AMIANTO: il minerale - Azienda ULSS 21
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<strong>AMIANTO</strong>: RISCHI PER LA SALUTE, INTERVENTI<br />
DI BONIFICA E MODALITA’ DI SMALTIMENTO<br />
dott.ssa Laura Gaburro<br />
TdP SPISAL A<strong>ULSS</strong> <strong>21</strong><br />
Legnago, 15 maggio 2012
Pericolosità del MCA<br />
Materiale Contenente Amianto (MCA)<br />
- in buone condizioni:<br />
r<strong>il</strong>ascio di fibre estremamente improbab<strong>il</strong>e<br />
- danneggiato per manutenzione od altro (es. eventi atmosferici importanti:<br />
grandinata ….):<br />
potenziale r<strong>il</strong>ascio di fibre<br />
- le forti vibrazioni dell'edificio e correnti d'aria<br />
possono causare r<strong>il</strong>ascio di fibre legate debolmente al resto del materiale
Friab<strong>il</strong>ità del MCA<br />
E’ <strong>il</strong> potenziale pericolo di r<strong>il</strong>asciare fibre nell’ambiente<br />
In base alla friab<strong>il</strong>ità i materiali contenenti amianto vengono classificati:<br />
- Compatti: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in<br />
polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi,<br />
frese, trapani, ecc.).<br />
- Friab<strong>il</strong>i: materiali che possono essere fac<strong>il</strong>mente sbriciolati o ridotti in<br />
polvere con la semplice pressione manuale;
FRIABILE
COMPATTO<br />
Pavimento<br />
in vin<strong>il</strong> amianto<br />
Vasche in CA<br />
Copertura<br />
in cemento amianto<br />
Tubazione acquedotto
DAL MOMENTO IN CUI VIENE RILEVATA LA PRESENZA DI MATERIALI<br />
CONTENENTI <strong>AMIANTO</strong> IN UN EDIFICIO, E’ NECESSARIO PROCEDERE AD<br />
UNA VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE, CONSIDERANDO:<br />
Il tipo e le condizioni dei materiali;<br />
I fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o<br />
degrado;<br />
I fattori che influenzano la diffusione di fibre e l’esposizione degli<br />
individui.
CONTROLLO PERIODICO<br />
PROCEDURA PER CORRETTA MANUTENZIONE<br />
Tabella 2 – D.M. 6.9.1994<br />
VALUTAZIONE MATERIALI CONTENENTI <strong>AMIANTO</strong> NEGLI EDIFICI<br />
Materiali integri<br />
non suscettib<strong>il</strong>i di<br />
danneggiamento<br />
Materiali integri<br />
suscettib<strong>il</strong>i di<br />
danneggiamento<br />
ELIMINAZIONE<br />
DELLE CAUSE<br />
AREA NON<br />
ESTESA<br />
(
I metodi di bonifica<br />
Rimozione dei materiali: rimozione dei MCA previo trattamento con<br />
prodotti incapsulanti<br />
Incapsulamento: trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti<br />
Confinamento: installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto<br />
dalle aree occupate dell'edificio, associato ad un trattamento<br />
incapsulante<br />
Dal D.M. 06/09/94<br />
Quando <strong>il</strong> manufatto presenta una superficie danneggiata – es. crepe,<br />
fessure ed evidenti rotture – in misura superiore al 10 % della sua<br />
estensione, si deve procedere alla bonifica, priv<strong>il</strong>egiando l’intervento di<br />
rimozione.
