17.06.2013 Views

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

la procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita è una terapia della sterilità, dunque qualcosa<br />

che tocca la salute in<strong>di</strong>viduale della donna, posso negare a una donna, solo perché non<br />

ha una relazione <strong>di</strong> coppia stabile, l’accesso a una terapia che consente <strong>di</strong> superare una<br />

sua questione patologica? E in questo caso si pone un problema <strong>di</strong> uguaglianza, perché<br />

oggi nessuno vieta a una donna fertile <strong>di</strong> avere un rapporto occasionale con un uomo, <strong>di</strong><br />

avere un figlio e poi tenerselo per conto proprio. Potrei fare tutta una serie <strong>di</strong><br />

riferimenti, per esempio a due donne vip, molto importanti e molto presenti sugli<br />

schermi televisivi, che anni fa hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver avuto un rapporto con un uomo<br />

che non volevano nominare e <strong>di</strong> aver fatto un figlio bellissimo con cui avevano un<br />

rapporto meraviglioso. Ora il punto <strong>di</strong> partenza, quando scen<strong>di</strong>amo sul piano della<br />

giurisprudenza, è questo. Se l’uso <strong>di</strong> queste nuove tecniche serve a superare una<br />

situazione <strong>di</strong> infertilità e quin<strong>di</strong> è uno strumento <strong>di</strong> tutela della salute, esso è un <strong>di</strong>ritto<br />

fondamenetale della persona, come è scritto nella nostra costituzione. Possiamo fare<br />

una <strong>di</strong>scriminazione in base al fatto che una donna non ha un rapporto <strong>di</strong> coppia? Se<br />

volessi fare il giurista fino in fondo, potrei ricordarvi che l’articolo 3 della nostra<br />

Costituzione, che è quello che parla dell’uguaglianza, <strong>di</strong>ce che non si può essere<br />

<strong>di</strong>scriminati per le con<strong>di</strong>zioni personali e una con<strong>di</strong>zione personale è proprio quella <strong>di</strong><br />

essere una donna sola. Il primo problema è costituito dal fatto che invece la nostra legge<br />

le nega la possibilità <strong>di</strong> accedere all’inseminazione artificiale, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tante altre<br />

leggi nel resto del mondo; il che vuol <strong>di</strong>re almeno che questa non è una verità assoluta e<br />

che su questo punto si può <strong>di</strong>ssentire, perché ci sono paesi non lontani da noi per<br />

cultura, per tra<strong>di</strong>zione storica, per religiosità, come per esempio la Spagna, che hanno<br />

scelto <strong>di</strong> consentire questo tipo <strong>di</strong> accesso.<br />

Il secondo problema è rappresentato dalla cosiddetta fecondazione eterologa o, come<br />

meglio si <strong>di</strong>ce tecnicamente, fecondazione con seme <strong>di</strong> donatore. La situazione è quella<br />

<strong>di</strong> una coppia, all’interno della quale il marito è sterile e tuttavia decide, d’accordo con<br />

la propria moglie o compagna, <strong>di</strong> avere comunque un figlio, ricorrendo a quella che si<br />

chiama ‘una donazione <strong>di</strong> sperma’. Essa consente <strong>di</strong> utilizzare il seme <strong>di</strong> un uomo, <strong>di</strong> cui<br />

in generale non si conosce il nome, per creare un embrione che viene impiantato nel<br />

corpo della donna e che farà nascere un figlio, il quale avrà per metà il patrimonio<br />

genetico della coppia che funge da genitori, cioè il patrimonio della coppia <strong>di</strong> cui fa<br />

parte la madre, e per una metà quello <strong>di</strong> un estraneo. Anche questa pratica è vietata<br />

dalla nostra legge, ma in altri paesi è tranquillamente ammessa. Per quale motivo è<br />

vietata? Si afferma che può determinare turbamenti nel bambino, quando sarà adulto e<br />

conoscerà il modo in cui è nato, perché a tutti deve essere concesso il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

conoscere le proprie origini biologiche. Questo problema, in realtà, è stato risolto da<br />

altri paesi, come la Svezia, che consentono che, quando la persona che è nata in questa<br />

maniera raggiunge la maturità, può sapere, se lo vuole, qual è il suo padre biologico.<br />

Però, affermare in maniera assoluta che ognuno <strong>di</strong> noi ha <strong>di</strong>ritto, in ogni caso, a<br />

conoscere la propria origine biologica è una vera e propria bomba sociale, per una<br />

ragione che vi <strong>di</strong>co subito.<br />

I genetisti, stu<strong>di</strong>ando i rapporti tra figli e genitori, hanno scoperto che almeno, ed è la<br />

stima più prudente, il <strong>di</strong>eci per cento <strong>di</strong> noi non è figlio del padre legale. So bene che,<br />

quando <strong>di</strong>co ciò, tutti si guardano intorno e, facendo la percentuale, si domandano come<br />

vadano le cose nel loro ambito <strong>di</strong> conoscenze. Lo so, ma questo ormai è un dato<br />

accertato. Tuttavia, quando si <strong>di</strong>scute e si <strong>di</strong>ce che si deve riconoscere a tutti il <strong>di</strong>ritto<br />

fondamentale <strong>di</strong> sapere chi è il proprio padre, va benissimo; però, se an<strong>di</strong>amo su questa<br />

strada, c’è il rischio, in nome <strong>di</strong> un biologismo esasperato, con un’enfasi assurda sul<br />

legame <strong>di</strong> sangue, <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere rapporti e legami che sono stati creati grazie<br />

all’affetto. Infatti la vera paternità e maternità non sono soltanto quelle biologiche, ma<br />

sono i rapporti forti che si creano fra un genitore e un figlio attraverso la pratica

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!