Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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17.06.2013 Views

c’è una relazione, anche forte, fra il diritto e la politica, per cui mi preoccupa molto di conoscere qual è nell’immediato la posizione dell’Italia, diciamo a livello europeo. Dal momento che lei ha la possibilità di fare questo confronto fra l’Italia e l’Europa, io vorrei saperne di più. David: Lei ha parlato tanto di libertà e di come questa si è andata evolvendo nella storia dell’uomo. Infatti ha detto che l’uomo può decidere come vivere e soprattutto come morire; alla fine è arrivato a dire che l’uomo può decidere addirittura se ricorrere all’inseminazione artificiale, visto che questo è il problema di cui si sta parlando. Perciò vorrei chiederle se non pensa che l’uomo possa abusare di questa libertà che gli viene data. Federico: Io ho raccolto un po’ di domande dalla platea, sono tre. La prima: dato che lei ha fatto riferimento alla maternità di sostituzione, vorremmo dei chiarimenti per quanto riguarda le leggi a livello italiano ed europeo. La seconda: riguardo alla fecondazione assistita, si vorrebbe un chiarimento per quanto riguarda il concetto di coppia, ovvero se bisogna essere sposati, coppia di fatto o conviventi. La terza: parlando della donazione degli organi a pagamento, se non sbaglio in America si ricorre alla donazione del sangue a pagamento; su questo chiedo un chiarimento, cioè, se si può fare una sorta di commercio fra venditore e compratore, e quindi tra privati, oppure con la mediazione dello stato e se lei non pensa, appunto, che questa pratica possa aiutare la carenza nella donazione del sangue che appunto abbiamo in Italia. Grazie. Prof. Rodotà: Comincio a rispondere all’ultima domanda. Voi sapete che negli Stati Uniti alcune materie non sono, come si dice, di competenza federale, ma ogni stato, e sono cinquanta, si dà le sue regole; quindi quando si dice ‘negli Stati Uniti’, bisogna capire che gli Stati Uniti sono un mosaico molto complesso, anche dal punto di vista legislativo. E’ vero, ci sono delle situazioni in cui il sangue non viene dato gratuitamente, ma a pagamento. L’orientamento, che io credo più giusto, che c’è in Europa è invece quello, comune a quasi tutto il mondo, di ritenere che questo non sia possibile. Poiché si fa riferimento a valori e al modo in cui questi sono tradotti in norme giuridiche, vorrei leggervi un articolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che oggi fa parte di questa Costituzione europea di cui tanto si discute. Ve la leggo, perché ci aiuta a capire molte delle cose di cui oggi stiamo discutendo. E’ l’articolo, che dice: “Ogni persona ha diritto alla propria integrità fisica e psichica. Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge; b) il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone; c) il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro; d) il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani”. Quindi voi vedete che, per quanto riguarda il sangue, ma oltre questo, gli organi, le cellule, i gameti, i tessuti, c’è un divieto chiaro che è quello di fare del corpo umano e delle sue parti una fonte di lucro. Si dice, però, che, forse, se lo stato in qualche modo governasse questo commercio, avremmo in Italia più donazioni di sangue e quindi potremmo risolvere questo deficit di cui noi in questo momento soffriamo. Non sono convinto di questa linea, anche perché si è visto che in un altro settore - io ho sventolato prima il mio tesserino di donatore forse inutile di organi - in Italia in questi anni è stata fatta un’intelligente campagna per incrementare le donazioni, sicché il nostro paese, che era ultimo in Europa a questo riguardo, oggi è al secondo posto e probabilmente nel giro di un anno, un anno e mezzo diventeremo il primo paese d’Europa per quanto riguarda la disponibilità di organi per trapianto. Queste sono

