17.06.2013 Views

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

vi sia nessuna probabilità <strong>di</strong> sopravvivenza autonoma e che quin<strong>di</strong> entro quei limiti sia<br />

lecito praticare un aborto. Quando si <strong>di</strong>ce arbitrario non si <strong>di</strong>ce “a caso”, si <strong>di</strong>ce che non<br />

c’è una regola precisa ed allora ci si muove secondo una serie <strong>di</strong> riflessioni, si adotta<br />

una decisione arbitrale, ci sono delle alternative possibili, viene scelta questa. C’è nella<br />

parola arbitrario questa sfumatura che a volte sfugge. Essa si oppone solo a due più due<br />

fa quattro, perché quella è una soluzione univocamente determinata; arbitraria è la<br />

situazione in cui ci sono <strong>di</strong>verse alternative e se ne sceglie collettivamente una . Cosa<br />

fare degli embrioni congelati? Sostengono che quegli embrioni sono a <strong>di</strong>sposizione per<br />

essere adottati. Si può dare la propria <strong>di</strong>sponibilità a farseli impiantare, ma non è chiaro<br />

quali problemi <strong>di</strong> proprietà possono sollevare i genitori biologici.<br />

Prof.ssa Fierro: Senta, professore, io ho sentito anche questa obiezione che viene da<br />

alcuni scienziati: gli stessi stu<strong>di</strong> che si fanno con gli embrioni umani possono essere fatti<br />

con quelli animali, allora perché stare a porsi tutta questa serie <strong>di</strong> problemi etici,<br />

quando la ricerca offre soluzioni alternative valide allo stesso modo? Ora non so se<br />

questo sia vero.<br />

Mario: Salve, io sono Mario. Io non con<strong>di</strong>vido la sua definizione <strong>di</strong> persona come quella<br />

che ha possibilità <strong>di</strong> vita autonoma, perché allora anche chi sta in coma non è vivo e poi<br />

se esce dal come è persona ed è vita. Quin<strong>di</strong> secondo me l’embrione va salvaguardato<br />

sia come vita umana che come persona.<br />

Prof. Terrenato: Io non sono venuto qui per convincervi, non fa parte dei miei compiti.<br />

Il ragionamento sul coma mi sembra un po’ capzioso, ma ognuno fa riferimento allo<br />

schema che gli sembra giusto. Passiamo invece al problema delle cellule staminali che<br />

mi sembra più interessante: esse sono le cellule che costituiscono le prime fasi<br />

dell’embrione e che si chiamano totipotenti perché sono in grado <strong>di</strong> svilupparsi in<br />

qualunque <strong>di</strong>rezione e possono essere utilizzate per ricostituire tessuti car<strong>di</strong>aci, epatici,<br />

renali, insomma hanno gran<strong>di</strong> prospettive <strong>di</strong> essere utilizzate. Cellule che provengono da<br />

animali non potrebbero essere utilizzate come tali, perché ci sarebbero problemi <strong>di</strong><br />

compatibilità, potrebbero servire per fare dei riscontri, per capire come adoperare<br />

queste cellule, tenendo però presente sempre casi come quello della talidomide: erano<br />

stati fatti tutti i test, su tutti gli animali possibili, si erano esaminati tutti i casi possibili,<br />

e sembrava che il farmaco fosse innocuo, ma quando invece è stato usato per gli uomini<br />

ha prodotto gli effetti che sappiamo. Lo stesso è accaduto con un nuovo<br />

antinfiammatorio che sembrava ben testato e che oggi è invece stato ritirato dal<br />

commercio perché si è verificato che ha prodotto danni: sembra ad<strong>di</strong>rittura che abbia<br />

provocato 140.000 morti prima che se capisse la pericolosità. Quin<strong>di</strong> è vero che la<br />

grande somiglianza evolutiva tra l’uomo e certi animali consente <strong>di</strong> ricavare<br />

informazioni dagli animali che sono utilizzabili anche sull’uomo, però io credo che alla<br />

fine ci siano dei punti nodali per cui non si può evitare <strong>di</strong> passare attraverso l’uomo.<br />

Naturalmente anche questo argomento delle staminali può essere affrontato così: “Non<br />

lo facciamo noi italiani, perché non ci piace farlo, compreremo i brevetti quando gli altri<br />

avranno risolto il problema”. Questo è stato già fatto in molte occasioni. Quin<strong>di</strong> è una<br />

ricerca che in ogni caso verrà fatta, nessuno potrà fermarla, quando avrà dei risultati,<br />

naturalmente non domani, in Italia potranno essere utilizzati. Nessuno ce lo impe<strong>di</strong>rà.<br />

Costerà solo qualche euro in più.<br />

Prof.ssa Fierro: Se non ci sono altre domande conclu<strong>di</strong>amo qui. Allora ringraziamo il<br />

professore per essere stato con noi oggi. A tutti gli intellettuali che vengono a donarci il

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!