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n. 1 gennaio/febbraio 2003 - inComunione

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VITA ECCLESIALE<br />

30<br />

Carissimi,<br />

la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore<br />

di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia<br />

con tutti voi!<br />

Oggi, 5 marzo Mercoledì delle Ceneri, inizia il tempo<br />

della preparazione alla Pasqua dell’anno <strong>2003</strong> che<br />

ricorre il 20 aprile.<br />

Il Santo Padre Giovanni Paolo II, come di consueto,<br />

ci ha offerto il suo messaggio intonato alla cultura<br />

della solidarietà.<br />

Secondo il nostro programma pastorale fare<br />

delle famiglie e dei giovani i soggetti della pastorale<br />

parrocchiale e in preparazione alla<br />

Missione Giovani sentinelle di speranza in<br />

questa nuova alba del terzo millennio,<br />

desumo dal messaggio del Papa alcuni passaggi<br />

particolari che ci stimolano ad accentuare<br />

maggiormente il nostro impegno in vista dell’essere<br />

Chiesa missionaria che annuncia il Vangelo<br />

della Carità.<br />

1. Innanzitutto, siamo non solo ascoltatori, ma facitori della<br />

Parola di Dio che ci invita a donarci gli uni agli altri: Vi è più<br />

gioia nel dare che nel ricevere (Atti 20, 35). Dobbiamo concretamente<br />

superare l’egoismo a livello personale e familiare.<br />

Fare cioè digiuno di ogni realtà che ci inquina nell’anima<br />

e nel corpo, accogliendo quanto ci dice Giovanni Paolo II:<br />

nell’ambito sociale, come in quello mediatico, la persona è<br />

spesso sollecitata da messaggi che, in forma insistente, aperta<br />

o subdola, esaltano la cultura dell’effimero e dell’edonismo<br />

(Messaggio, 2).<br />

Ciò che dà valore ad ogni nostra azione è la carità. In famiglia<br />

ed in ogni ambiente di vita diamoci attenzione reciproca,<br />

regaliamoci amore gratuito, esercitiamo il perdono.<br />

2. Adoperiamoci, poi, ad amare non solo i vicini, ma anche i<br />

lontani: … è necessario ricercare non solo il bene di una<br />

cerchia privilegiata di pochi, ma il miglioramento delle condizioni<br />

di vita di tutti. Solo su questo fondamento si potrà<br />

costruire quell’ordine internazionale, realmente improntato<br />

a giustizia e solidarietà, che è nell’auspicio di tutti (idem,<br />

2). La preghiera per la pace deve partire dall’essere in pace<br />

con Dio, con se stessi, con il prossimo. La colletta della carità<br />

di questo anno è finalizzata per sovvenire alle necessità<br />

emergenti dal terremoto di Puglia e Molise.<br />

GEN-FEB<br />

2 0 0 3<br />

LA CARITÀ È IL CUORE<br />

DELL’EVANGELIZZAZIONE<br />

“Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20,35)<br />

Messaggio dell’arcivescovo alla comunità diocesana nella Quaresima <strong>2003</strong><br />

3. E siamo disponibili a donarci in dimensione missionaria. Il<br />

dono più grande è quello di sé per gli altri: il credente è<br />

spinto a seguire le orme di Cristo, vero Dio e vero uomo,<br />

che, nella perfetta adesione alla volontà del Padre, spogliò<br />

ed umiliò se stesso (cfr. Fil. 2, 6 ss) dandosi a noi con un<br />

amore disinteressato e totale, sino a morire in croce. Dal<br />

Calvario si diffonde in modo eloquente il messaggio dell’amore<br />

trinitario per gli esseri umani di ogni epoca e luogo<br />

(idem, 3). Accentuiamo ancora di più la preparazione immediata<br />

alla Missione Giovani per i giovani, partecipando alle<br />

catechesi quaresimali e dando buon esempio in casa, a scuola,<br />

nel lavoro, nelle relazioni sociali: la misericordia e l’amore<br />

verso il prossimo devono sgorgare da un rapporto vivo con<br />

Dio e a Lui fare costante riferimento, poiché è nello stare<br />

vicino a Cristo che risiede la nostra gioia (cfr. De civitate<br />

Dei, Lib.10, cap. 6; CCL 39, 1351 ss) (idem, 3). Rendiamoci<br />

disponibili alla Missione attraverso il digiuno, la preghiera,<br />

la carità, consapevoli che è Dio che suscita in noi il volere e<br />

l’operare secondo i suoi benevoli disegni (Fil. 2, 13).<br />

4. Ai giovani, in particolare, rivolgo le parole del Santo Padre<br />

in continuità con quanto ebbe a dire loro nell’udienza privata<br />

del 1° <strong>febbraio</strong> u.s.: Giovani, andate! Trasmettete ai vostri<br />

coetanei la gioia di seguirlo. Chi incontra Gesù sperimenta<br />

un modo diverso di essere felice, una gioia diversa<br />

di vivere, basata non sull’avere o sull’apparire, ma sull’es-

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