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n. 1 gennaio/febbraio 2003 - inComunione

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VITA ECCLESIALE<br />

32<br />

Giuseppe Carata nacque<br />

a Lecce il 9 giugno 1915<br />

da Carmelo e Margherita Greco.<br />

Suo padre fu dichiarato<br />

“disperso” in guerra nel 1917,<br />

sulle montagne di Caporetto.<br />

Penultimo di quattro figli, il<br />

piccolo Pippi ebbe come sua<br />

seconda casa la parrocchia di<br />

Santa Maria della Porta.<br />

Il 9 luglio 1926, grazie alla sensibilità e allo zelo<br />

sacerdotale del suo parroco, mons. Gaetano Chiriatti,<br />

Pippi entrò nel Seminario Diocesano di Lecce. Nell’ottobre<br />

1930 passò in quello Regionale di Molfetta<br />

per compiere gli studi liceali e successivamente di Teologia.<br />

Ricevuto il diaconato sotto il rettorato di mons. Pietro<br />

Orsola, futuro Vescovo di Salerno (vicerettore era l’andriese<br />

don Corrado Ursi, il futuro cardinale), fu successivamente nominato<br />

“Prefetto d’Ordine” per le sue grandi virtù umane e religiose.<br />

Il 30 <strong>gennaio</strong> 1938, ottenuta la “Massima dispensa” dalla<br />

Santa Sede per la sua giovanissima età, a soli 23 anni fu ordinato<br />

sacerdote, nella chiesa leccese di Sant’Antonio in Fulgenzio,<br />

da Sua Ecc. mons. Alberto Costa, Vescovo di Lecce. Il giorno<br />

successivo, festività di San Giovanni Bosco, celebrò la sua prima<br />

messa.<br />

Dal 1941 fu vicerettore del Pontificio Seminario Regionale<br />

“Pio XI” di Molfetta; nell’ottobre 1951 sostituì nell’incarico il<br />

suo rettore, mons. Corrado Ursi, eletto Vescovo di Nardò.<br />

“Ricordo che ci teneva molto a farsi chiamare Padre - racconta<br />

mons. Giovan Battista Pichierri, attuale Arcivescovo di<br />

Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth - e per me è stato davvero<br />

un padre. Aveva stabilito con i seminaristi un ottimo rapporto,<br />

spesso ci chiedeva di sbrigargli dei servizi e noi, nell’espletarli,<br />

eravamo molto contenti della fiducia concessaci”.<br />

Il 17 maggio 1965 è eletto Vescovo titolare di Presidio, nonché<br />

ausiliare di Trani; fu consacrato vescovo nella Cattedrale<br />

di Molfetta il 26 giugno dello stesso anno dal card. Carlo<br />

Confalonieri, consacranti mons. Reginaldo Addazi, Arcivescovo<br />

di Trani, e mons. Francesco Minerva, Vescovo di Lecce. L’8<br />

aprile 1967 fu traslato alla Chiesa titolare di Canne. Nel 1968<br />

fu eletto anche Vescovo ausiliare di Molfetta, in aiuto dell’an-<br />

GEN-FEB<br />

2 0 0 3<br />

Mons. Carata<br />

è tornato al Padre<br />

Malato da tempo, è deceduto nella mattinata<br />

del 25 <strong>gennaio</strong> scorso. Il suo profilo biografico<br />

ziano mons. Achille Salvucci. Il 28 agosto 1971 fu promosso<br />

Arcivescovo di Trani e Barletta, con il titolo di Nazareth e Amministratore<br />

perpetuo di Bisceglie. Nel 1986, in occasione del<br />

ventesimo anniversario di ordinazione episcopale, l’Osservatore<br />

Romano, così lo ritrae: “Fedele a Dio e alla Comunità”.<br />

Nell’estate 1990, dopo aver compiuto i 75 anni d’età, rimise<br />

il suo mandato arcivescovile nelle mani del Santo Padre che,<br />

il 15 dicembre dello stesso anno, nominò suo successore mons.<br />

Carmelo Cassati, Vescovo di San Severo. Nel <strong>febbraio</strong> 1991<br />

avvenne la solenne cerimonia del passaggio di consegne; da<br />

allora, mons. Carata, in qualità di Arcivescovo emerito, ha scelto<br />

di risiedere in Bisceglie, presso l’Opera del suo caro amico e<br />

maestro, il Servo di Dio don Pasquale Uva.<br />

Quasi vent’anni alla guida dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie<br />

e Nazareth, spesi nella valorizzazione delle risorse<br />

umane e pastorali, dei beni culturali ecclesiastici e dell’arte sacra.<br />

Ha voluto fortemente il restauro delle Cattedrali di Trani,<br />

Barletta e Bisceglie, del Palazzo Arcivescovile di Trani e di<br />

Barletta e di quello Vescovile di Bisceglie, l’apertura dei Musei<br />

Diocesani nelle tre città titolari dell’Arcidiocesi. Numerose sono<br />

le parrocchie istituite sotto il suo episcopato, se ne contano ben<br />

undici. Istituì l’Istituto di Scienze Religiose di Trani.<br />

Da anni, a Bisceglie, presso Villa S. Giuseppe, accudito<br />

amorevolmente dalle Ancelle della Divina Provvidenza, viveva<br />

l’esperienza della malattia nell’ascolto e nella preghiera. A<br />

tutti coloro che vivevano la sua stessa condizione, egli rivolgeva<br />

questo pensiero: “Agli ammalati, a coloro che soffrono, io<br />

dico innanzitutto di sapere accettare ed accogliere la malattia<br />

e la sofferenza, quale che essa sia; assicuro, poi, la mia preghiera<br />

speciale di raccomandazione al Signore, alla Madonna<br />

e ai Santi, affinché proteggano queste persone”. Aggiungeva<br />

ancora: “In questo momento, in questa circostanza speciale per<br />

la mia salute, non riesco a fare pienamente quello che è il mio<br />

dovere di Vescovo. Vorrei tanto riprendere le mie funzioni in<br />

modo da continuare a poter servire la mia Chiesa”.<br />

Giuseppe Milone<br />

La rubrica “Primo Piano” del prossimo numero<br />

di “In Comunione” sarà dedicata<br />

a S.E. mons. Giuseppe Carata

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