Chi può effettuare la bonifica<br />
Ditte specializzate ed autorizzate<br />
rispondenti ai requisiti per provvedere alla rimozione (art. <strong>21</strong>2 del D.Lgs. 152/2006)<br />
e iscritte all’ Albo nazionale gestori ambientali (sede presso le Camere di commercio dei<br />
capoluoghi di Regione)<br />
imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi<br />
imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi<br />
imprese che effettuano attività di bonifica dei siti<br />
imprese che effettuano attività di bonifica dei beni contenenti amianto<br />
imprese che effettuano attività di commercio e intermediazione dei rifiuti senza<br />
detenzione dei rifiuti stessi<br />
imprese che effettuano attività di gestione di impianti di smaltimento e di recupero di<br />
titolarità di terzi<br />
imprese che effettuano attività di gestione di impianti mob<strong>il</strong>i di smaltimento e di<br />
recupero di rifiuti
Categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi<br />
Categoria 10: bonifica dei beni contenenti amianto<br />
Categoria 10A: materiali ed<strong>il</strong>i contenenti amianto legato in matrici cementizie o<br />
resinoidi. (COMPATTI)<br />
Categoria 10B: materiali d'attrito, materiali isolanti (pannelli, coppelle, carte e<br />
cartoni, tess<strong>il</strong>i, materiali spruzzati, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri<br />
materiali isolanti), contenitori a pressione, apparecchiature fuori uso, altri<br />
materiali incoerenti contenenti amianto (FRIABILI)<br />
suddivise in 5 Classi in relazione all'importo dei lavori di bonifica cantierab<strong>il</strong>i<br />
A. oltre € 7.746.853,49<br />
B. fino a € 7.746.853,49<br />
C. fino a € 1.549.370,70<br />
D. fino a € 413.165,52<br />
E. fino a € 51.645,69
L'impresa che chiede l'iscrizione deve:<br />
1. essere iscritta al Registro delle Imprese….;<br />
2. non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o<br />
di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente<br />
secondo la legislazione straniera;<br />
3. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi<br />
previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori…;<br />
4. essere in possesso dei requisiti di idoneità tecnica e di capacità;<br />
5. avere nominato, a pena di improcedib<strong>il</strong>ità della domanda di iscrizione,<br />
almeno un responsab<strong>il</strong>e tecnico in possesso dei requisiti professionali<br />
stab<strong>il</strong>iti dal Comitato Nazionale e dei requisiti soggettivi (risultante da<br />
idoneo titolo di studio, dall'esperienza maturata in settori di attività per i<br />
quali é richiesta l'iscrizione o conseguita tramite la partecipazione ad<br />
appositi corsi di formazione);
Lavoratori:<br />
con idoneità sanitaria alla specifica mansione<br />
che hanno frequentato appositi corsi di formazione (operativo e gestionale)<br />
(L. 257/92 art. 10 c. 2 lett. h – DPR 08/08/94 art. 10 )<br />
Corso operativo, rivolto agli operai che manualmente operano in presenza di<br />
materiali contenenti amianto<br />
Corso gestionale, rivolto ai datori di lavoro e ai capi cantiere delle ditte che<br />
si occupano di bonifica e smaltimento dell'amianto.<br />
iscritti nel registro esposti a cancerogeni<br />
Valore limite di esposizione 0.1 ff/cm 3 (non deve essere superato)
IL PIANO DI LAVORO<br />
D. Lgs. 81/08 art. 256<br />
Il datore di lavoro dell’impresa esecutrice presenta un piano di<br />
lavoro allo SPISAL (secondo modello regionale Appendice 1<br />
D.G.R. n. 26511) e dopo 30 giorni può iniziare i lavori, previa<br />
comunicazione della data esatta di inizio lavori.
Il piano, in particolare, prevede e contiene informazioni sui seguenti punti:<br />
a) rimozione dell'amianto o dei materiali contenenti amianto prima dell'applicazione delle<br />
tecniche di demolizione, ……..;<br />
b) fornitura ai lavoratori di idonei DPI;<br />
c) verifica dell'assenza di rischi dovuti all'esposizione all'amianto sul luogo di lavoro, al<br />
termine dei lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto;<br />
d) adeguate misure per la protezione e la decontaminazione del personale incaricato dei lavori;<br />
e) adeguate misure per la protezione dei terzi e per la raccolta e lo smaltimento dei materiali;<br />
f) adozione, nel caso in cui sia previsto <strong>il</strong> superamento dei valori limite di cui all'articolo 254,<br />
delle misure di cui all'articolo 255, adattandole alle particolari esigenze del lavoro specifico;<br />
g) natura dei lavori, data di inizio e loro durata presumib<strong>il</strong>e;<br />
h) luogo ove i lavori verranno effettuati;<br />
i) tecniche lavorative adottate per la rimozione dell'amianto;<br />
l) caratteristiche delle attrezzature o dispositivi che si intendono ut<strong>il</strong>izzare per attuare quanto<br />
previsto dalle lettere d) ed e).
