17.06.2013 Views

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

Relazione Bioetica.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

in Laterano, ove il car<strong>di</strong>nale esorta centinaia <strong>di</strong> parroci a motivare i fedeli per l’astensione, giacché votare no aiuterebbe<br />

oggettivamente chi vuole abrogare la legge 40, permettendo il raggiungimento del quorum, vd. LUIGI ACCATTOLI,<br />

Ruini ai parroci <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> «Invitate a non votare», in «CdS», 11 marzo 2005). È chiara la posizione della Chiesa:<br />

astenersi dal referendum per far mancare il quorum dei votanti (il 50% degli aventi <strong>di</strong>ritto al voto più 1),<br />

compromettendo così la vali<strong>di</strong>tà della consultazione, a salvaguar<strong>di</strong>a della legge 40, secondo una strategia probabilmente<br />

ispirata dal magistrato e cattolico militante Carlo Casini, già protagonista della campagna referendaria antiabortista<br />

contro la legge 194 nel 1981 e fondatore del Movimento per la Vita (il quale garantisce sulla legittimità dell’astensione,<br />

criticando la posizione espressa dal sen. Andreotti per il voto, vd. l’intervista a Carlo Casini <strong>di</strong> Marina Corra<strong>di</strong>,<br />

«Referendum, astensione militante», in «Avv», 29 gennaio 2005, testo n. 13). 58<br />

Non tutti i sacerdoti, però, almeno in un primo tempo sembrano <strong>di</strong>sposti a seguire la linea del car<strong>di</strong>nale Ruini (poi si<br />

adegueranno). Si esprime per il voto, monsignor Paolo Urso, vescovo <strong>di</strong> Ragusa («chi non vota dà una risposta che non<br />

è chiara»: GIAN GUIDO VECCHI, Urso: voterò, ci vogliono risposte chiare, in «CdS», 23 gennaio 2005); preferisce<br />

lasciare la libertà ai fedeli <strong>di</strong> esprimersi secondo coscienza monsignor Giovanni Melis Fois, vescovo emerito <strong>di</strong> Nuoro<br />

(«Il car<strong>di</strong>nale Ruini rifletteva su cose concrete, pratiche, ma quelle non fanno parte dell’insegnamento della Chiesa!<br />

Non è che la dottrina <strong>di</strong>ca <strong>di</strong> andare a votare o meno ai referendum: <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere la vita»: GIAN GUIDO VECCHI,<br />

Melis Fois: ciascuno scelga secondo la propria coscienza, in «CdS», 20 gennaio 2005); non esclude <strong>di</strong> andare a votare<br />

monsignor Giovanni Volta, vescovo emerito <strong>di</strong> Pavia («Per uno stesso obiettivo non è detto che ci sia solo un mezzo<br />

adatto, i mezzi vali<strong>di</strong> possono essere <strong>di</strong>versi»: GIAN GUIDO VECCHI, Volta: per arrivare all’obiettivo non si privilegi<br />

una sola strada, in «CdS», 21 gennaio 2005); <strong>di</strong>chiarano che andranno a votare monsignor Giuseppe Casale,<br />

arcivescovo emerito <strong>di</strong> Foggia (quest’ultimo esprimendo coraggiosamente forti critiche alla legge 40 in nome <strong>di</strong> una<br />

concezione laica dei rapporti tra Chiesa e Stato, 59 vd. il colloquio con mons. Casale <strong>di</strong> Chiara Valentini, Chi ha fede va<br />

sempre alle urne, in «L’E», 7 aprile 2005) e il noto prete “no global” don Vitaliano Della Sala (ALDO CAZZULLO, Il<br />

prete no global: al referendum voterò no, in «CdS», 8 febbraio 2005). 60 Don Leonardo Zega, ex <strong>di</strong>rettore del<br />

settimanale cattolico «FC» (peraltro apertamente schierato su posizioni astensioniste), giu<strong>di</strong>ca pur legittima, ma poco<br />

nobile la scelta dell’astensione e riven<strong>di</strong>ca per i credenti la libertà <strong>di</strong> coscienza («non è giusto che il cristiano, <strong>di</strong> fronte a<br />

scelte così importanti, debba rispondere solo alle imposizioni delle gerarchie, senza interrogare la sua coscienza»:<br />

ORAZIO LA ROCCA, “Non votare è legittimo ma mi pare poco nobile”, in «Rep», 19 maggio 2005). Sorprendente è<br />

l’intervista a don Luigi Maria Verzé, fondatore dell’Istituto San Raffaele <strong>di</strong> Milano, nella quale ammette che un<br />

cattolico libero e responsabile, in teoria potrebbe votare sì al referendum (ALDO CAZZULLO, «Fecondazione, i<br />

cattolici possono anche votare sì», in «CdS», 2 febbraio 2005: poi, però, don Verzé rettificherà le sue <strong>di</strong>chiarazioni).<br />

Don Giovanni Franzoni, l’ex abate <strong>di</strong> San Paolo fuori le Mura, ben noto negli anni Settanta per le sue posizioni <strong>di</strong> aperta<br />

contestazione alle autorità ecclesiali, <strong>di</strong>chiara che è immorale l’invito ad astenersi (LORENZO SALVIA, Don<br />

