approfondire le questioni di cui si tratta. E secondo me riflettere e approfondire le questioni di cui si tratta, quindi farsi un’opinione sulle questioni che sono quelle della bioetica significa entrare in libreria e comprare libri, leggere libri, lunghi libri come sono i manuali di bioetica o i saggi degli studiosi sui vari problemi che in essa rientrano. Sulla bioetica ci sono molti libri e una persona si può fare una opinione con un minimo di affidabilità critica solo leggendoli, investendo molte ore della propria giornata, della propria settimana a studiare, riflettere su questi problemi che toccano tutti. Questa bioetica di cui voglio parlare, dunque fatta di libri, di persone che lavorano, che studiano. Qualche volta parlano ovviamente, però quando parlano, come adesso io faccio, lo fanno solamente nella speranza che voi dopo averle ascoltate entriate in una libreria e compriate dei libri o prendiate a prestito dei libri nelle biblioteche. Questo è il senso principale che io do al fatto che oggi vi invito a prestare attenzione alla bioetica. Che cos’è la bioetica? È una disciplina nuova, una disciplina che è nata solamente da una trentina d’anni, diciamo più o meno dagli anni Settanta, dal 1970 in avanti. È una disciplina nuova anche se in realtà possiamo dire che s’innesta in una lunga tradizione precedente, che è quella della riflessione filosofica, è cioè una continuazione della riflessione filosofica, come poi cercherò di mostrare: vi troviamo molte cose che voi che avete fatto filosofia sicuramente conoscete. Bioetica: cos’è, che cosa significa? Come mai è nata solo trent’anni fa? Quali sono i principali problemi di cui si occupa? Questo è quello che cercherò di dire, soffermandomi su due, tre punti più di contenuto. Bioetica:
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al confronto con spirito <strong>di</strong> tolleranza, ma al tempo stesso fermo nei propositi e negli<br />
obiettivi <strong>di</strong> ricerca. Ci avvaliamo, dunque, del suo magistero, certi <strong>di</strong> trarne<br />
insegnamento prezioso e rinnovati interrogativi, anche quelli che voi gli farete, dopo che<br />
lo avremo attentamente ascoltato. Grazie professore, a lei la parola.<br />
Prof. Lecaldano: Prima <strong>di</strong> tutto ringrazio la prof.ssa Fierro e il <strong>Liceo</strong> “<strong>Orazio</strong>” <strong>di</strong><br />
avermi invitato e tutti voi per la pazienza con cui mi ascolterete. Vorrei dunque provare<br />
ad introdurvi all’interno <strong>di</strong> questa area che è la bioetica. Dunque, un’area nella quale<br />
voi sicuramente sarete coinvolti nei mesi prossimi, come voi probabilmente sapete.<br />
Alcuni <strong>di</strong> voi, probabilmente più gran<strong>di</strong>, saranno non solo coinvolti ma anche spinti a<br />
prendere una posizione netta. Infatti dovremo avere nel nostro Paese, probabilmente in<br />
maggio, un referendum su alcuni aspetti <strong>di</strong> una legge che il Parlamento italiano ha<br />
approvato l’anno scorso, si tratta della legge sulla procreazione assistita. In particolare,<br />
dopo che la Corte Costituzionale ha respinto una proposta <strong>di</strong> referendum abrogativo<br />
relativo a tutta la legge n.40 del febbraio 2004, il referendum riguarderà quattro punti<br />
relativi alla legge sulla procreazione assistita. I punti (se voi volete li vedremo<br />
eventualmente in modo più approfon<strong>di</strong>to nella <strong>di</strong>scussione) riguardano, per esempio, il<br />
fatto che la legge vieta quella che si chiama fecondazione eterologa, e ancora non<br />
permette la crioconservazione degli embrioni e nessun genere <strong>di</strong> sperimentazione<br />
anche quella terapeutica sugli embrioni soprannumerari. Questi sono temi sui quali, è<br />
sicuro che saremo tutti invitati a riflettere e <strong>di</strong> essi alcuni <strong>di</strong> voi andranno<br />
eventualmente a votare. Proprio temi del genere sono i temi <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina, la<br />
bioetica, che è dunque fatta , <strong>di</strong> problemi per tutti. Infatti le questioni della bioetica<br />
sono problemi con cui tutti sono coinvolti e tutti devono riuscire a prendere una qualche<br />
posizione. Cercherò nel mio intervento <strong>di</strong> presentarvi cos’è questa <strong>di</strong>sciplina, e cercherò<br />
<strong>di</strong> farvi capire quale è la mia particolare opinione su come le persone, sia giovani che<br />
adulti, debbano formarsi un’opinione sulle questioni della procreazione assistita e su<br />
tutte le altre questioni della bioetica.<br />
Io credo che tutti debbano avere una propria opinione, che debbano decidere<br />
prevalentemente loro sulle questioni che li toccano. Sono inoltre convinto che le<br />
persone hanno, come <strong>di</strong>re, un dovere <strong>di</strong> riflettere e approfon<strong>di</strong>re le questioni <strong>di</strong> cui si<br />
tratta. E secondo me riflettere e approfon<strong>di</strong>re le questioni <strong>di</strong> cui si tratta, quin<strong>di</strong> farsi<br />
un’opinione sulle questioni che sono quelle della bioetica significa entrare in libreria e<br />
comprare libri, leggere libri, lunghi libri come sono i manuali <strong>di</strong> bioetica o i saggi degli<br />
stu<strong>di</strong>osi sui vari problemi che in essa rientrano. Sulla bioetica ci sono molti libri e una<br />
persona si può fare una opinione con un minimo <strong>di</strong> affidabilità critica solo leggendoli,<br />
investendo molte ore della propria giornata, della propria settimana a stu<strong>di</strong>are,<br />
riflettere su questi problemi che toccano tutti. Questa bioetica <strong>di</strong> cui voglio parlare,<br />
dunque fatta <strong>di</strong> libri, <strong>di</strong> persone che lavorano, che stu<strong>di</strong>ano. Qualche volta parlano<br />
ovviamente, però quando parlano, come adesso io faccio, lo fanno solamente nella<br />
speranza che voi dopo averle ascoltate entriate in una libreria e compriate dei libri o<br />
pren<strong>di</strong>ate a prestito dei libri nelle biblioteche. Questo è il senso principale che io do al<br />
fatto che oggi vi invito a prestare attenzione alla bioetica.<br />
Che cos’è la bioetica? È una <strong>di</strong>sciplina nuova, una <strong>di</strong>sciplina che è nata solamente da<br />
una trentina d’anni, <strong>di</strong>ciamo più o meno dagli anni Settanta, dal 1970 in avanti. È una<br />
<strong>di</strong>sciplina nuova anche se in realtà possiamo <strong>di</strong>re che s’innesta in una lunga tra<strong>di</strong>zione<br />
precedente, che è quella della riflessione filosofica, è cioè una continuazione della<br />
riflessione filosofica, come poi cercherò <strong>di</strong> mostrare: vi troviamo molte cose che voi che<br />
avete fatto filosofia sicuramente conoscete. <strong>Bioetica</strong>: cos’è, che cosa significa? Come<br />
mai è nata solo trent’anni fa? Quali sono i principali problemi <strong>di</strong> cui si occupa? Questo è<br />
quello che cercherò <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, soffermandomi su due, tre punti più <strong>di</strong> contenuto. <strong>Bioetica</strong>: