n. 1 gennaio/febbraio 2003 - inComunione
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IMPEGNO SOCIALE E POLITICO<br />
22<br />
GEN-FEB<br />
2 0 0 3<br />
(continua da pag. 16)<br />
ridici, che impegnano “l’Avvocatura<br />
della Commissione Mediterranea<br />
a studiare, valutare e suggerire ai<br />
vari Stati, in particolare alla stessa<br />
Unione Europea, normative atte perché<br />
le dichiarazioni universali possano<br />
diventare patti giuridici”.<br />
Tra gli obiettivi indicati nello Statuto<br />
la promozione di “strumenti giuridici<br />
validi ed efficaci che garantiscano<br />
il rispetto dei diritti degli stranieri e diano impulso all’effettivo<br />
esercizio di tutti i meccanismi giudiziali affinché risultino<br />
utili per la loro difesa; garantire il rispetto dei diritti<br />
fondamentali degli stranieri agendo, se fosse necessario, con<br />
azioni giurisdizionali adeguate affinché diventino effettivi; configurarsi<br />
come punto di riferimento per le relazioni e la comunicazione<br />
tra i diversi Ordini forensi che fanno parte dell’area<br />
mediterranea…; influire sull’orientamento delle riforme legislative<br />
che si vanno<br />
Mons. Savino Giannotti, Vicario generale,<br />
ha rappresentato l’Arcidiocesi ai<br />
lavori di Barcellona<br />
elaborando nell’UnioneEuropea…;<br />
facilitare la<br />
cooperazione tra gli<br />
avvocati delle due<br />
sponde del Mediterraneo<br />
nelle procedure<br />
di ricongiungimento<br />
familiare; vigilare<br />
per il rispetto<br />
dei diritti e delle libertà<br />
delle persone<br />
che si trovano in<br />
centri di accoglienza<br />
per stranieri, garantendo<br />
condizioni<br />
di vita e di trattamento<br />
degni…”.<br />
M.R.<br />
A Barcellona, a rappresentare l’Arcidiocesi<br />
di Trani-Barletta-Bisceglie, è stato mons. Savino<br />
Giannotti, che ha fatto la seguente dichiarazione<br />
Documento 2<br />
Dalla Conferenza<br />
Episcopale Italiana<br />
Dalla lettera di mons. Giuseppe Betori, segretario<br />
generale della CEI, a mons. Giovan Battista<br />
Pichierri, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie<br />
Roma, 7 <strong>febbraio</strong> <strong>2003</strong><br />
Reverendissimo Monsignore,<br />
riscontro la Sua lettera del 23 <strong>gennaio</strong> u.s., con la quale<br />
mi ha comunicato la recente istituzione di un “Osservatorio<br />
giuridico permanente sui fenomeni migratori”, con la<br />
sede a Trani.<br />
L’iniziativa si colloca nel contesto delle attenzioni verso<br />
l’attualissima realtà dei flussi migratori verso i paesi<br />
occidentali, soprattutto da parte di cittadini provenienti da<br />
nazioni in gravi difficoltà politico-economiche.<br />
In proposito Ella ben conosce la sensibilità e l’attenzione<br />
continuamente espresse al riguardo dal Santo Padre,<br />
come pure l’azione svolta in questo campo da organismi<br />
ecclesiali internazionali e nazionali. Grande rilievo assume<br />
in tale contesto il livello europeo, proprio in questi anni<br />
in cui l’Unione Europea sta elaborando una serie di importanti<br />
orientamenti e direttive che diventeranno vincolanti<br />
per tutti gli stati membri.<br />
Auspico pertanto il buon esito dell’iniziativa e mi valgo<br />
volentieri della circostanza per salutarLa fraternamente nel<br />
Signore.<br />
Giuseppe Betori<br />
Segretario Generale<br />
Documento 3<br />
Trani, 4 <strong>febbraio</strong> <strong>2003</strong><br />
Presidente e Membri dell’Avvocatura<br />
di Barcellona<br />
Carissimi,<br />
la Santa Sede e il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti condividono quanto viene realizzato<br />
dalle Avvocature, anzi vi possono essere itinerari di collaborazione e di interesse comune.<br />
Sono questi momenti importanti per l’evoluzione e lo sviluppo delle “civiltà” e, pertanto, lo studio e la ricerca nel dialogo<br />
per il bene dell’uomo sono da considerarsi “segni dei tempi”.<br />
Per noi cristiani sono, anche, riscoperta della presenza di un “Dio liberatore” dalle varie schiavitù, perché l’umanità<br />
intera possa riscoprire le sue libertà e promuovere sempre più quella formazione che si esplicita nella cultura del diritto e dei<br />
doveri.<br />
mons. Savino Giannotti