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Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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lasciando in ombra molte cose: gli insuccessi, la morte provocata agli embrioni, il<br />

mercato che si instaura sul corpo umano (gameti, uteri…ed altro) 4 .<br />

Ma soprattutto nella presentazione del fatto biotecnologico con tutte le sue varianti<br />

tecniche (più <strong>di</strong> venti se ne descrivono) si tralascia <strong>di</strong> mettere in luce il significato<br />

antropologico che vi è incluso, ed è quello che conta <strong>di</strong> più non solo per la Chiesa. La<br />

fecondazione artificiale nell’uomo umanizza o <strong>di</strong>sumanizza la generazione umana?<br />

Questo interrogativo non viene posto in luce sufficientemente.<br />

Analogamente bisogna constatare che sul piano giuri<strong>di</strong>co e culturale il tutto viene<br />

incentrato sul desiderio ( che presume anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare <strong>di</strong>ritto) della donna o della<br />

coppia in or<strong>di</strong>ne ad avere un figlio, mentre rimane in posizione secondaria il figlio<br />

generato e quelli sacrificati.<br />

Ma il figlio è lo scopo della generazione e il figlio non va considerato come “rime<strong>di</strong>o”<br />

o “mezzo” in or<strong>di</strong>ne ai desideri degli adulti.<br />

E’ perciò importante porsi, come vogliamo fare in questa presentazione nell’ottica<br />

antropologica: l’antropologia che si riferisce al figlio e quella che si riferisce alla<br />

famiglia e, soprattutto alla natura stessa del generato umano.<br />

Perciò, tralasciando tanti aspetti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>co-etico e me<strong>di</strong>co-deontologico ci<br />

soffermeremo soprattutto ad esaminare, sia dal punto <strong>di</strong> vista razionale sia dal punto <strong>di</strong><br />

vista <strong>di</strong> fede tre punti <strong>di</strong> rilevanza antropologica ed etica <strong>di</strong> massima importanza: 1)<br />

l’embrione umano nel processo <strong>di</strong> fecondazione artificiale; 2) il matrimonio e la famiglia<br />

(e quin<strong>di</strong> anche le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> paternità e maternità <strong>di</strong> fronte alle medesime<br />

tecniche); 3) l’atto coniugale, cioè l’atto procreativo: la <strong>di</strong>mensione unitiva e quella<br />

procreativa nella generazione umana e nella procreazione artificiale.<br />

A) Le ripercussioni sull’essere umano concepito dalle tecniche <strong>di</strong> fecondazione<br />

artificiale.<br />

Sappiamo che qui entriamo in un punto che <strong>di</strong>vide il mondo, non certo dal punto <strong>di</strong> vista<br />

religioso, ma sul piano bio-etico: c’è chi sostiene il carattere pienamente umano<br />

dell’embrione a partire dall’inizio del processo della fecondazione (penetrazione dello<br />

spermatozoo nella membrana dell’ovulo) e c’è chi pone delle date che posticipano la<br />

prima considerazione umana, pienamente umana, dell’embrione 15 giorni dopo la<br />

fecondazione, oppure prima dell’impianto, prima della formazione del tessuto cerebrale<br />

ed altri più tar<strong>di</strong> ancora, secondo la teoria c.d. “gradualista” considerando l’umanità del<br />

nascituro come progressiva a seconda delle tappe <strong>di</strong> sviluppo. Contro questa teoria<br />

persiste la posizione <strong>di</strong> chi, appellandosi ai dati della genetica e della biologia, nonché a<br />

quelli della ragione, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni posizione religiosa, ritiene che l’essere umano si<br />

costituisce nella sua in<strong>di</strong>vidualità come un tutto che possiede in sé gli elementi e il<br />

programma del suo sviluppo futuro fin dall’inizio del processo della fecondazione, in cui<br />

si uniscono i due gameti paterno e materno.<br />

La posizione della Chiesa Cattolica coincide con questa seconda linea <strong>di</strong> pensiero,<br />

aggiungendo anche una affermazione <strong>di</strong> un principio eticamente importante che consiste<br />

nel c.d. principio del “tuziorismo” per cui qualora ci fossero dubbi sull’esistenza del<br />

carattere pienamente umano dell’embrione, <strong>di</strong> fronte al dubbio e <strong>di</strong> fronte anche alla<br />

seria possibilità che si tratti <strong>di</strong> un essere umano in<strong>di</strong>viduale che ha la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> figlio e<br />

<strong>di</strong> persona, ci si deve astenere da ogni atto che possa danneggiarlo o sopprimerlo. Allo<br />

4 Per demistificare tanti aspetti sarebbe utile leggere le opere <strong>di</strong> I.Testart, scienziato che ha praticato la fecondazione<br />

artificiale, laico ed ateo, che però svela gli aspetti negativi ed anche allarmanti della tecnologia. Si possono leggere le<br />

opere L’Oeuf trasparent (Paris 1986), Le dèsir du gène (Paris 1892) e in questi ultimi tempi Testart I.e Go<strong>di</strong>n Ch., La<br />

vita in ven<strong>di</strong>ta. Biologia, me<strong>di</strong>cina, bioetica e potere <strong>di</strong> mercato, Lindau, 2004.

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