Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini
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Capitolo V, Motore gestuale<br />
è racchiusa ha un parametro in più (level=”strong”) che ne aumenta la priorità<br />
rispetto alle altre.<br />
• c - <strong>per</strong>formativo suggest: l’unico gesto presente è il numero 2 fatto con una mano<br />
in corrispondenza della parola due. In accordo con quanto precedentemente<br />
stabilito, il gesto avviene all’interno di un tag che indica un contenuto informati-<br />
vo di tipo rematico. Nell’albero sotto questo tag inoltre è presente una sola enfa-<br />
si che è di tipo adjectival=two.<br />
• d - <strong>per</strong>formativo inform: la sequenza di <strong>gesti</strong> in questo caso è leggermente più<br />
complicata. Viene riprodotto con una mano il numero 1 e mentre questo gesto<br />
viene mantenuto <strong>per</strong> tutta la durata della frase (quindi durante tutto il <strong>per</strong>forma-<br />
tivo) l’altra mano fa un gesto <strong>per</strong> sottolineare la parola alleviare. Possiamo nota-<br />
re ancora una volta che la gestualità accompagna il contenuto rematico della fra-<br />
se. Il primo gesto, che avviene in corrispondenza della parola prima, è di tipo<br />
meta-discorsivo (belief-relation) e <strong>per</strong> questo viene mantenuto fino alla fine della<br />
frase (in accordo con l’analisi <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> spiegata alla fine del capitolo I). Sulla pa-<br />
rola alleviare è invece presente una normale enfasi.<br />
Ci accorgiamo infine della presenza di un’enfasi rematica (su l’Aspirina) che<br />
non ha dato luogo a nessun gesto <strong>per</strong>ché nella frase esistevano altre due enfasi<br />
che avevano una priorità maggiore e l’inserimento di un terzo gesto avrebbe<br />
provocato un “sovraccarico” della comunicazione.<br />
Presentiamo adesso le regole che abbiamo impiegato nell’implementazione del pia-<br />
nificatore <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong>, e che in parte abbiamo anticipato descrivendo questo esempio.<br />
V.3 Implementazione<br />
Vediamo prima l’architettura del pianificatore (figura 2) <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> e descriviamo bre-<br />
vemente il suo funzionamento.<br />
• Per prima cosa il pianificatore riceve in input un file proveniente dal parser<br />
APML (capitolo IV) e contenente i tempi di inizio e durata <strong>dei</strong> tag incontrati du-<br />
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