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Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

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che decidono <strong>di</strong> ricorrervi (MASSIMO FRANCO, «Quesiti ed elezioni, date <strong>di</strong>verse. Anche un cattolico può votare sì»,<br />

in «CdS», 15 gennaio 2005). Parole che valgono il giorno dopo all’on. Fassino la reazione della Chiesa per bocca <strong>di</strong><br />

Mons. Rino Fisischella, ausiliare del card. Ruini e rettore della Lateranense («Se i quesiti fossero approvati<br />

peggiorerebbero la legge, facendo venire meno valori fondamentali della morale, che attengono sia al rispetto<br />

dell’embrione, sia al rispetto della coppia e del nascituro»: LUIGI ACCATTOLI, «Quesiti sulla fecondazione. I<br />

cattolici non voteranno sì», in «CdS», 16 gennaio 2005). Il presidente dei Ds Massimo D’Alema, ad aprile, pur<br />

sostenendo il sì e condannando gli inviti all’astensione dei vescovi come un’astuzia politica, esprimerà<br />

sorprendentemente dubbi sulla fecondazione eterologa, in quanto «l’anonimato del padre lede i <strong>di</strong>ritti del bimbo che<br />

nasce» (MARCO IMARISIO, D’Alema e la fecondazione eterologa: ho dubbi, in «CdS», 30 aprile 2005). Tra i cattolici<br />

nella maggioranza, preannuncia la sua astensione il vicepremier e segretario dell’Udc on. Marco Follini. I cattolici del<br />

centrosinistra si presentano al voto in or<strong>di</strong>ne sparso, pur concor<strong>di</strong> nel giu<strong>di</strong>care il referendum un errore (ad esempio, il<br />

prof. Pietro Scoppola <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> sentirsi come il nipotino del Manzoni, e preferirebbe non essere nelle liste elettorali <strong>di</strong><br />

giugno: RENZO GIACOMELLI, Quelle urne che <strong>di</strong>vidono, in «FC», n.23, 2005). 64 L’on. Rosy Bin<strong>di</strong> (Margherita), pur<br />

imputando alla maggioranza l’intenzione <strong>di</strong> cercare uno scontro ideologico, <strong>di</strong>fende il <strong>di</strong>vieto alla fecondazione<br />

eterologa stabilito dalla legge 40 (DARIA GORODISKY, La Bin<strong>di</strong> avverte l’Ulivo: resti il no all’eterologa, in<br />

«Corriere della Sera», 7 gennaio 2005): la parlamentare deciderà poi <strong>di</strong> andare a votare, contro l’in<strong>di</strong>cazione dei<br />

vescovi, in<strong>di</strong>cando il no ai quattro quesiti. Dichiara che andrà a votare, in <strong>di</strong>ssenso dal card. Ruini, anche l’on. Pierluigi<br />

Castagnetti della Margherita, il quale auspica una mo<strong>di</strong>fica parlamentare che migliori la legge, ad esempio eliminando il<br />

vincolo dei tre embrioni da impiantare (LORENZO SALVIA, Castagnetti: Ruini sbaglia, la legge si può cambiare, in<br />

«CdS», 18 gennaio 2005). Invece l’on. Clemente Mastella, vice presidente della Camera e leader dell’Udeur, criticando<br />

il “voltagabbanismo etico” <strong>di</strong> chi agirebbe nella questione del referendum per calcolo politico, 65 annuncia che si asterrà,<br />

perché non votare è l’unico gesto politico efficace contro il referendum (intervista a Clemente Mastella <strong>di</strong> Giovanni<br />

Ruggiero, «Chi è contro non vota, unico gesto efficace», in «Avv», 12 maggio 2005). Il presidente dell’AP-UDEUR<br />

Mino Martinazzoli lamenta la mancanza <strong>di</strong> una forza moderatrice come la vecchia DC nell’attuale <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o tra laici e<br />

cattolici e si esprime per il no, in nome del principio <strong>di</strong> responsabilità che impone <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere le vite più vulnerabili<br />

(intervista a Martinazzoli <strong>di</strong> ALDO CAZZULLO, Martinazzoli: nessuno tocchi l’embrione, è da nazisti, in «Corriere<br />

della Sera», 10 febbraio 2005). Il presidente della Margherita Francesco Rutelli interviene a marzo ufficializzando la<br />

posizione del suo partito nel senso della libertà <strong>di</strong> coscienza, con l’appoggio della componente margheritiana che<br />

appoggia <strong>Roma</strong>no Pro<strong>di</strong>, guidata dal prof. Arturo Parisi (“Sul referendum libertà <strong>di</strong> coscienza”, in «Rep», 10 marzo<br />

2005), suscitando con ciò un certo malcontento a sinistra; il malcontento <strong>di</strong>viene aperta irritazione allorché l’ex sindaco<br />

<strong>di</strong> <strong>Roma</strong> annuncia, alla fine della campagna referendaria, la sua personale astensione, motivandola con il “macello” e la<br />

