Come si gestisce la tracheostomia nel bambino - Evidence-Based ...
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cervicale. La sua fis<strong>si</strong>tà è garantita dal<strong>la</strong> sua continuità in alto con <strong>la</strong> <strong>la</strong>ringe, in basso con i bronchi<br />
principali e i peduncoli polmonari, posteriormente con il piano esofageo e vertebrale. Non sembra esservi<br />
alcuna corre<strong>la</strong>zione tra lunghezza del<strong>la</strong> trachea e altezza o peso corporeo. Gli a<strong>nel</strong>li carti<strong>la</strong>ginei<br />
determinano <strong>la</strong> forma (circo<strong>la</strong>re, triango<strong>la</strong>re, etc.) e il calibro del lume tracheale, che varia a seconda<br />
dell’età e del sesso; ciò spiega <strong>la</strong> neces<strong>si</strong>tà di avere cannule tracheostomiche e tubi endotracheali di<br />
diverse dimen<strong>si</strong>oni.<br />
Il diametro tracheale è uniforme in altezza nei due segmenti cervicale e toracico, ed è in media di:<br />
6 mm <strong>nel</strong> <strong>bambino</strong> da 1 a 4 anni<br />
8 mm <strong>nel</strong> <strong>bambino</strong> da 4 ad 8 anni<br />
10 mm <strong>nel</strong> <strong>bambino</strong> da 8 a 10 anni<br />
dai 13 ai 15 mm <strong>nel</strong>l’adolescente<br />
dai 16 ai 18 mm <strong>nel</strong>l’adulto.<br />
Esso varia anche per <strong>la</strong> semplice tonicità del muscolo tracheale, che può causare qua<strong>si</strong> il contatto fra le<br />
due estremità degli a<strong>nel</strong>li carti<strong>la</strong>ginei riducendo il diametro del lume. La lunghezza e il diametro del<strong>la</strong><br />
trachea aumentano durante l’inspirazione e <strong>si</strong> riducono durante l’espirazione. Inoltre il diametro tracheale<br />
<strong>si</strong> di<strong>la</strong>ta durante uno sforzo a glottide chiusa.<br />
La <strong>tracheostomia</strong> è un accesso artificiale creato con un intervento chirurgico che consente al <strong>bambino</strong> di<br />
respirare più agevolmente; l’apertura viene creata mediante abboccamento del<strong>la</strong> breccia tracheale al<strong>la</strong><br />
cute cervicale, con conseguente contatto diretto con l’ambiente esterno. La <strong>tracheostomia</strong> non può essere<br />
con<strong>si</strong>derata un semplice atto chirurgico e nemmeno <strong>la</strong> creazione di una via di passaggio più breve per<br />
garantire un buon afflusso di aria. Eseguire una <strong>tracheostomia</strong> <strong>si</strong>gnifica molto di più. Con essa <strong>si</strong> modifica<br />
l’anatomia cervicale e <strong>si</strong> altera <strong>la</strong> fi<strong>si</strong>ologia respiratoria (con <strong>la</strong> perdita del<strong>la</strong> funzione di condizionamento<br />
dell’aria). E’ un provvedimento indispensabile eseguito su indicazione collegiale dell’aneste<strong>si</strong>sta -<br />
rianimatore e dell’otorino<strong>la</strong>ringoiatra dopo un accurato esame delle condizioni del piccolo. Solo in ca<strong>si</strong><br />
estremi e fortunatamente molto rari l’intervento viene eseguito in emergenza, quando non è pos<strong>si</strong>bile<br />
rinviarlo nemmeno di qualche minuto pena <strong>la</strong> sopravvivenza del <strong>bambino</strong>. Le indicazioni al<strong>la</strong> tracheotomia<br />
sono :<br />
• venti<strong>la</strong>zione meccanica prolungata<br />
• ma<strong>la</strong>ttie neuromusco<strong>la</strong>ri<br />
• alterazioni polmonari<br />
• malformazioni congenite del collo o del faringe<br />
• preparazione all’introduzione di T- stent per ostruzioni congenite e acqui<strong>si</strong>te del<strong>la</strong> <strong>la</strong>ringe, del<strong>la</strong><br />
trachea e dei bronchi principali<br />
Bisogna a questo punto citare quali possono essere le problematiche <strong>nel</strong>l’esecuzione del<strong>la</strong> <strong>tracheostomia</strong> in<br />
pediatria, infatti fino ai 10 anni circa, il paziente presenta caratteristiche anatomiche diverse dall’adulto,<br />
ma questo limite a volte può essere alzato con<strong>si</strong>derando l’accrescimento o altre patologie concomitanti.<br />
Le principali differenze che aumentano le difficoltà delle tecniche sono: il numero delle tracheotomie in<br />
pediatria, nettamente inferiori a quelle dell’adulto; il ridotto calibro delle vie aeree, specialmente nei<br />
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