n. 1 gennaio/febbraio 2003 - inComunione
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VITA ECCLESIALE<br />
38<br />
“PREGHIAMO PER LE VOCAZIONI”<br />
In occasione della festa di S. Ruggero, che cade<br />
il 30 di dicembre, vi è stato un forte richiamo a vivere<br />
questo momento in modo più profondo concentrandosi<br />
sulla preghiera per le vocazioni. Tale messaggio<br />
è stato pienamente condiviso dalla comunità delle benedettine-celestine<br />
che puntualmente animano le liturgie<br />
in onore del patrono di Barletta. Infatti dal 1813<br />
la comunità di suore di clausura occupa l’antico monastero<br />
di S. Stefano, oggi S. Ruggero, e conserva le<br />
spoglie del Vescovo di Canne. “Siamo quattro comunità<br />
in Italia e qui siamo rimaste in dieci, tutte<br />
barlettane - dichiara suor Ruggerina Cassatella, madre<br />
badessa del Monastero - nel 1953, quando sono<br />
entrata nella comunità, eravamo in 31. Proprio a partire<br />
da quell’anno abbiamo iniziato a gestire la scuola<br />
materna e quella elementare e ora abbiamo<br />
circa 170 allievi”.<br />
La badessa ricorda come proprio dalla<br />
loro scuola siano venute alcune vocazioni<br />
sacerdotali, niente invece sul versante delle<br />
vocazioni religiose femminili. “A Trani e<br />
Bisceglie abbiamo le clarisse; noi, invece, siamo<br />
le superstiti di tutti i numerosi istituti di clausura che<br />
erano presenti a Barletta - continua la madre badessa<br />
che dall’aprile del 2002 ha sostituito madre Tarcisia<br />
Balestrucci alla guida della comunità - in ogni caso<br />
proprio in settembre siamo state a visitare il nostro<br />
nuovo istituto nelle Filippine. Nonostante il numero esiguo,<br />
però, teniamo a che nessuna parte del nostro vasto monastero<br />
sia completamente disabitata. Certo un tempo ci dedicavamo<br />
anche al ricamo, alla pittura, alla maglieria, al rammendo, al<br />
nostro orto, alla vendita dei fiori, ma ormai la scuola assorbe<br />
gran parte delle nostre forze e la giornata non basta mai…”<br />
Suor Ruggerina con grande disponibilità ha poi raccontato<br />
quella che è una giornata tipo per la sua comunità: “alle 5 la<br />
sveglia, a seguire l’ufficio della lettura e alle 6,30 suona la<br />
campana per le lodi e la Messa. Alle 7,30 colazione e poi ognuno<br />
svolge le sue mansioni. Alle ore 12 dopo l’ora media pranzo e<br />
ricreazione, quando si può fare, alle 16 preghiera e lettura in<br />
comune, poi si proseguono i lavori e ci si ritrova alle 18,10 per<br />
il vespro, la meditazione e il rosario, poi la cena, la ricreazione<br />
che, almeno la sera, si fa sempre, alle 21 compieta e riposo”.<br />
Una vita apparentemente tranquilla che non manca di coinvolgere<br />
anche dei laici: gli oblati benedettini. “Dal 1980 è partita<br />
una bella esperienza che si è poi concretizzata nel 1992<br />
con i primi 14 oblati consacrati, ora siamo giunti a 27, un buon<br />
gruppo che condivide con noi monache alcuni momenti di preghiera,<br />
le conferenze mensili tenute da relatori esterni, colla-<br />
GEN-FEB<br />
2 0 0 3<br />
APPELLO DI SUOR RUGGERINA CASSATELLA MADRE BADESSA<br />
DEL MONASTERO DI SAN RUGGERO A BARLETTA<br />
La chiesa di San Ruggero (disegno di Chiara Esposito)<br />
bora per il canto, organizza la riffa di beneficenza per S.<br />
Ruggero e aiuta la comunità.”<br />
Tra le altre cose le monache provvedono alla custodia e<br />
alla valorizzazione del luogo storico in cui si trovano . “Recentemente<br />
abbiamo rifatto l’altare per la chiesa e non abbiamo<br />
avuto contributi, ci sono ancora tanti beni in nostro possesso<br />
che andrebbero restaurati ma da sole non ce la facciamo,<br />
tenuto presente che di recente abbiamo dovuto sopportare ingenti<br />
spese per l’adeguamento delle strutture adibite a uso scolastico.<br />
Inoltre ci sembra importante dare il nostro contributo<br />
alle missioni, tra queste anche la parrocchia di S. Helena, oltre<br />
ad attività che hanno risvolti religiosi e sociali come la donazione<br />
di alcuni locali in cui attualmente è ubicata la nuova parrocchia<br />
della SS. Trinità”.<br />
Un impegno, quindi, a sostenere con la preghiera questa<br />
piccola ma vivace comunità di benedettine-celestine, e chissà<br />
che l’appello per la nascita di nuove vocazioni religiose non<br />
trovi, finalmente, una risposta concreta.<br />
Marina Ruggiero