materie in cui ci vuole, come dire, promozione di cultura diffusa. Io temo molto che, se si retribuisce la donazione del sangue, l’idea del corpo come merce tra le altre possa essere rafforzata. E questo sarebbe un fatto straordinariamente negativo. Il concetto di coppia vale anche per le coppie di fatto, purché stiano insieme da un periodo di tempo che ne possa garantire la stabilità. La maternità di sostituzione, come è regolata? Negli ultimi anni devo dire che è cresciuta nei diversi paesi la propensione a vietarla, però questo non vuol dire che sia scomparsa. Ci sono diversi gradi di riconoscimento della maternità di sostituzione. Per esempio, in Inghilterra si ammette la maternità di sostituzione, se non c’è un corrispettivo economico e cioè si dice che, se questo è il risultato di ‘una solidarietà fra donne’ (questa è l’espressione usata), fra una donna che non è in grado di portare avanti una gravidanza e un’altra che si offre di farlo al suo posto e non c’è una lira di mezzo, è consentito farlo. In alcuni degli stati americani, degli Stati Uniti, è ammessa la maternità di sostituzione, anche a pagamento, però la donna ha il diritto di ripensamento, cioè può dire: ‘No, adesso questo bambino lo sento mio, me lo tengo e restituisco i denari che mi avete dato’. Si arriva poi fino ad una legge, quella della California, che veramente mi sembra spaventosa, per cui non solo è ammessa la maternità di sostituzione, ma poi la donna è obbligata a consegnare quello che ha partorito, come se si trattasse di un oggetto comprato in un negozio e che poi il venditore, per sua negligenza, non ha voluto consegnare. Personalmente devo dire che ho una forte ostilità verso questo tipo di pratica, ma forse una linea come quella inglese, in casi estremi, potrebbe, con tutti i condizionali possibili, essere presa in considerazione. Si può abusare della libertà? Questa è la più antica delle domande, la risposta è affermativa, ma si può anche condizionarla; per questo la disciplina della libertà delle persone è una delle questioni più difficili da risolvere. C’è un libro di una studiosa israeliana, ma trapiantata negli Stati Uniti, che si intitola ‘Il potere di procreare’ ed è appunto la descrizione del potere della donna. Ella afferma che le donne hanno un potere nel mondo che le mette al di sopra di tutti gli altri, che è appunto il potere di procreare; il mondo va avanti soltanto perché le donne fanno figli e quindi esse devono usare di questo loro potere per assumere nell’organizzazione sociale quel peso che non hanno avuto finora, fino all’affitto dell’utero, come si dice brutalmente, in cambio di denaro. Questo è un tipo di libertà rispetto alla quale io sono prudente, perché non voglio mai parlare in nome dell’altra metà del cielo, però certamente è uno di quei casi in cui la libertà ha un limite. Su questo vorrei anche la vostra opinione. La libertà di vendere una parte del proprio corpo è libertà o costrizione, legata alla condizione economica? Quindi i rischi ci sono certamente, anche se adesso non posso fare una casistica. Gli abusi si possono determinare in un senso o nell’altro, quindi è bene che ci siano delle regole. Riguardo al quadro di valori, l’Europa sta cercando faticosamente di farlo emergere. Ho citato la Carta dei diritti che spero, una volta approvata la Costituzione europea, possa assumere tutto il peso che è giusto che abbia. In essa sono elencati una serie di valori; infatti le varie parti di questa Carta hanno un titolo: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia. Questi sono i valori di riferimento che è bene tenere presenti, perché nei passati trattati europei non compariva né l’uguaglianza né la solidarietà, mentre oggi questi due grandi valori sono stati inseriti. Tradizionalmente le costituzioni si aprivano con un riferimento alla libertà o all’uguaglianza, invece questa Carta dei diritti si apre con il riferimento alla dignità, vi si dice: ‘la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata’. Quindi è indicato un insieme di valori. Per questo invito a non dividerci ideologicamente, ma a provare a lavorare sulla base di queste indicazioni, che ritroviamo anche nella Carta dell’Unione Europea. Certo

c’è una relazione, anche forte, fra il <strong>di</strong>ritto e la politica, per cui mi preoccupa molto <strong>di</strong><br />

conoscere qual è nell’imme<strong>di</strong>ato la posizione dell’Italia, <strong>di</strong>ciamo a livello europeo. Dal<br />

momento che lei ha la possibilità <strong>di</strong> fare questo confronto fra l’Italia e l’Europa, io<br />

vorrei saperne <strong>di</strong> più.<br />

David: Lei ha parlato tanto <strong>di</strong> libertà e <strong>di</strong> come questa si è andata evolvendo nella storia<br />

dell’uomo. Infatti ha detto che l’uomo può decidere come vivere e soprattutto come<br />

morire; alla fine è arrivato a <strong>di</strong>re che l’uomo può decidere ad<strong>di</strong>rittura se ricorrere<br />

all’inseminazione artificiale, visto che questo è il problema <strong>di</strong> cui si sta parlando. Perciò<br />

vorrei chiederle se non pensa che l’uomo possa abusare <strong>di</strong> questa libertà che gli viene<br />

