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Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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dell’in<strong>di</strong>viduo, però poi non si capisce come possa essere regolamentata. Secondo me,<br />

nel momento in cui tutte queste possibilità esistono e si possono praticare, è giusto che<br />

lo Stato o chi per lui le metta a <strong>di</strong>sposizione del citta<strong>di</strong>no. Lei ha parlato <strong>di</strong> quattro<br />

referendum, ma non ha accennato assolutamente al quinto, che non c’è, che non è stato<br />

approvato. Invece sarebbe importante affrontare anche il fatto che non è stato<br />

approvato, perché una grossa fetta dello Stato, comportandosi in maniera molto poco<br />

laica, si è opposta fortemente a questo referendum.<br />

Prof.ssa Fierro: Allora, professore, forse è meglio che cominci a rispondere alla prima<br />

domanda, perché tra un po’ suona l’intervallo e quando suona l’intervallo i ragazzi,<br />

proprio, “si fiondano”. Dopo l’intervallo, che dura un quarto d’ora, concluderemo il<br />

<strong>di</strong>battito.<br />

Prof. Lecaldano: La prima domanda è quella che ha fatto la prof.ssa Fierro. Siccome era<br />

sul rapporto tra autonomia in<strong>di</strong>viduale e norma generale e parecchi dei vostri interventi<br />

ruotavano intorno a questo, io credo che si debba subito chiarire che questo è un punto<br />

sul quale nella riflessione bioetica c’è un <strong>di</strong>saccordo e dunque rispondendo in modo<br />

sostantivo a questo tipo <strong>di</strong> interrogativi non potrò più mantenere il livello <strong>di</strong> imparzialità<br />

nel quale ho cercato <strong>di</strong> collocarmi finora , ma dovrò dare una mia soluzione normativa.<br />

Anche si in modo probabilmente insod<strong>di</strong>sfacente nella prima parte del mio intervento ho<br />

cercato <strong>di</strong> essere abbastanza imparziale su quelli che sono alcuni punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, ho<br />

cercato infatti <strong>di</strong> presentare il modo in cui si può pensare o definire la bioetica. Penso<br />

che su quello vi ho detto a questo proposito potete stare abbastanza tranquilli , perché<br />

è come se io avessi fatto una voce enciclope<strong>di</strong>ca. Ma se rispondo in modo sostantivo alle<br />

questioni che mi ponete, in un certo senso non dovete fidarvi più, nel senso che dovete<br />

sapere che io vi presento le mie idee, alle quali tengo e che ritengo giuste, ma che<br />

ovviamente voi potreste non con<strong>di</strong>videre Ma cosa vuole <strong>di</strong>re che io ritengo giuste certe<br />

soluzioni ? Scherzosamente potrei <strong>di</strong>re che si tratta <strong>di</strong> testi che sono pronto a <strong>di</strong>fendere<br />

anche in una <strong>di</strong>scussione che può durare , per essere adeguata e convincente , lunga un<br />

mese . Ma forse per convincere coloro che non saranno d’accordo con me ci vorrà molto<br />

più tempo , ed io non per altro incline ad abbandonare facilmente le mie tesi . Dunque<br />

preparatevi a fare molto molto tar<strong>di</strong> : sulle cose che contano non si può avere fretta.<br />

Ed i valori morali sono forse tra le cose che contano <strong>di</strong> più per gli esseri umani<br />

Prof.ssa Fierro: Allora, io chiedo a chi ha domande da fare <strong>di</strong> farle, in modo che il<br />

professore poi possa rispondere a tutti e con questo concludere.<br />

Studente anonimo: Professore, le volevo chiedere <strong>di</strong> ampliare un pochino<br />

l’impostazione che lei ha assunto a priori, <strong>di</strong>ciamo, del <strong>di</strong>scorso etico in generale<br />

applicato alla bioetica. Cioè, una è l’impostazione relativista, perché lei ha assunto a<br />

priori che, come con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> partenza del <strong>di</strong>scorso della bioetica, ognuno deve<br />

riconoscere il fatto che non si può arrivare a una posizione comune, che c’è una totale<br />

autonomia nella decisione delle questioni che riguardano la bioetica e poi, un’altra cosa,<br />

ha fatto un’affermazione sulla natura, ha detto che è impossibile parlare <strong>di</strong> natura<br />

umana. Allora le chiedo, qual è il fondamento del <strong>di</strong>ritto? Il <strong>di</strong>ritto non è forse fondato<br />

sul fatto che esiste l’uomo e che gli uomini sono uguali <strong>di</strong> fronte alla legge? Allora c’è<br />

una natura umana, che non è quella <strong>di</strong> madre natura che non va ostacolata in nessun<br />

caso per migliorare. Quello che lei ha detto mi sembra anche il fondamento della<br />

me<strong>di</strong>cina, <strong>di</strong> migliorare, <strong>di</strong> non precludersi la ricerca scientifica, non aver paura <strong>di</strong><br />

mo<strong>di</strong>ficare la natura a favore dell’uomo. Poi un’altra cosa, a proposito del progresso<br />

scientifico: anche qui lei ha detto che non si può precludere, <strong>di</strong>ciamo, le scelte possibili

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