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Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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nella donna e la crioconservazione allo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ooti<strong>di</strong> (ossia pre-embrioni) degli ovociti fecondati residui, che la legge<br />

40 destina attualmente alla <strong>di</strong>struzione, per ricavarne le staminali (vd. la prefazione <strong>di</strong> Giuliano Amato al libro <strong>di</strong><br />

Giorgio Tonini, La ricerca e la coscienza. La procreazione assistita tra legge e referendum, E<strong>di</strong>zioni Riformiste, <strong>Roma</strong>,<br />

2005; la prefazione è apparsa anche col titolo I dogmatici dell’embrione lo trattano come «muffa», in «CdS», 11 aprile<br />

2005, testo n. 28). 72 Oltre a mons. Sgreccia (ve<strong>di</strong> supra), anche Giuliano Ferrara, <strong>di</strong>rettore de «Il Foglio», <strong>di</strong> spirito<br />

laico ma sensibile alle problematiche religiose (un “ateo devoto”, così si è definito), risponde sul «Corriere della Sera»<br />

al sen. Giuliano Amato, rifiutando fermamente il concetto <strong>di</strong> pre-embrione, alla base del progetto <strong>di</strong> legge Amato-<br />

Tonini per la fecondazione assistita. Secondo Ferrara, che propugna le ragioni dell’embrione-persona (trovandosi in<br />

consonanza con mons. Sgreccia), il vero problema è l’illimitata libertà <strong>di</strong> ricerca scientifica, propagandata in modo<br />

dogmatico e ideologico da chi vorrebbe cancellare le norme della legge 40 (GIULIANO FERRARA, I <strong>di</strong>ritti<br />

dell’uomo? Cominciano con l’embrione, in «CdS», 12 aprile 2005, testo n. 29).<br />

Qualche giorno dopo un ulteriore intervento del prof. Sartori sostiene che non può ammettersi la tesi dell’embrionepersona<br />

perché contraria alla ragione e alla dottrina stessa della Chiesa, come <strong>di</strong>mostrerebbe San Tommaso, il quale<br />

riteneva che Dio infondesse l’anima razionale soltanto agli embrioni <strong>di</strong>venuti feti (GIOVANNI SARTORI, Ma l’anima<br />

non ha certezze, in «CdS», 16 aprile 2005, testo n. 30). Un successivo intervento a fine maggio del prof. Sartori sulle<br />

contrad<strong>di</strong>zioni dei sostenitori della legge 40 (GIOVANNI SARTORI, L’embrione e la persona, in «CdS», 29 maggio<br />

2005: vi ritorna, fra l’altro, l’argomento logico caro a Sartori, «che se un embrione sarà una persona, ancora non lo è<br />

come embrione», assieme a considerazioni sulla sovrappopolazione della Terra e sul <strong>di</strong>ritto alla vita dell’embrione che<br />

si capovolgerebbe «in una straziante condanna a morte per i già nati, i viventi in eccesso») guadagna all’autore, qualche<br />

giorno dopo, la replica irriverente <strong>di</strong> Giuliano Ferrara (L’embrione del somaro si leva sul far della sera, in «Il Foglio»,<br />

13 giugno 2005: il testo è siglato da un elefantino che notoriamente contrassegna gli e<strong>di</strong>toriali del <strong>di</strong>rettore del<br />

quoti<strong>di</strong>ano).<br />

Al car<strong>di</strong>nale Ruini il filosofo Paolo Flores d’Arcais, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> «MicroMega», in<strong>di</strong>rizza nel n.3 (giugno-luglio)<br />

della rivista una lettera aperta contenente una riflessione sulla logica laica dell’etsi deus non daretur e sulla coerente<br />

rinuncia ad esprimersi in questioni politiche, che il car<strong>di</strong>nale dovrebbe praticare a garanzia e tutela degli stessi cattolici:<br />

in una moderna società democratica sempre più segnata dal pluralismo religioso, argomenta Flores d’Arcais, se i<br />

cattolici non rinunciano a trasformare i propri convincimenti in leggi dello Stato, non si vede perché anche gli esponenti<br />

delle altre fe<strong>di</strong> (islamici, ebrei, testimoni <strong>di</strong> Geova, etc.) non debbano far <strong>di</strong>ventare principi vali<strong>di</strong> erga omnes i propri<br />

valori, col rischio però <strong>di</strong> accendere uno scontro fra dogmi (PAOLO FLORES D’ARCAIS, Lettera aperta al car<strong>di</strong>nal<br />