data.<br />

Federico: Io ho raccolto un po’ <strong>di</strong> domande dalla platea, sono tre. La prima: dato che<br />

lei ha fatto riferimento alla maternità <strong>di</strong> sostituzione, vorremmo dei chiarimenti per<br />

quanto riguarda le leggi a livello italiano ed europeo. La seconda: riguardo alla<br />

fecondazione assistita, si vorrebbe un chiarimento per quanto riguarda il concetto <strong>di</strong><br />

coppia, ovvero se bisogna essere sposati, coppia <strong>di</strong> fatto o conviventi. La terza:<br />

parlando della donazione degli organi a pagamento, se non sbaglio in America si ricorre<br />

alla donazione del sangue a pagamento; su questo chiedo un chiarimento, cioè, se si può<br />

fare una sorta <strong>di</strong> commercio fra ven<strong>di</strong>tore e compratore, e quin<strong>di</strong> tra privati, oppure con<br />

la me<strong>di</strong>azione dello stato e se lei non pensa, appunto, che questa pratica possa aiutare<br />

la carenza nella donazione del sangue che appunto abbiamo in Italia. Grazie.<br />

Prof. Rodotà: Comincio a rispondere all’ultima domanda. Voi sapete che negli Stati Uniti<br />

alcune materie non sono, come si <strong>di</strong>ce, <strong>di</strong> competenza federale, ma ogni stato, e sono<br />

cinquanta, si dà le sue regole; quin<strong>di</strong> quando si <strong>di</strong>ce ‘negli Stati Uniti’, bisogna capire<br />

che gli Stati Uniti sono un mosaico molto complesso, anche dal punto <strong>di</strong> vista legislativo.<br />

E’ vero, ci sono delle situazioni in cui il sangue non viene dato gratuitamente, ma a<br />

pagamento. L’orientamento, che io credo più giusto, che c’è in Europa è invece quello,<br />

comune a quasi tutto il mondo, <strong>di</strong> ritenere che questo non sia possibile.<br />

Poiché si fa riferimento a valori e al modo in cui questi sono tradotti in norme<br />

giuri<strong>di</strong>che, vorrei leggervi un articolo della Carta dei <strong>di</strong>ritti fondamentali dell’Unione<br />

Europea, che oggi fa parte <strong>di</strong> questa Costituzione europea <strong>di</strong> cui tanto si <strong>di</strong>scute. Ve la<br />

leggo, perché ci aiuta a capire molte delle cose <strong>di</strong> cui oggi stiamo <strong>di</strong>scutendo. E’<br />

l’articolo, che <strong>di</strong>ce: “Ogni persona ha <strong>di</strong>ritto alla propria integrità fisica e psichica.<br />

Nell’ambito della me<strong>di</strong>cina e della biologia devono essere in particolare rispettati: a) il<br />

consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla<br />

legge; b) il <strong>di</strong>vieto delle pratiche eugenetiche, in particolare <strong>di</strong> quelle aventi come<br />

scopo la selezione delle persone; c) il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> fare del corpo umano e delle sue parti in<br />

quanto tali una fonte <strong>di</strong> lucro; d) il <strong>di</strong>vieto della clonazione riproduttiva degli esseri<br />

umani”. Quin<strong>di</strong> voi vedete che, per quanto riguarda il sangue, ma oltre questo, gli<br />

organi, le cellule, i gameti, i tessuti, c’è un <strong>di</strong>vieto chiaro che è quello <strong>di</strong> fare del corpo<br />

umano e delle sue parti una fonte <strong>di</strong> lucro. Si <strong>di</strong>ce, però, che, forse, se lo stato in<br />

qualche modo governasse questo commercio, avremmo in Italia più donazioni <strong>di</strong> sangue<br />

e quin<strong>di</strong> potremmo risolvere questo deficit <strong>di</strong> cui noi in questo momento soffriamo. Non<br />

sono convinto <strong>di</strong> questa linea, anche perché si è visto che in un altro settore - io ho<br />

sventolato prima il mio tesserino <strong>di</strong> donatore forse inutile <strong>di</strong> organi - in Italia in questi<br />

anni è stata fatta un’intelligente campagna per incrementare le donazioni, sicché il<br />

nostro paese, che era ultimo in Europa a questo riguardo, oggi è al secondo posto e<br />

probabilmente nel giro <strong>di</strong> un anno, un anno e mezzo <strong>di</strong>venteremo il primo paese<br />

d’Europa per quanto riguarda la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> organi per trapianto. Queste sono

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