Come si gestisce la tracheostomia nel bambino - Evidence-Based ...
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ha <strong>la</strong> forma di un imbuto, con l’estremità superiore più ampia di quel<strong>la</strong> inferiore, e durante i primi cinque<br />
anni di vita diventa pressoché cilindrica.<br />
Durante l’infanzia, le carti<strong>la</strong>gini tracheali aumentano progres<strong>si</strong>vamente di lunghezza, ma le carti<strong>la</strong>gini<br />
all’estremità superiore rimangono più lunghe di quelle all’estremità inferiore.<br />
Il rapporto tra lunghezza del<strong>la</strong> carti<strong>la</strong>gine e lunghezza del muscolo tracheale rimane invece invariato<br />
durante <strong>la</strong> crescita, permettendo così il mantenimento del<strong>la</strong> rigidità del<strong>la</strong> parete tracheale.<br />
Anatomia del<strong>la</strong> trachea<br />
La trachea è un condotto fibrocarti<strong>la</strong>gineo, obliquo in basso e indietro, che inizia al bordo inferiore del<strong>la</strong><br />
carti<strong>la</strong>gine cricoide, all’altezza del<strong>la</strong> VI vertebra cervicale, e termina <strong>nel</strong> torace dividendo<strong>si</strong> nei due<br />
bronchi principali, all’altezza del<strong>la</strong> V vertebra toracica. La sua po<strong>si</strong>zione varia con l’età. Nel neonato<br />
l’estremità superiore <strong>si</strong> trova più in alto (IV-V vertebra cervicale), mentre <strong>nel</strong> vecchio, per <strong>la</strong> generale<br />
pto<strong>si</strong> dei visceri e <strong>la</strong> rigidità cervico-dorsale, l’estremità inferiore può arrivare fino al<strong>la</strong> VI vertebra<br />
toracica.<br />
La trachea discende obliquamente sul<strong>la</strong> linea mediana dall’avanti all’indietro allontanando<strong>si</strong><br />
progres<strong>si</strong>vamente dal<strong>la</strong> superficie cutanea. Essa è posta a 18 mm dal<strong>la</strong> cute a livello del<strong>la</strong> cricoide, a 40/45<br />
mm all’ingresso <strong>nel</strong> torace, a 70 mm a livello del<strong>la</strong> biforcazione tracheale. Quindi l’accesso al<strong>la</strong> trachea è<br />
più facile <strong>nel</strong> suo segmento cervicale superiore rispetto a quello inferiore.<br />
trachea cervicale<br />
Essa è costituita da 15-20 a<strong>nel</strong>li carti<strong>la</strong>ginei, incompleti posteriormente, dove <strong>si</strong> trova <strong>la</strong> parete<br />
membranosa costituita dal muscolo tracheale di Reisseinen, che separa <strong>la</strong> trachea dall’esofago. La<br />
contrazione di tali fibre musco<strong>la</strong>ri avvicina le estremità degli a<strong>nel</strong>li carti<strong>la</strong>ginei, facendo variare il<br />
diametro trasverso del<strong>la</strong> trachea.<br />
La trachea viene convenzionalmente suddivisa in due segmenti: il segmento cervicale, esteso dal bordo<br />
inferiore del<strong>la</strong> cricoide (C6) fino ad un piano orizzontale passante per il bordo superiore dello sterno (D2)<br />
e composto dai primi 6-7 a<strong>nel</strong>li tracheali; il segmento toracico, che <strong>si</strong> estende dal<strong>la</strong> incisura giugu<strong>la</strong>re dello<br />
sterno (D2) fino al<strong>la</strong> biforcazione tracheale (D5). La carena è un utile punto di repere per l’estremità<br />
terminale del<strong>la</strong> trachea, essendo chiaramente definibile <strong>si</strong>a endoscopicamente che radiologicamente. E’<br />
importante ricordare come <strong>nel</strong> soggetto giovane, soprattutto se non obeso, l’iperesten<strong>si</strong>one del collo fa sì<br />
che più del 50% del<strong>la</strong> trachea <strong>si</strong> trovi in po<strong>si</strong>zione cervicale. Nei soggetti anziani e cifotici, in partico<strong>la</strong>r<br />
modo se obe<strong>si</strong>, <strong>la</strong> carti<strong>la</strong>gine cricoide può essere <strong>si</strong>tuata a livello del<strong>la</strong> incisura sternale, e anche<br />
l’iperesten<strong>si</strong>one estrema non risulta in grado di portare <strong>la</strong> trachea <strong>nel</strong> collo. La lunghezza media del<strong>la</strong><br />
trachea è di 12 cm <strong>nel</strong>l’uomo adulto e di 11 cm <strong>nel</strong><strong>la</strong> donna. Tuttavia essa è molto variabile, anche <strong>nel</strong><br />
mede<strong>si</strong>mo soggetto, a seconda che <strong>la</strong> <strong>la</strong>ringe <strong>si</strong>a a riposo o in movimento e a seconda del<strong>la</strong> po<strong>si</strong>zione del<strong>la</strong><br />
testa, con variazioni mas<strong>si</strong>me dell’ordine di 3-4 cm. La trachea, infatti, è un organo molto mobile <strong>si</strong>a sul<br />
piano orizzontale che su quello verticale e segue i movimenti meccanici degli organi confinanti durante <strong>la</strong><br />
deglutizione e <strong>la</strong> fonazione. Inoltre essa, per sua struttura, è un organo e<strong>la</strong>stico ed esten<strong>si</strong>bile, che <strong>si</strong><br />
allunga e <strong>si</strong> accorcia fi<strong>si</strong>ologicamente nei movimenti di fles<strong>si</strong>one ed esten<strong>si</strong>one del<strong>la</strong> testa e del<strong>la</strong> colonna<br />
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