I metodi di bonifica<br />
RIMOZIONE Compatto<br />
La rimozione deve avvenire dopo <strong>il</strong> trattamento con prodotto incapsulante,.<br />
VANTAGGI<br />
elimina ogni rischio futuro di contaminazione<br />
SVANTAGGI<br />
da luogo alla produzione di rifiuti<br />
tempi e costi elevati<br />
richiede una copertura sostitutiva
I metodi di bonifica<br />
RIMOZIONE Friab<strong>il</strong>e<br />
In presenza di amianto friab<strong>il</strong>e è necessario isolare i manufatti prima della bonifica<br />
La rimozione del materiale contenente amianto deve avvenire dopo un trattamento<br />
con prodotto incapsulante,.
I metodi di bonifica<br />
RIMOZIONE Pavimenti<br />
analisi dei materiali (non distinguib<strong>il</strong>i a<br />
vista)<br />
salvo casi di grave e diffuso<br />
danneggiamento la presenza di<br />
pavimenti in vin<strong>il</strong>-amianto non<br />
costituisce rischio<br />
possib<strong>il</strong>ità di diffusione di fibre di<br />
amianto solo per rimozione mal<br />
condotta
I metodi di bonifica<br />
INCAPSULAMENTO<br />
Trattamento della superficie esposta della copertura con prodotti impregnanti<br />
e/o ricoprenti che inglobano le fibre agganciandole alla matrice cementizia<br />
VANTAGGI<br />
un minor rischio per i lavoratori<br />
non da luogo alla produzione di rifiuti<br />
non richiede una copertura sostitutiva<br />
tempi e costi più contenuti<br />
SVANTAGGI<br />
non ripristina la funzionalità strutturale del tetto<br />
non è indicato quando le lastre sono frag<strong>il</strong>i, rotte,<br />
o gravemente deteriorate<br />
permanenza dei MCA nell'edificio<br />
necessario <strong>il</strong> programma di intervento di manutenzione e controllo<br />
dello stato di conservazione delle coperture.
I metodi di bonifica<br />
CONFINAMENTO/SOPRACOPERTURA<br />
Installazione di una barriera a tenuta che separa l'amianto dalle aree occupate<br />
dell'edificio e deve essere associato ad un trattamento incapsulante,<br />
VANTAGGI<br />
totale isolamento dei MCA<br />
un minor rischio per i lavoratori<br />
non da luogo alla produzione di rifiuti<br />
non richiede una copertura sostitutiva<br />
non vi è <strong>il</strong> pericolo di abrasioni, rotture<br />
SVANTAGGI<br />
costosa<br />
non è indicato quando le lastre sono frag<strong>il</strong>i, rotte,<br />
o gravemente deteriorate<br />
permanenza dei MCA nell'edificio<br />
necessario <strong>il</strong> programma di intervento di manutenzione e controllo<br />
dello stato di conservazione delle coperture.
SOPRACOPERTURA<br />
Va effettuato <strong>il</strong> calcolo della portata dei sovraccarichi<br />
accidentali, previsti per la relativa struttura.<br />
•se l’intervento comporta la pulizia della copertura esistente dai muschi<br />
in essa radicati e la conseguente liberazione di fibre di amianto,<br />
•se l'installazione comporta operazioni di foratura dei materiali di<br />
cemento-amianto per consentire <strong>il</strong> fissaggio della nuova copertura con<br />
le infrastrutture di sostegno e la conseguente liberazione di fibre di<br />
amianto: redigere <strong>il</strong> piano di lavoro.
