Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

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17.06.2013 Views

Capitolo V, Motore gestuale Mettiamo in evidenza la relazione che c’è tra quello che è accaduto nell’esempio ap- pena visto e la struttura del file APML che avevamo mandato in input, prendendo in esame separatamente i vari blocchi performativi: • a - performativo greet: nell’esempio corrisponde al gesto di saluto e infatti la tipo- logia indicata nel tag APML è “greet” che in inglese significa appunto “salutare”. Il gesto avveniva sulla parola giorno che si trova nel sottoalbero associato al per- formativo a e è racchiusa da un tag di tipo “emphasis”. E’ quindi come se l’enfasi indicasse il punto del discorso in cui emerge mag- giormente lo scopo della frase, e il gesto ad esso associato dipende dalla natura del contenuto performativo della frase (in questo caso il perfomativo era di tipo greet e infatti sull’enfasi è avvenuto un saluto). • b - performativo inform: innanzitutto notiamo che nell’esempio non avveniva nessun gesto in corrispondenza della parola informare. Questo è corretto, infatti pur essendo in presenza di un’enfasi l’informazione è di tipo tematico e quindi in generale non va accompagnata da gestualità [8] come abbiamo osservato nel ca- pitolo I. Possiamo quindi concludere che al fine di riprodurre correttamente i gesti di una persona, l’informazione tematica può essere in generale ignorata mentre va sem- pre considerata quella rematica. Come ulteriore conferma osserviamo che nell’esempio i gesti di questo perfor- mativo sono sulle parole leggera forma e angina, tutte contenute nel sottoalbe- ro di un tag di tipo rheme. Questo tag contiene però altre enfasi (diagnosticato, soffre) che non hanno da- to luogo a nessun gesto. L’enfasi su leggera prevale sulle altre perché è riferita ad un aggettivo (“adjectival=small”). In più la parola seguente è il nome (forma) a cui l’aggettivo si riferisce provocando una ripetizione del gesto. La parola angina invece viene sottolineata da un gesto perché il tag enfasi in cui 70

Capitolo V, Motore gestuale è racchiusa ha un parametro in più (level=”strong”) che ne aumenta la priorità rispetto alle altre. • c - performativo suggest: l’unico gesto presente è il numero 2 fatto con una mano in corrispondenza della parola due. In accordo con quanto precedentemente stabilito, il gesto avviene all’interno di un tag che indica un contenuto informati- vo di tipo rematico. Nell’albero sotto questo tag inoltre è presente una sola enfa- si che è di tipo adjectival=two. • d - performativo inform: la sequenza di gesti in questo caso è leggermente più complicata. Viene riprodotto con una mano il numero 1 e mentre questo gesto viene mantenuto per tutta la durata della frase (quindi durante tutto il performa- tivo) l’altra mano fa un gesto per sottolineare la parola alleviare. Possiamo nota- re ancora una volta che la gestualità accompagna il contenuto rematico della fra- se. Il primo gesto, che avviene in corrispondenza della parola prima, è di tipo meta-discorsivo (belief-relation) e per questo viene mantenuto fino alla fine della frase (in accordo con l’analisi dei gesti spiegata alla fine del capitolo I). Sulla pa- rola alleviare è invece presente una normale enfasi. Ci accorgiamo infine della presenza di un’enfasi rematica (su l’Aspirina) che non ha dato luogo a nessun gesto perché nella frase esistevano altre due enfasi che avevano una priorità maggiore e l’inserimento di un terzo gesto avrebbe provocato un “sovraccarico” della comunicazione. Presentiamo adesso le regole che abbiamo impiegato nell’implementazione del pia- nificatore dei gesti, e che in parte abbiamo anticipato descrivendo questo esempio. V.3 Implementazione Vediamo prima l’architettura del pianificatore (figura 2) dei gesti e descriviamo bre- vemente il suo funzionamento. • Per prima cosa il pianificatore riceve in input un file proveniente dal parser APML (capitolo IV) e contenente i tempi di inizio e durata dei tag incontrati du- 71

Capitolo V, Motore gestuale<br />

Mettiamo in evidenza la relazione che c’è tra quello che è accaduto nell’esempio ap-<br />

pena visto e la struttura del file APML che avevamo mandato in input, prendendo<br />

in esame separatamente i vari blocchi <strong>per</strong>formativi:<br />

• a - <strong>per</strong>formativo greet: nell’esempio corrisponde al gesto di saluto e infatti la tipo-<br />

logia indicata nel tag APML è “greet” che in inglese significa appunto “salutare”.<br />

Il gesto avveniva sulla parola giorno che si trova nel sottoalbero associato al <strong>per</strong>-<br />

formativo a e è racchiusa da un tag di tipo “emphasis”.<br />

E’ quindi come se l’enfasi indicasse il punto del discorso in cui emerge mag-<br />

giormente lo scopo della frase, e il gesto ad esso associato dipende dalla natura<br />

del contenuto <strong>per</strong>formativo della frase (in questo caso il <strong>per</strong>fomativo era di tipo<br />

greet e infatti sull’enfasi è avvenuto un saluto).<br />

• b - <strong>per</strong>formativo inform: innanzitutto notiamo che nell’esempio non avveniva<br />

nessun gesto in corrispondenza della parola informare. Questo è corretto, infatti<br />

pur essendo in presenza di un’enfasi l’informazione è di tipo tematico e quindi in<br />

generale non va accompagnata da gestualità [8] come abbiamo osservato nel ca-<br />

pitolo I.<br />

Possiamo quindi concludere che al fine di riprodurre correttamente i <strong>gesti</strong> di una<br />

<strong>per</strong>sona, l’informazione tematica può essere in generale ignorata mentre va sem-<br />

pre considerata quella rematica.<br />

Come ulteriore conferma osserviamo che nell’esempio i <strong>gesti</strong> di questo <strong>per</strong>for-<br />

mativo sono sulle parole leggera forma e angina, tutte contenute nel sottoalbe-<br />

ro di un tag di tipo rheme.<br />

Questo tag contiene <strong>per</strong>ò altre enfasi (diagnosticato, soffre) che non hanno da-<br />

to luogo a nessun gesto. L’enfasi su leggera prevale sulle altre <strong>per</strong>ché è riferita<br />

ad un aggettivo (“adjectival=small”). In più la parola seguente è il nome (forma)<br />

a cui l’aggettivo si riferisce provocando una ripetizione del gesto.<br />

La parola angina invece viene sottolineata da un gesto <strong>per</strong>ché il tag enfasi in cui<br />

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