Ruini, in «MicroMega», n.3, giugno-luglio 2005, pp.7-13, testo n. 31).<br />

Viene anche il tempo dei comitati e degli appelli, <strong>di</strong> cui ricor<strong>di</strong>amo i più significativi. Il 19 febbraio viene fondato in<br />

<strong>di</strong>fesa della legge 40 (che, pur non essendo una legge perfetta, tuttavia «pone fine al cosiddetto «far west procreatico»,<br />

assicurando ad ogni figlio le garanzie <strong>di</strong> una vita umana e la protezione <strong>di</strong> una vera famiglia») 73 il Comitato «Scienza &<br />

Vita», presieduto da Paola Binetti, presidente della Società Italiana Pedagogica Me<strong>di</strong>ca, presso il Campus Biome<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

<strong>Roma</strong>, e dal genetista Bruno Dallapiccola dell’Università La Sapienza <strong>di</strong> <strong>Roma</strong>: vi fanno parte oltre cento fra me<strong>di</strong>ci,<br />

ricercatori, giuristi, storici, funzionari pubblici, <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> associazioni, parlamentari cattolici. 74 Il Comitato «Ricerca e<br />

Salute» presenta il 26 aprile un appello, firmato da un centinaio <strong>di</strong> scienziati, biologi, genetisti tra cui Umberto<br />

Veronesi, Edoardo Boncinelli, Alberto Piazza, per votare quattro sì al referendum (EMANUELE PERUGINI-MARIO<br />

REGGIO, “Fecondazione, bocciate la legge”, in «Rep», 27 aprile 2005). Il 3 maggio è ufficialmente presentato il<br />

comitato per il sì «Libertà e ricerca», creato dal ginecologo romano Severino Antinori, noto per le “gravidanze<br />

impossibili” (il ginecologo aveva clamorosamente annunciato nell’agosto del 2001 <strong>di</strong> essere pronto a realizzare la<br />

clonazione umana), 75 mentre il 10 maggio è presentato dagli onn. Volonté (Udc), Lupi e Palmieri (FI) il<br />

raggruppamento «Non votare!», formazione trasversale comprendente parlamentari della Casa delle Libertà, Udeur e<br />

Margherita. Il 27 maggio appare sul «Foglio» un appello trasversale contro l’eugenetica sottoscritto dal <strong>di</strong>rettore del<br />

quoti<strong>di</strong>ano Giuliano Ferrara, il segretario dei Ds Piero Fassino, l’ex ministro Livia Turco, il sen. Giuliano Amato, il<br />

leader della Margherita Francesco Rutelli e la giornalista Miriam Mafai. Il 6 giugno il «Corriere» ospita un appello <strong>di</strong><br />

78 docenti universitari per il sì («Referendum: la moralità dei quattro sì»), tra cui i filosofi Giulio Giorello, Eugenio<br />

Lecaldano, Maurizio Mori e lo storico Nicola Tranfaglia. Il 7 giugno proviene da 130 scienziati internazionali, tra cui i<br />

premi Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, un appello a votare sì il 12 e 13 giugno (l’Appello dei Nobel:<br />

dalla parte della vita si può leggere sul sito www.lucacoscioni.it ).<br />

La vita non può essere messa ai voti è lo slogan del Comitato «Scienza & Vita», che invade con volantini, dépliant e<br />

manifesti le parrocchie e le piazze d’Italia. Lo fronteggia con pari determinazione il «Comitato per il Sì ai referendum»<br />

72<br />

Il sen. Amato definirà poi a maggio l’astensione «un delitto anche per la coscienza cattolica», innescando la reazione dei sostenitori della legge 40<br />

(LORENZO SALVIA, Amato contro la Cei: l’astensione è un delitto, in «CdS», 4 maggio 2005).<br />

73<br />

Così nel Manifesto del Comitato, apparso sul «Corriere della sera» il 25 febbraio 2005.<br />

74<br />

Qualche nome: il presidente della “Fondazione Liberal” Fer<strong>di</strong>nando Adornato, il fisico Ugo Amal<strong>di</strong>, il presidente Lux Vide Ettore Bernabei, il<br />

presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani Francesco D’Agostino, l’ex presidente dell’Azione Cattolica Alberto Monticone, il presidente della<br />

FUCI Davide Paris, i filosofi Adriano Pessina e Giuseppe Savagnone, lo psicologo Clau<strong>di</strong>o Risé, il vicepresidente emerito della Corte costituzionale<br />

Fernando Santosuosso, etc.<br />

75<br />

Sulle <strong>di</strong>scussione e polemiche seguite al clamoroso annuncio vd. FABIO BACCHINI, La scienza tra morale e giustizia. Analisi del “caso<br />

Antinori”, in «Dike», n.2, 2002, pp.201-228.

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