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Untitled - Comune di Palermo

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messi <strong>di</strong> varia consistenza formatisi sulla superficie dell’intonaco e/o del supporto lapideo più o meno<br />

poroso sia per evoluzioni chimiche che hanno dato origine a prodotti secondari <strong>di</strong> reazione<br />

quali ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ferro, croste carbonatiche e/o gessose sia dovute ad attività antropiche quali scialbature<br />

e/o verniciature <strong>di</strong> qualsivoglia consistenza. Per rimuoverei i depositi fortemente coesi e solidarizzati<br />

con il supporto, e non ancora rimossi nonostante i precedenti interventi, l’Appaltatore attuerà<br />

più cicli <strong>di</strong> pulitura via via maggiormente incisivi, consistenti in applicazione <strong>di</strong> impacchi emollienti<br />

<strong>di</strong> fibra <strong>di</strong> cellulosa caricati con soluzione <strong>di</strong> solventi organici compatibili e successiva rimozione<br />

delle sostanze residue con l’impiego <strong>di</strong> spazzole, spugne e bisturi.<br />

Per particolari situazioni e previa autorizzazione della <strong>di</strong>rezione dei lavori, sarà consentito l’impiego<br />

della microsabbiatura. La scelta degli inerti, delle <strong>di</strong>mensione dell’ugello e della pressione<br />

d’esercizio dovrà essere tale da consentire un’azione abrasiva da esercitare con precisione e gradualità,<br />

anche in zone particolarmente sfavorevoli quali sottosquadri e cornici.<br />

Eliminazione <strong>di</strong> attacchi biologici – Le lavorazioni comprenderanno l’applicazione dei prodotti biocida<br />

e/o erbicida e la successiva rimozione degli strati <strong>di</strong> attacco biologico e delle ra<strong>di</strong>ci infestanti<br />

devitalizzate. Le operazioni relative a queste lavorazioni potranno alternarsi a quelle <strong>di</strong> consolidamento<br />

e pulitura.<br />

La rimozione riguarderà le colonie <strong>di</strong> microrganismi e/o organismi quali batteri, funghi, alghe, licheni,<br />

attinomiceti e simili formanti patine e/o incrostazioni e/o pellicole, nonché la vegetazione superiore<br />

infestante ed i relativi apparati ra<strong>di</strong>cali infiltratisi nel materiale da bonificare.<br />

Prima <strong>di</strong> dare inizio ai trattamenti bioci<strong>di</strong>, l’Appaltatore provvederà ad eseguire i saggi antibiogrammi<br />

nei confronti dei microrganismi biodeteriogeni da eliminare al fine <strong>di</strong> selezionare il biocida<br />

più specifico e le concentrazioni più appropriate.<br />

L’Appaltatore darà inizio ai lavori con l’estirpazione meccanica della vegetazione superiore solamente<br />

se quest’ultima attività sarà consentita dalle modalità <strong>di</strong> applicazione e dalla conseguente<br />

efficacia dei prodotti bioci<strong>di</strong> scelti.<br />

Eliminate eventualmente le piante superiori asportabili, l’Appaltatore provvederà ad eseguire la <strong>di</strong>sinfestazione<br />

con applicazione <strong>di</strong>retta e/o con gli impacchi sull’intera superficie soggetta ad attacco<br />

biologico avendo cura <strong>di</strong> estendere l’applicazione dei prodotti per almeno cinque centimetri<br />

lungo tutto il perimetro delle formazioni.<br />

Successivamente, passato un congruo tempo in relazione a quanto imposto dal fabbricante per la<br />

migliore efficacia del biocida, l’Appaltatore potrà procedere alla rimozione meccanica <strong>di</strong> tutto il<br />

materiale biologico inerte avendo cura <strong>di</strong> non lasciarne <strong>di</strong> attivo aggrappato all’intonaco ed al<br />

supporto.<br />

Saranno adottati tutti gli accorgimenti utili a scongiurare la <strong>di</strong>ffusione delle spore con l’asportazione<br />

meccanica intempestiva e/o la rigenerazione dei biodeteriogeni, non ancora completamente <strong>di</strong>sattivati,<br />

con l’uso <strong>di</strong> acqua in altre attività. A tale proposito il trattamento andrà effettuato in almeno<br />

due successivi tempi: una prima applicazione <strong>di</strong> biocida sarà fatta agire per almeno quattro<br />

giorni durante i quali non dovrà piovere sulle superfici trattate; una seconda applicazione sarà<br />

quin<strong>di</strong> effettuata prima <strong>di</strong> procedere alla rimozione meccanica dopo la quale non sarà effettuato<br />

alcun lavaggio delle superfici.<br />

Per la riduzione dei prodotti concentrati dovrà essere utilizzata solamente acqua demineralizzata<br />

ovvero solventi nei casi richiesti dal produttore.<br />

I prodotti bioci<strong>di</strong> da impiegare dovranno avere efficacia il più possibile limitata alle specie invasive<br />

da eliminare, non dovranno innescare reazioni chimiche nocive e/o <strong>di</strong>sgreganti le malte<br />

dell’intonaco ed il suo supporto lapideo e dovranno essere incolori, trasparenti e incapaci <strong>di</strong> rilasciare<br />

residui inerti stabili dopo l’applicazione.<br />

Successivamente all’applicazione, trascorso un periodo <strong>di</strong> almeno 60 giorni dalla completa rimozione<br />

del materiale biologico, la <strong>di</strong>rezione dei lavori controllerà l’efficacia delle operazioni eseguite<br />

in contrad<strong>di</strong>ttorio con l’Appaltatore che a proprie cura e spesa dovrà eventualmente ripetere i<br />

trattamenti se quelli già eseguiti non dovessero essere stati completamente e/o parzialmente efficaci.<br />

Sono tassativamente vietati prodotti bioci<strong>di</strong> colorati ovvero oleosi che lasciano tracce permanenti<br />

ed evidenti del loro impiego.<br />

Eliminazione delle efflorescenze saline – Le lavorazioni sono finalizzate all’attenuazione della migrazione<br />

dei sali solubili innescata da pregressi e non in<strong>di</strong>fferenti cicli <strong>di</strong> assorbimento/evaporazione <strong>di</strong><br />

acque non canalizzate impropriamente venute a contatto prolungato con gli strati profon<strong>di</strong><br />

dell’intonaco e del supporto lapideo. L’Appaltatore dovrà eseguire preventivamente, se necessario,<br />

un’accurata ed energica pulizia della superficie con spazzole <strong>di</strong> saggina, escludendo tassativamente<br />

l’uso <strong>di</strong> acqua che assorbita dall’intonaco veicolerebbe nuovamente all’interno i sali da<br />

eliminare. La vera e propria estrazione delle efflorescenze saline avverrà me<strong>di</strong>ante aspirazione con-<br />

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