Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini
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Capitolo VI, Tools di supporto<br />
Nei capitoli precedenti (paragrafo IV.6 in particolare) abbiamo spesso parlato del<br />
fatto che i <strong>gesti</strong> vengono definiti come una successione di fotogrammi chiave, cia-<br />
scuno <strong>dei</strong> quali viene descritto qualitativamente come una sovrapposizione delle<br />
configurazioni di braccio, polso, dita della mano. Ad esempio un fotogramma chia-<br />
ve potrebbe essere definito come:<br />
“braccio proteso in avanti”+”mano chiusa col solo indice a<strong>per</strong>to”+”palmo vero il basso e dita in avanti”<br />
Questa descrizione è qualitativa e <strong>per</strong>mette quindi di codificare abbastanza facil-<br />
mente molti tipi di gesto evitando di agire manualmente sulle rotazioni del modello<br />
(che sarebbe un processo molto lungo e complicato).<br />
Il motore riesce a generare i fotogrammi chiave di un gesto effettuando delle o<strong>per</strong>a-<br />
zioni di composizione tra le diverse pose base corrispondenti alla descrizione del fo-<br />
togramma.<br />
Una posa è in generale un qualsiasi elenco di elementi (giuntura, rotazione) dove una<br />
giuntura è il punto di congiungimento di due o più ossa dello scheletro dell’agente..<br />
Esistono quindi pose <strong>per</strong> le braccia, <strong>per</strong> le mani, <strong>per</strong> le dita, o addirittura <strong>per</strong> tutto il<br />
corpo. L’impiego di Maya era inizialmente fondamentale anche <strong>per</strong> la definizione di<br />
queste pose base <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> che venivano poi esportate sempre grazie a MEL.<br />
Per tutti i motivi fin qui esposti e soprattutto <strong>per</strong> non obbligare <strong>gli</strong> sviluppatori ad<br />
acquistare una copia di un programma commerciale che inoltre ha funzionalità mol-<br />
to più estese di quelle che poi effettivamente vengono utilizzate col motore, abbia-<br />
mo deciso di:<br />
1. implementare un BAP player<br />
2. implementare un tool <strong>per</strong> la definizione di pose<br />
Nell’ultimo paragrafo di questo capitolo prendiamo invece in esame un altro tool<br />
molto utile, l’editor <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> che abbiamo implementato <strong>per</strong> automatizzare la ste-<br />
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