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Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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ci troviamo <strong>di</strong> fronte ai problemi della procreazione assistita, non perché siamo meno<br />

rispettosi del passato del modo in cui si nasce, ma perché è stata proposta una soluzione<br />

ad un problema che esisteva realmente e cioè al problema della sterilità sia maschile<br />

che femminile o come si <strong>di</strong>ce, <strong>di</strong> coppia, poiché la procreazione, essendo riferibile a due<br />

soggetti, li deve riguardare tutti e due. Il problema della sterilità è in gran<strong>di</strong>ssima<br />

crescita nelle nostre società per molte ragioni, che sono legate, come si <strong>di</strong>ce, allo stress<br />

della vita, all’ambiente in cui viviamo. Probabilmente il mondo è inquinato da infiniti<br />

fattori, per cui la sterilità maschile e soprattutto quella femminile sono in crescita. Non<br />

voglio entrare sul terreno dei dati quantitativi, delle statistiche; c’è il dato <strong>di</strong> fatto della<br />

sterilità che fino ad un certo momento veniva ritenuta insuperabile.<br />

Stu<strong>di</strong>ando i meccanismi della fecondazione, una serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi è riuscita a trovare il<br />

modo <strong>di</strong> dare risposte a questo problema. Non è una cosa che si stu<strong>di</strong>a da oggi;<br />

all’origine ci sono gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> un sacerdote italiano del Settecento che si chiamava<br />

Lazzaro Spallanzani, il quale stu<strong>di</strong>ò per primo i meccanismi della riproduzione. Negli<br />

ultimi cinquant’anni questo tipo <strong>di</strong> ricerca ha fatto passi da gigante e oggi i cosiddetti<br />

figli della provetta - io uso questa terminologia che oggi, per fortuna, è quasi<br />

scomparsa, perché veramente è irrispettosa - sono centinaia <strong>di</strong> migliaia in tutto il mondo<br />

e ce ne sono migliaia che nascono ogni anno anche in Italia. Forse perché le donne sono<br />

impazzite oppure perché vogliono dare risposta a un problema reale <strong>di</strong> sterilità<br />

in<strong>di</strong>viduale o <strong>di</strong> coppia?<br />

Anche senza entrare in dettagli, ci sono casi nei quali varie tecniche consentono <strong>di</strong><br />

superare situazioni <strong>di</strong> sterilità. Esse consistono nell’inseminazione artificiale in senso<br />

tencico, nel senso che si fa penetrare il seme maschile nell’utero in un modo<br />

particolare, per superare delle <strong>di</strong>fficoltà fisiche della donna oppure nella creazione fuori<br />

dal corpo della donna <strong>di</strong> un embrione, che poi viene posto nell’utero. Il punto <strong>di</strong><br />

partenza è proprio questo: noi ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad una patologia, rispetto alla quale<br />

la scienza offre oggi una risposta. Questo è il problema molto semplice con il quale noi<br />

dobbiamo confrontarci, non <strong>di</strong>re sì o <strong>di</strong>re no, ma ragionare sui problemi indubbi che la<br />

innovazione scientifica propone. Vi ho detto che questa terapia è nata per curare la<br />

sterilità, ma essa può essere adoperata anche da coppie, sebbene si debba <strong>di</strong>re che sono<br />

le donne le <strong>di</strong>rette interessate a questo tipo <strong>di</strong> intervento, anche donne che sterili non<br />

sono, perché può darsi anche questa possibilità. Perciò dobbiamo cominciare a ragionare<br />

su questo tipo <strong>di</strong> problemi. Questa analisi ci consente <strong>di</strong> arrivare anche abbastanza<br />

vicino ai quesiti sui quali ci si dovrà esprimere nel referendum, senza per questo entrare<br />

in una polemica politica a breve. Non che io mi voglia sottrarre; se ci saranno domande<br />

anche su come voterò, non ho nessuna esitazione a darvi una risposta, però penso che<br />

sia più opportuno e più utile per questa nostra giornata chiarire un po’ i termini della<br />

questione. Anzitutto si deve chiarire quando si deve fare ricorso alle ‘varie tecniche’,<br />

che in effetti sono <strong>di</strong>verse. Devono essere riservate soltanto ai casi <strong>di</strong> sterilità ? cioè,<br />

quando la coppia <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> non essere in grado <strong>di</strong> procreare per via naturale? Voglio<br />

raccontarvi che cosa mi <strong>di</strong>ceva parecchi anni fa Emanuele Lauricella, un grande<br />

ginecologo e uno dei pionieri <strong>di</strong> questa tecnica in Italia e nel mondo. Egli affermava che<br />

i meccanismi della riproduzione sono ancora molto misteriosi, tant’è vero che il successo<br />

<strong>di</strong> queste tecniche non va oltre il venti per cento. Eravamo agli inizi e si <strong>di</strong>scuteva<br />

molto, ogni tanto io parlavo con lui per capire quello che stava succedendo, perché si<br />

trattava <strong>di</strong> un cambiamento ra<strong>di</strong>cale. Voglio farvi un esempio, anche se gli esempi in<br />

questa materia li faccio con molta prudenza, perché si tratta <strong>di</strong> casi estremi che non<br />

riflettono per nulla assolutamente quella che è la normalità delle cose. Però io ve ne<br />

faccio due, così ci ren<strong>di</strong>amo conto della problematicità della situazione. Oggi è possibile<br />

stabilire chi è il primogenito e chi è il successivo tra fratelli e sorelle in un modo molto<br />

semplice, <strong>di</strong>cendo che chi nasce prima è il primogenito e gli altri saranno i successivi.

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