Franzoni, il prete ribelle: immorale l’invito ad astenersi, in «CdS», 4 giugno 2005). Per le altre confessioni cristiane, a<br />

giugno si registra il parere favorevole della Tavola Valdese alla consultazione referendaria.<br />

Quanto alle altre religioni, a marzo il «Corriere» dà notizia <strong>di</strong> un appello per il voto, in base alla libertà <strong>di</strong> coscienza,<br />

firmato da Amos Luzzatto, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e altri esponenti dell’ebraismo<br />

italiano (MONICA GUERZONI, Luzzatto e Reibman: noi voteremo. Un appello delle comunità ebraiche, in «CdS», 22<br />

marzo 2005). Non andrà a votare, non per far mancare il quorum ma per sfiducia nel sistema politico italiano Mario<br />

Scialoja, presidente della Lega musulmana in Italia, il quale, ricordando che secondo la dottrina islamica l’embrione<br />

<strong>di</strong>venta persona 40 giorni dopo il concepimento, invita i suoi correligionari a votare secondo coscienza (MARIOLINA<br />

IOSSA, «L’embrione non è una persona, sì ai referendum», in «CdS», 25 marzo 2005).<br />

Le parole pronunciate il 17 gennaio dal car<strong>di</strong>nale Ruini sollevano la dura reazione <strong>di</strong> un famoso opinionista laico<br />

come Eugenio Scalfari, che le giu<strong>di</strong>ca un’invadenza (illegittima, alla luce degli artt. 1 e 2 del Concordato Lateranense)<br />

in un campo del tutto estraneo all’evangelizzazione e alla catechesi che sono proprie della funzione episcopale, e quin<strong>di</strong><br />

lesive del principio <strong>di</strong> laicità solennemente accettato da Stato e Chiesa e riba<strong>di</strong>to nel Concordato (EUGENIO<br />

SCALFARI, Quei vescovi che violano i patti concordatari, in «Rep», 23 gennaio 2005, testo n. 14). 61 Gli risponde<br />

accusandolo <strong>di</strong> «continuare a tenere comizi» come uno scatenato militante <strong>di</strong> parte (ROBERTO ZUCCOLINI, Pera <strong>di</strong>fende i vescovi «Astensione<br />

legittima». Capezzone: fai comizi, in «CdS», 20 marzo 2005).<br />

58<br />

Sulla trentennale rivalità politica che ha opposto Carlo Casini alla ra<strong>di</strong>cale Emma Bonino nei campi più <strong>di</strong>sparati (aborto, droga, terrorismo,<br />

violenza sessuale, fecondazione assistita) vd. l’articolo <strong>di</strong> VITTORIO ZINCONE, Da trent’anni l’un contro l’altra armati, in «Magazine», suppl.<br />

«CdS», n.5, 3 febbraio 2005. Va ricordato che fu proprio il magistrato Casini a far arrestare nel 1975 Emma Bonino accusandola <strong>di</strong> organizzare aborti<br />

clandestini.<br />

59<br />

Alle parole dell’intervistatrice («Ruini parla della necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere comunque i valori cristiani sotto tiro. E la <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> un pilastro della<br />

campagna antireferendum come il comitato “Scienza & Vita”, Jole Santolini, sostiene ad<strong>di</strong>rittura che “si gioca il futuro dell’uomo”») mons. Casale<br />

testualmente risponde: «Si fa una gran confusione. Le leggi dello Stato non possono essere la traduzione meccanica dei principi etici della religione<br />

cattolica. Questi principi devono essere me<strong>di</strong>ati dalla <strong>di</strong>alettica politica, devono tener conto <strong>di</strong> altre sensibilità, <strong>di</strong> altre convinzioni. Le leggi sono<br />

sempre frutto <strong>di</strong> un compromesso fra le varie opinioni in campo. Se così non fosse avremmo uno stato teocratico» (con singolare consonanza con le<br />

riflessioni <strong>di</strong> un pensatore laico come Flores d’Arcais, cfr. il testo n. 19).<br />

60<br />

A marzo il suo no <strong>di</strong>venta però un sì in un’inchiesta <strong>di</strong> «Repubblica» sul voto dei preti (ORAZIO LA ROCCA, I preti <strong>di</strong> frontiera spiazzati da<br />

Ruini “Non votare sarà una grande fatica”, in «Rep», 12 marzo 2005).<br />

61<br />

Critiche in consonanza con quelle della ra<strong>di</strong>cale Emma Bonino, che parla <strong>di</strong> «atteggiamento (...) inaccettabile delle gerarchie ecclesiastiche che<br />

possono pre<strong>di</strong>care alle coscienze ma non entrare sul piano politico» (vd. l’intervista alla Bonino <strong>di</strong> GIOVANNA CASADIO, “Il Vaticano non faccia<br />

politica, questo scontro fa bene al paese”, in «Rep», 18 gennaio 2005). Un ulteriore attacco <strong>di</strong> Scalfari al card. Ruini esce in piena campagna

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!