n. 1 gennaio/febbraio 2003 - inComunione
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A Trani l’Osservatorio<br />
Giuridico Permanente<br />
sui Fenomeni Migratori<br />
Il 7 <strong>febbraio</strong> scorso a Barcellona in<br />
Spagna, è stata celebrata la nascita dell’Osservatorio<br />
Giuridico Permanente sui Fenomeni<br />
Migratori, tale istituzione è stata promossa<br />
e voluta dai Tribunali italiani di Trani,<br />
Bari, Foggia, Lucera, Messina e dagli<br />
Ordini forensi spagnoli di Barcellona, Valencia,<br />
Palma di Maiorca, Saragozza, Malaga<br />
e di Meknes in Marocco. Lo scopo principale<br />
è quello di “tutelare e garantire il rispetto<br />
dei diritti fondamentali della persona<br />
umana da attuarsi attraverso studi e proget-<br />
Una fase dei lavori a Barcellona<br />
ti tesi alla realizzazione delle normative dei<br />
singoli paesi d’appartenenza con riferimento<br />
al problema della migrazione”.<br />
L’Osservatorio ha sede presso l’Ordine Forense<br />
del Tribunale di Trani. L’Avv. Domenico<br />
Insanguine, è il Presidente del Consiglio<br />
Forense di Trani. Dopo ripetuti incontri<br />
e congressi di studio è stato sottoscritto uno<br />
Statuto particolareggiato e valido ai fini giu-<br />
(segue a pag. 17)<br />
Documento 1<br />
Dal Pontificio Consiglio<br />
per i Migranti e Itineranti<br />
Roma, 3 <strong>febbraio</strong> <strong>2003</strong><br />
Vaticano<br />
Eccellenza Reverendissima,<br />
Ella ha chiesto un Messaggio in occasione dell’insediamento dell’“Osservatorio<br />
Giuridico Permanente sui Fenomeni Migratori”. A tale riguardo<br />
abbiamo preparato il seguente testo che Ella avrà la bontà di far<br />
giungere, per l’occasione, ai partecipanti:<br />
“Conosciuta la decisione della costituzione dell’Osservatorio<br />
Giuridico Permanente sui Fenomeni<br />
Migratori e la data del suo ufficiale insediamento costì,<br />
il 7 corrente, porgendo distinti e cordiali saluti ai presenti,<br />
formulo l’augurio sincero e orante che l’Osservatorio<br />
si ponga soprattutto a difesa dei diritti fondamentali<br />
del migrante.<br />
La Chiesa ha sempre considerato parte importante della<br />
sua missione il compito di trovare vie di comprensione e di<br />
pacifica collaborazione tra i popoli ed è costantemente<br />
impegnata a promuovere iniziative che salvaguardino e difendano<br />
la dignità della persona umana. Nel processo<br />
migratorio ciò non può limitarsi solo alla libertà fondamentale<br />
di migrazione, pur nella legittima regolazione dei flussi<br />
da parte degli Stati, ma deve articolarsi anche nella difesa<br />
dei diritti economici, sociali e culturali del migrante. La disparità<br />
di trattamento legislativo, che spesso si trasforma in<br />
un vero e proprio sfruttamento, e l’emarginazione socio-economica<br />
devono così cedere il posto all’impegno affinché l’emigrato,<br />
sia permanente che stagionale, non sia svantaggiato<br />
altresì, nell’ambito dei diritti riguardanti il lavoro, nei confronti<br />
degli altri lavoratori.<br />
Di fronte alle frequenti inadempienze e ai ritardi che colpiscono le comunità<br />
immigrate, la Chiesa chiede che lo sradicato dalla sua terra, che in tale situazione<br />
rischia di perdere gran parte di sé, possa salvaguardare la sua dignità di uomo<br />
e ritrovare l’opportunità di una vita dignitosa. Tra queste esigenze umane mi<br />
permetto di sottolineare, in particolare, quelle relative al ricongiungimento familiare,<br />
all’abitazione e alla scuola, come anche all’insieme dei sussidi e delle previdenze<br />
che possono favorire la serenità personale e familiare, in vista di una<br />
pacifica convivenza sociale sempre più armoniosa.<br />
Arcivescovo Stephen Fumio Hamao<br />
Presidente<br />
GEN-FEB<br />
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IMPEGNO SOCIALE E POLITICO<br />
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