TIPOLOGIE DEL RIVESTIMENTO<br />
Il Decreto 20 agosto 99<br />
Classifica le tipologie del rivestimento per manufatti in<br />
cemento amianto in 4 classi :<br />
A: a vista all’esterno<br />
B: a vista dall’ interno (“materiali integri suscettib<strong>il</strong>i di danneggiamento”<br />
o “danneggiati”)<br />
C: non a vista<br />
D: aus<strong>il</strong>iario (per gli interventi di rimozione amianto)
D.M. 06/09/94<br />
Indicazioni generali per <strong>il</strong> cantiere
ALLESTIMENTO DEL CANTIERE<br />
1 – recinzione e segnaletica<br />
2 – predisposizione aree<br />
3 – lavoro in altezza<br />
4 – precauzioni particolari
RECINZIONE-SEGNALETICA<br />
L’area di lavoro va delimitata (nastro catenelle, barriere,<br />
ecc.) e segnalata<br />
All’ingresso cantiere va affissa segnaletica indicante che<br />
sono in corso lavori su materiali contenenti amianto<br />
L’area operativa deve essere chiaramente interdetta ad<br />
estranei
PREDISPOSIZIONI AREE<br />
Dovranno essere destinate aree per:<br />
deposito delle lastre rimosse<br />
( lontane da strade o passaggi)<br />
unità di decontaminazione (servizi)<br />
( allaccio a scarichi, acqua potab<strong>il</strong>e, corrente elettrica)<br />
custodia attrezzature di lavoro<br />
( pompa, attrezzi, corde)<br />
gru o altri apparecchi di sollevamento<br />
eventuale deposito dei materiali da impiegare
PRECAUZIONI PARTICOLARI<br />
Chiudere finestre, porte, aperture se <strong>il</strong> fabbricato è abitato<br />
Avvisare della bonifica gli occupanti degli edifici adiacenti, invitandoli a<br />
tenere chiuse porte e finestre durante i lavori<br />
Rimuovere <strong>il</strong> materiale sottostante l’area operativa o coprirlo con teli se<br />
non fac<strong>il</strong>mente spostab<strong>il</strong>e<br />
Evitare interferenza spazio-temporale della bonifica con aree occupate<br />
sottostanti la copertura (pericoli di caduta materiale e diffusione<br />
fibre)<br />
Verificare compatib<strong>il</strong>ità di mezzi ed attrezzature con la viab<strong>il</strong>ità/accessi<br />
del sito e/o del fabbricato
UNITÀ DECONTAMINAZIONE DEL<br />
PERSONALE (blocco servizi)<br />
Si può ricorrere a:<br />
- unità di decontaminazione prefabbricata a 3 stadi (spogliatoio<br />
pulito, doccia e spogliatoio sporco)<br />
- unità di decontaminazione a tre stadi montati in cantiere con telaio<br />
in alluminio e cubicoli in poliet<strong>il</strong>ene<br />
- idonei locali messi a disposizione del committente e riservati ai<br />
lavoratori dell’impresa di rimozione<br />
Indispensab<strong>il</strong>e per cantieri posti in aree dismesse o per lavori su<br />
coperture gravemente danneggiate (crolli, incendi, ecc.) o che<br />
riguardano superfici di grande estensione (indicativamente > 1000<br />
mq)
UNITÀ DECONTAMINAZIONE DEL<br />
PERSONALE (blocco servizi)<br />
Unità f<strong>il</strong>trazione<br />
acqua scarico
FASI OPERATIVE DI RIMOZIONE<br />
1) Inumidire eventuali accumuli di fibre sui canali di gronda e travature,<br />
con rivestimento incapsulante colorato (soluzione vin<strong>il</strong>ica o acr<strong>il</strong>ica) fino<br />
ad ottenere una fanghiglia densa<br />
2) Raccogliere eventuali pezzi minuti e frammenti, inumidirli con <strong>il</strong><br />
rivestimento incapsulante e racchiuderli in idonei sacchi etichettati posti<br />
nella zona predefinita di raccolta, in attesa dello smaltimento come rifiuti.