“legislazione inaccettabile” che il sì provocherebbe (MONICA GUERZONI, Rutelli annuncia l’astensione e critica gli<br />

alleati, in «CdS», 4 giugno 2005). 66 Contro l’in<strong>di</strong>cazione del non voto data dalle gerarchie vaticane, il leader dell’Ulivo<br />

<strong>Roma</strong>no Pro<strong>di</strong> <strong>di</strong>ce invece che si recherà a votare, in quanto “cattolico adulto”, mantenendo però il riserbo sulla sua<br />

scelta (FRANCESCO ALBERTI, Pro<strong>di</strong>: sono adulto, vado a votare, in «CdS», 9 marzo 2005), e viene non troppo<br />

velatamente rimbeccato anche da «Famiglia Cristiana» (BEPPE DEL COLLE, È cattolico “adulto” anche chi si<br />

asterrà, in «FC», n.12, 2005): a giugno il segretario della CEI mons. Betori riba<strong>di</strong>rà la linea del card. Ruini e<br />

manifesterà la sua perplessità proprio verso quei cattolici che andranno alle urne (LUIGI ACCATTOLI, I vescovi:<br />

perplessi sui cattolici che votano, in «CdS», 1 giugno 2005). Si schiera con i Ra<strong>di</strong>cali l’ex vicepresidente dell’Azione<br />

Cattolica Antonio Tombolini, in <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> un referendum che «potrebbe anche essere la vittoria dei cattolici che non si<br />

inchinano» (ALDO CAZZULLO, Il cattolico «eretico»: al referendum con i ra<strong>di</strong>cali, in «CdS», 22 marzo 2005).<br />

Preannuncia tre sì e un no (sulla fecondazione eterologa) Pierre Carniti, ex segretario generale della Cisl negli anni ’80,<br />

cattolico e militante nei Ds con i Cristiano sociali (DARIA GORODISKY, Carniti: penso al no. Meglio adottare i figli,<br />

in «CdS», 10 maggio 2005). Si recherà a votare anche l’ex parlamentare democristiano Mario Segni, che fu il<br />

promotore del referendum sulla legge elettorale del 1993, esprimendosi per tre no e un sì (al primo quesito, riguardante<br />

la ricerca sugli embrioni congelati): vd. ALESSANDRO TROCINO, Segni: sono credente, ma a votare non rinuncio, in<br />

«CdS», 1 giugno 2005. Nel pieno della campagna referendaria, scalpore suscita la <strong>di</strong>chiarazione per il sì a tre quesiti (il<br />

no è per la fecondazione eterologa) del vice presidente del Consiglio, ministro degli Esteri e leader <strong>di</strong> Alleanza<br />

Nazionale on. Gianfranco Fini, (GIOVANNA CASADIO, Fini voterà sì, in «Rep», 10 maggio 2005), il quale<br />

successivamente, in un’intervista concessa al «Corriere della Sera» quasi alla vigilia della consultazione, aggiunge che è<br />

64 L’apologo narra che una volta il piccolo raccontò all’illustre nonno <strong>di</strong> una lite tra un gruppo <strong>di</strong> amichetti. Espose le motivazioni degli uni e degli<br />

altri, e il Manzoni dette ragione a tutti i litiganti. «Ma, nonno, come possono aver ragione tutti?», chiese stupito il fanciullo. «Hai ragione anche tu»,<br />

rispose lo scrittore.<br />

65 Allusione anche alla posizione dell’on. Fini («l’ultimo che si è iscritto nel “club dei voltagabbana”», secondo il leader dell’Udeur), che, pur avendo<br />

sostenuto la legge 40 in Parlamento, aveva preannunciato qualche giorno prima <strong>di</strong> votare tre sì al referendum.<br />

66 Posizione che procura all’on. Rutelli il plauso degli antireferendari (commenti elogiativi sul «Foglio», quoti<strong>di</strong>ano vicino agli astensionisti: il testo<br />

integrale della conferenza stampa, tenuta da Rutelli il 3 giugno, è pubblicato col titolo Una guerra culturale, un leader coraggioso, in «Il Foglio», 9<br />

giugno 2005) e le critiche, fra gli altri, dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Ciampi, Antonio Maccanico (Dl) – vd.<br />

DARIA GORODISKY, Maccanico: si è schierato troppo con la Cei, in «CdS», 4 giugno 2005 –, e del suo antico maestro Marco Pannella, che però<br />

non infierisce (GIOVANNA CASADIO, “È un abbraccio a Ruini ma anche Pro<strong>di</strong> fa danno”, in «Rep», 4 giugno 2005), mentre altri rievocano i<br />

trascorsi ra<strong>di</strong>cali dell’ex sindaco <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> (FILIPPO CECCARELLI, Da ra<strong>di</strong>cale a papista le 2 vite <strong>di</strong> Francesco, ibid.).

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