Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma
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questa sia una ricchezza, tengo molto a che le persone si facciano la propria opinione,<br />
anche perché la natura dell’etica è questa.<br />
Abbiamo parlato un po’ della biologia. Concluderò chiedendomi che cosa sia l’etica .<br />
A questo proposito ci sono degli errori da cui sarebbe bene liberarsi. Quando voi andate<br />
alla ricerca della soluzione giusta per questioni in quanto eticamente rilevanti , non<br />
dovete perdere <strong>di</strong> vista alcuni punti <strong>di</strong> vista categoriali, alcuni requisiti concettuali che<br />
sono chiamati in causa quando si ha a che fare con l’etica. Prima <strong>di</strong> tutto una cosa è<br />
chiara : la soluzione giusta è la soluzione alla quale giungete autonomamente voi,<br />
ciascuno <strong>di</strong> voi. Diventa immorale, non è percorribile, non è giustificata la strada del<br />
“bisogna fare questo perché ce lo <strong>di</strong>ce quello o perché ce lo comanda quell’altro”.<br />
Questa non è la strada dell’etica. Da alcuni secoli, sicuramente dal <strong>di</strong>ciottesimo, con<br />
pensatori che voi avete incontrato sicuramente in filosofia, come Kant o Hume, non c’è<br />
nessun equivoco. L’etica non ha niente a che fare con l’eteronomia, l’etica ha a che<br />
fare con l’autonomia. Il che significa che ciò che è giusto relativamente alla nascita,<br />
relativamente alla cura, relativamente alla morte in quanto problemi <strong>di</strong> sicuro<br />
moralmente rilevanti , prima <strong>di</strong> tutto è qualcosa che riguarda le persone che sono<br />
<strong>di</strong>rettamente coinvolte. Secondo me è un errore concettuale, è una confusione filosofica<br />
ed è una manipolazione culturale ritenere che la soluzione relativamente a ciò che è<br />
giusto per me, relativamente alla mia morte, mi venga detta da qualche autorità<br />
esterna, che in questo modo, come <strong>di</strong>re, mi esproprierebbe della mia libertà morale. Mi<br />
esproprierebbe della mia libertà se io non fossi autorizzato a prendere posizione con la<br />
mia riflessione su ciò che è giusto per me. Questo è in parte possibile in parte<br />
impossibile, in questo Paese, com’è sicuro che voi vedrete, nel senso che questo è un<br />
Paese che su queste cose avrà delle trasformazioni molto forti nei prossimi decenni.<br />
Faccio ad<strong>di</strong>rittura un po’ <strong>di</strong> profezia: secondo me questo Paese cambierà molto<br />
fortemente relativamente a queste cose, perché questo è un Paese nel quale voi avete<br />
l’impressione molto forte che ciò che è giusto per la nascita dei vostri figli, ciò che è<br />
giusto per la cura dei vostri cari, ciò che è giusto per la morte vostra e dei vostri cari, lo<br />
stabilisce o la legge dello Stato oppure una morale che è insegnata da autorità che si<br />
ritengono avere una autorevolezza particolare. Ora questo, però, non è l’etica. L’etica,<br />
è chiaro da un punto <strong>di</strong> vista filosofico, riguarda prima <strong>di</strong> tutto le persone nella loro<br />
autonomia . Se io vengo da te e ti chiedo: “Perché hai fatto questa cosa?”, e tu mi<br />
rispon<strong>di</strong>: “L’ho fatta perché me l’ha detto un altro”, io ti <strong>di</strong>co: “Beh, hai fatto male,<br />
non è una scusa, non può essere una giustificazione”. Questo lo abbiamo visto molto<br />
chiaramente nel corso del secolo passato , pensate a quelli che credevano <strong>di</strong> potere<br />
giustificare la loro partecipazione a crimini <strong>di</strong>cendo “Me l’ha or<strong>di</strong>nato il generale” o “Me<br />
l’ha or<strong>di</strong>nato il capo”. L’etica è il settore dell’autonomia. La prima cosa da capire,<br />
quando andate a cercare una soluzione, è che l’etica è una cosa che tocca<br />
in<strong>di</strong>vidualmente e nella quale voi avete, per usare una espressione molto forte, una<br />
completa sovranità e libertà. Naturalmente ciò comporta un grande impegno. Proprio<br />
perché siete voi che dovete stabilire ciò che è giusto e ingiusto, voi dovete essere<br />
informati e consapevoli, se no saranno gli altri che stabiliranno tutto per voi, saranno gli<br />
altri che vi imporranno ciò che non è detto vada bene per voi, vada bene per le<br />
generazioni che verranno. Comunque voi non sarete mai liberi e vivrete in una società<br />
nella quale la libertà non ci sarà. Quin<strong>di</strong> prima <strong>di</strong> tutto occorre l’autonomia sulle<br />
questioni su cui si andrà a votare con il referendum , si fa sentire la propria opinione, si<br />
<strong>di</strong>fende la sfera <strong>di</strong> autonomia personale. Questa è l’etica, e se abbiamo intorno a noi<br />
una società che non l’ha capito ancora, lo capirà. Ma ci vorrà parecchia sofferenza prima<br />
<strong>di</strong> capirlo.<br />
L’altro punto è questo. Non dovete, secondo me, cadere a proposito <strong>di</strong> ciò che è<br />
eticamente giusto nei problemi della bioetica (nascita, cura e morte) né cadere