3) le lastre devono essere bagnate con <strong>il</strong> prodotto incapsulante<br />
COLORATO (non trasparente), d<strong>il</strong>uendolo secondo le istruzioni e<br />
rispettando i tempi di essiccazione e le temperature minime e massime di<br />
f<strong>il</strong>mazione.<br />
Bagnatura: va eseguita mediante nebulizzazione con pompe a bassa<br />
pressione.<br />
Il manufatto in c.a. va bagnato completamente (nel caso di lastre su<br />
ENTRAMBE LE SUPERFICI e nella zona di sormonto)
8) LE LASTRE DEVONO ESSERE RACCHIUSE IN IDONEI<br />
IMBALLAGGI<br />
Le lastre accatastate e completamente bagnate con incapsulante colorato<br />
vanno avvolte con fogli di poliet<strong>il</strong>ene di idoneo spessore posti<br />
ortogonalmente tra loro<br />
9) LE ZONE DI LAVORO DEVONO ESSERE RIPULITE<br />
Le superfici esposte alla contaminazione da fibre di amianto (solai,<br />
pavimenti, impalcature) vanno pulite ad umido ed aspirate giornalmente<br />
con idoneo aspiratore munito di f<strong>il</strong>tro assoluto<br />
Gli utens<strong>il</strong>i di lavoro vanno accuratamente puliti ad umido
Posizionamento del bancale
GESTIONE DEI RIFIUTI<br />
Lo stoccaggio temporaneo dei pacchi di lastre imballati va effettuato in<br />
area:<br />
definita, non interessata dal transito di mezzi<br />
appositamente delimitata<br />
con l’indicazione di “Area di deposito materiali contenenti amianto”<br />
… o nel container destinato al trasporto<br />
I PACCHI DI LASTRE DEVONO<br />
ESSERE CONTRASSEGNATI<br />
CON ETICHETTA
DGRV 265 del 15/03/2011<br />
sostituisce le precedenti indicazioni regionali in materia:<br />
- DGR n. 5607 del 31.10.1995 (piano di lavoro tipo)<br />
- DGR n. 5455 del 3.12.1996 (linee guida)<br />
- DGR n. 1690 del 28/06/2002 (microraccolta – compresa la<br />
rimozione effettuata in proprio dal singolo proprietario).<br />
Allegato A<br />
LINEE INTERPRETATIVE REGIONALI PER LA SORVEGLIANZA<br />
SULLE ATTIVITÀ LAVORATIVE CON ESPOSIZIONE ALL’<strong>AMIANTO</strong><br />
(TITOLO IX CAPO III D.LGS. 81/08)
PIANO DI LAVORO (art. 256)<br />
Il datore di lavoro della ditta specializzata, almeno 30 giorni prima<br />
dell'inizio dei lavori, presenta <strong>il</strong> piano di lavoro all’organo di vig<strong>il</strong>anza<br />
competente nel territorio dove si svolgeranno i lavori.<br />
Il Piano di Lavoro deve contenere quanto previsto nell’appendice 1<br />
dell’allegato A della Dgr n. 265 del 15/03/2011, in particolare prevedere<br />
le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori<br />
e la protezione dell’ambiente esterno.
PIANO DI LAVORO IN CASI DI URGENZA<br />
Non si applica l’obbligo del preavviso di trenta giorni.<br />
Nel piano di lavoro, oltre alla data, deve essere fornita dal datore di<br />
lavoro indicazione dell’orario di inizio delle attività.
