Untitled - Comune di Palermo
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condo le seguenti procedure: a) rimozione dei singoli elementi con le cautele ed approntamenti <strong>di</strong><br />
opere provvisionali necessarie per prevenire cadute e rotture accidentali degli elementi stessi; b)<br />
pulizia e lavaggio delle superfici <strong>di</strong> contatto portate a vista con applicazione a pennello si soluzione<br />
<strong>di</strong> alcol e sali quaternari <strong>di</strong> ammonio; c) ricollocazione in opera degli elementi rimossi con una malta<br />
analoga all’originale a base <strong>di</strong> calce idraulica ricorrendo all’ausilio <strong>di</strong> eventuali barrette <strong>di</strong> vetroresina<br />
da inserire in fori appositamente praticati con fori fatti a mano; d) chiusura “sottoquadro” dei<br />
giunti me<strong>di</strong>ante la stessa malta, avendo cura <strong>di</strong> sigillare le superfici d’attacco tra paramento e nucleo<br />
con malte preparate in modo idoneo.<br />
Art. 49 Integrazione dei materiali mancanti<br />
Stuccature e trattamento delle lacune profonde: Le malte a base <strong>di</strong> calce idraulica utilizzabili per le<br />
stuccature dovranno essere simili ai preparati da iniettare nelle zone <strong>di</strong>staccate, scegliendo aggregati<br />
che non contrastino, per colore e granulometria, con l’aspetto della malta esistente, e siano<br />
spalmabili a spatola <strong>di</strong>minuendo la quantità <strong>di</strong> acqua o aggiungendo della silice micronizzata.<br />
Le malte da impiegare dovranno essere compatibili alle originarie anche per quanto riguarda il<br />
comportamento rispetto alle variazioni <strong>di</strong> temperatura, <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong> permeabilità all’acqua ed ai<br />
vapori.<br />
Non dovranno essere usate malte <strong>di</strong> sola calce aerea e sabbia, che possono dar luogo, sulle parti<br />
limitrofe, ad aloni biancastri dovuti alla migrazione <strong>di</strong> carbonato <strong>di</strong> calcio.<br />
Si procederà al riempimento utilizzando per gli strati più interni uno stucco <strong>di</strong> malta idraulica, formato<br />
da grassello <strong>di</strong> calce con aggregati grossolani <strong>di</strong> cocciopesto o pozzolana, per rifinire poi la parte<br />
superficiale con un impasto più fine utilizzando polvere <strong>di</strong> marmo e pigmenti naturali, la stuccatura<br />
dovrà essere eseguita nel rispetto delle modanature e finiture delle superfici originarie contigue.<br />
L’Appaltatore avrà l’onere della riproduzione degli elementi plastici mancanti ricorrendo alla<br />
realizzazione <strong>di</strong> apposite sagome <strong>di</strong> legno e/o calchi.<br />
Stuccature e trattamento delle lacune superficiali: Per le zone dove sono presenti delle lacune superficiali<br />
l’Appaltatore potrà intervenire, conformemente alle prescrizioni <strong>di</strong> progetto o alle in<strong>di</strong>cazioni<br />
della <strong>di</strong>rezione dei lavori prevedendo la ricostituzione dell’omogeneità e della continuità della<br />
superficie intonacata, applicando un intonaco con malta a base <strong>di</strong> calce idraulica, polvere <strong>di</strong><br />
marmo e pigmenti naturali compatibile con il materiale esistente, nel rispetto delle composizioni,<br />
conformazioni e cromie degli intonaci originari contigui.<br />
Art. 50 Attenuazione delle interferenze estetiche e protezione finale<br />
Per restituire unità <strong>di</strong> lettura cromatica dell’insieme sono previste lavorazioni finalizzate a ridurre le<br />
interferenze estetiche dovute a repentine variazioni cromatiche negli intonaci originari a stucco ed<br />
in quelli successivamente applicati, anche precedenti all’appalto oggetto delle presenti prescrizioni.<br />
L’Appaltatore, su in<strong>di</strong>cazione della <strong>di</strong>rezione dei lavori in or<strong>di</strong>ne alle superfici da trattare e alle modalità<br />
operative, dovrà eseguire successivi passaggi <strong>di</strong> velature <strong>di</strong> tinte a calce e/o patinature con<br />
acquarelli fino ad ottenere il risultato voluto compatibile con l’intorno originario. La tinta da impiegare<br />
andrà selezionata in base ai colori esistenti con i quali andrà ad integrarsi e dovrà essere esente<br />
da leganti acrilici o vinilici.<br />
La coloritura a calce dovrà provenire da un vaglio <strong>di</strong> grassello <strong>di</strong> calce, ottenuto per immersione in<br />
acqua della calce grassa, e terre naturali.<br />
Protezione finale: Prima <strong>di</strong> dare inizio ai lavori, l’Appaltatore dovrà eseguire prove applicative su<br />
superfici campione al fine <strong>di</strong> determinare la quantità <strong>di</strong> materiale occorrente e <strong>di</strong> verificare, se prescritto,<br />
me<strong>di</strong>ante specifiche analisi <strong>di</strong> laboratorio, la vali<strong>di</strong>tà del trattamento, la profon<strong>di</strong>tà<br />
d’impregnazione e la compatibilità fisico-chimica della sostanza impregnante con il supporto. Sarà<br />
vietato effettuare qualsiasi tipo <strong>di</strong> impregnazione utilizzando anche sostanze prescritte, senza la<br />
preventiva esecuzione delle predette prove applicative e l’esplicita autorizzazione della <strong>di</strong>rezione<br />
dei lavori<br />
Gli impregnanti, salvo <strong>di</strong>verse prescrizioni, dovranno essere applicati su fon<strong>di</strong> asciutti, pertanto, dopo<br />
la pulizia con acqua o in caso <strong>di</strong> pioggia l’Appaltatore dovrà attendere che le superfici, traspirando,<br />
riacquistino il loro naturale tasso <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà.<br />
L’impregnante potrà essere applicato sia a pennello che a spruzzo con le seguenti avvertenze:<br />
– pennelli: purché la sostanza impregnante venga stesa più volte fino a completa saturazione del<br />
manufatto;<br />
– a spruzzo: purché gli ugelli siano tenuti ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno 10-15 cm in modo da evitare il<br />
ricorso a pressioni elevate e sia in grado <strong>di</strong> trattenere la sostanza impregnante sul supporto per il<br />
tempo occorrente a realizzare un completo assorbimento.<br />
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