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Untitled - Comune di Palermo

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test e saggi necessari per la <strong>di</strong>agnosi preliminare, dei test stratigrafici meccanici (al bisturi), <strong>di</strong> compatibilità<br />

dei prodotti con i materiali originari, <strong>di</strong> pulitura, <strong>di</strong> consolidamento, <strong>di</strong> protezione finale<br />

nonché quelli dei seguenti esami ed analisi <strong>di</strong> laboratorio che l’Appaltatore dovrà produrre prima<br />

dell’inizio delle lavorazioni <strong>di</strong> restauro ed eseguiti da laboratorio <strong>di</strong> comprovata esperienza nel settore<br />

previa autorizzazione scritta del Direttore dei lavori:<br />

almeno n. 12 esami al microscopio ottico a luce polarizzata (MOLP) in sezione sottile e/o lucida per<br />

la verifica e la caratterizzazione <strong>di</strong> ogni strato dei campioni;<br />

almeno n. 10 analisi spettrofotometriche all’infrarosso (FT/IR) per determinare la qualità e la quantità<br />

<strong>di</strong> eventuali sostanze organiche e/o inorganiche presenti nei campioni e non identificabili al microscopio<br />

ottico;<br />

almeno n. 8 analisi alla microsonda elettronica (EDS) sugli strati <strong>di</strong> finitura al fine <strong>di</strong> determinarne la<br />

composizione chimica e la caratterizzazione dei campioni;<br />

almeno n. 10 analisi <strong>di</strong>ffrattometriche (XRD) al fine <strong>di</strong> determinare con precisione in ogni campione<br />

le fasi mineralogiche e cristalline non in<strong>di</strong>viduabili al microscopio ottico;<br />

almeno n. 10 analisi cromatografiche (HPLC) per il dosaggio qualitativo e quantitativo <strong>di</strong> precisione<br />

dei sali solubili presenti nei campioni;<br />

almeno n. 10 analisi porosimetriche me<strong>di</strong>ante picnometro ad elio e porosimetro a mercurio (MIP)<br />

per la determinazione della porosità totale e della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>mensionale dei pori nei materiali<br />

lapidei naturali (calcareniti) e artificiali (malte e intonaci);<br />

almeno n. 10 analisi per la misurazione della permeabilità al vapor d’acqua e del coefficiente <strong>di</strong><br />

assorbimento per capillarità da eseguire su carote <strong>di</strong> calcarenite.<br />

Il campionamento sarà effettuato da chi eseguirà l’analisi o sotto la sua responsabilità ed il numero<br />

e l’entità dei prelievi dovranno essere minimi, compatibilmente con le finalità e rappresentatività.<br />

Essi dovranno comunque permettere una valutazione del fenomeno che si vuole investigare, se<br />

non su basi statistiche almeno tenendo presente l’influenza <strong>di</strong> variabili come la quota, l’esposizione,<br />

l’alternanza <strong>di</strong> zone <strong>di</strong>lavate e non dalla pioggia, ecc. Le zone <strong>di</strong> prelievo devono essere scelte tenendo<br />

conto della necessità <strong>di</strong> non <strong>di</strong>sturbare in alcun modo l’estetica del manufatto.<br />

Durante il campionamento, oltre alle consuete cautele per non arrecare danno alcuno al monumento,<br />

sarà necessario non mo<strong>di</strong>ficare lo stato originario sia dei manufatti sia dei luoghi che alla<br />

fine delle attività svolte dovranno essere liberati da qualsiasi residuo <strong>di</strong> lavorazione.<br />

In ogni caso non sarà autorizzato il ricorso sistematico a tecniche <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>struttivo. Le metodologie<br />

<strong>di</strong> indagine, infatti, verranno <strong>di</strong>stinte e scelte in base al loro effetto <strong>di</strong>struttivo al fine <strong>di</strong> privilegiare<br />

l’utilizzo delle tecniche non <strong>di</strong>struttive, o minimamente <strong>di</strong>struttive.<br />

Le prove non <strong>di</strong>struttive si svolgeranno in situ senza la necessità <strong>di</strong> ricorrere a prelievi, mentre quelle<br />

minimamente <strong>di</strong>struttive andranno eseguite con prelievi <strong>di</strong> pochi grammi <strong>di</strong> materiale; questi ultimi<br />

potranno essere recuperati a terra, a seguito del loro avvenuto <strong>di</strong>stacco, o in prossimità delle parti<br />

più degradate.<br />

46.2 - Accertamenti <strong>di</strong> laboratorio e verifiche tecniche obbligatori non ricompresi nei prezzi <strong>di</strong> tariffa.<br />

Sono soggetti a rimborso nei confronti dell’Appaltatore gli accertamenti <strong>di</strong> laboratorio e le verifiche<br />

tecniche, non previsti nell’elenco <strong>di</strong> cui al precedente sub 46.1, che venissero in ogni tempo or<strong>di</strong>nati<br />

dal Direttore dei lavori o dall’Organo <strong>di</strong> collaudo, presso gli Istituti autorizzati, su materiali e forniture<br />

da impiegare o impiegati o sulle opere, in corrispettivo a quanto prescritto dalla normativa <strong>di</strong><br />

accettazione e <strong>di</strong> esecuzione o su specifica previsione del presente C.S.A., a norma dell’art. 15,<br />

comma 7, del Capitolato Generale.<br />

Per gli oneri ed obblighi relativi alle attività del presente sub 46.2, fermo restando l’impegno<br />

dell’Appaltatore all’attuazione delle dette attività, si darà luogo nei confronti dello stesso al rimborso<br />

delle spese affrontate, sulla base <strong>di</strong> apposita e specifica documentazione giustificativa, preventivata<br />

e previamente approvata dal Direttore dei lavori e dal Responsabile del proce<strong>di</strong>mento.<br />

Art. 47 Pulitura delle superfici<br />

La pulitura delle superfici è caratterizzata da una complessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse operazioni, tutte <strong>di</strong> restauro<br />

e tutte compatibili con i materiali esistenti. Tale complessità varierà in funzione della natura e delle<br />

caratteristiche <strong>di</strong> spessore e solubilità dei materiali da rimuovere, dei materiali costitutivi del manufatto,<br />

del loro stato <strong>di</strong> conservazione e della loro resistenza all’azione chimico-fisica che la stessa<br />

pulizia potrà esercitare. Sulla stessa unità <strong>di</strong> superficie si potranno sovrapporre <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> pulitura,<br />

che spesso andranno ripetuti alternandosi l’uno all’altro. Tutto ciò in relazione al fatto che le<br />

sostanze inquinanti sovrapposte alle malte d’intonaco ed al materiale lapideo potranno avere sia<br />

una composizione eterogenea sia un notevole spessore ed un <strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong> resistenza da zona<br />

a zona. La pulitura avverrà in queste zone in maniera graduale, utilizzando dapprima i meto<strong>di</strong> più<br />

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