I lavori possono riguardare:<br />
a) situazioni di rischio a carattere igienico-sanitario tali da<br />
determinare l’esigenza di un intervento sollecito;<br />
b) situazioni in cui l’intervento sia soggetto a r<strong>il</strong>evanti vincoli<br />
organizzativi, ragionevolmente documentati dal committente, in<br />
particolare per garantire la continuità nell’erogazione di servizi<br />
essenziali (si ritiene però che non possano rientrare gli impianti<br />
fotovoltaici o sim<strong>il</strong>i);<br />
c) presenza di strutture o materiali danneggiati e per i quali non sia<br />
procrastinab<strong>il</strong>e l’intervento di messa in sicurezza al fine di evitare la<br />
dispersione di fibre;<br />
d) interventi per ritrovamento occasionale di materiali contenenti<br />
amianto misconosciuti nel corso di attività di cantiere
PRIMO PIANO DI LAVORO (nell’anno di riferimento)<br />
•più interventi di rimozione di amianto in matrice compatta<br />
•stessa natura e tipologia<br />
•medesime tecniche lavorative<br />
•stesse misure di protezione e prevenzione<br />
•nell’ambito del territorio della stessa <strong>ULSS</strong><br />
•nell’arco dello stesso anno solare di riferimento,<br />
si prevede la possib<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> datore di lavoro di riferirsi ad un primo<br />
piano presentato all’<strong>ULSS</strong>.<br />
Il datore di lavoro dovrà inviare comunicazione allo SPISAL, con<br />
riferimento al primo piano già presentato, almeno 30 giorni prima<br />
dell'inizio dei lavori indicando la data e l’ubicazione dei nuovi lavori
NOTIFICA (art. 250)<br />
Rientrano solo le seguenti attività:<br />
- Manutenzione impianti, macchine o apparecchi coibentati con<br />
materiale contenenti amianto<br />
- Smaltimento e trattamento di rifiuti contenenti amianto, nonché<br />
bonifica delle aree interessate<br />
- Interventi di semplice raccolta e allontanamento di materiali<br />
contenenti amianto in matrice compatta, per l’avvio in discarica<br />
Il datore di lavoro deve presentare una notifica all’organo di vig<strong>il</strong>anza<br />
almeno 2 gg prima dell’effettuazione dei lavori esclusi festivi e<br />
prefestivi.
ESEDI<br />
Le attività ESEDI:<br />
- a) brevi attività non continuative di manutenzione durante le quali <strong>il</strong> lavoro<br />
viene effettuato solo su materiali non friab<strong>il</strong>i;<br />
- b) rimozione senza deterioramento di materiali non degradati in cui le fibre di<br />
amianto sono fermamente legate ad una matrice ( superf. Max 10 m 2 non<br />
friab<strong>il</strong>e);<br />
• c) incapsulamento e confinamento di materiali contenenti amianto che si<br />
trovano in buono stato;<br />
• d) sorveglianza e controllo dell’aria e prelievo dei campioni ai fini<br />
dell’individuazione della presenza di amianto in un determinato materiale.<br />
Attività massimo 60 ore/anno<br />
Non più di 4 ore/intervento<br />
Non più di 2 interventi/mese (max esposizione 10 ff/l su 8 ore)<br />
Non più di 3 addetti.
Queste attività possono essere svolte anche da meccanici, idraulici,<br />
lattonieri, elettricisti, muratori<br />
Per le ESEDI non deve essere inviata nessuna comunicazione allo<br />
SPISAL<br />
I rifiuti provenienti dalla rimozione sono classificati come pericolosi.<br />
I rifiuti pericolosi prodotti da questi soggetti devono essere raccolti e<br />
trasportati da imprese autorizzate per la raccolta, allontanamento e<br />
l’avvio in discarica di MCA comunicando tale attività attraverso la<br />
procedura della Notifica art. 250.
esposti al rischio oggi<br />
Addetti alle bonifiche che<br />
non osservano le procedure<br />
Ed<strong>il</strong>i che sottovalutano <strong>il</strong> rischio<br />
Manutentori/caldaisti
Amianto e rischi per<br />
la sicurezza ……..