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Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

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Capitolo IV, Il sistema <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong><br />

Il BAP Player che abbiamo implementato è stato dotato di controlli <strong>per</strong> la ripro-<br />

duzione (avanti, stop, indietro, avanzamento di singoli fotogrammi) e <strong>per</strong> modi-<br />

ficare la posizione della telecamera.<br />

Nel capitolo VI, in cui il BAP Player viene descritto, vedremo che i filmati pro-<br />

dotti inizialmente avevano numerosi problemi di visualizzazione che hanno ri-<br />

chiesto un lavoro di raffinamento del modello 3D del corpo dell’agente.<br />

Il BAP Player viene presentato nel capitolo VI.<br />

3. ottenere un sistema del tutto autosufficiente: il progetto iniziale era forte-<br />

mente vincolato al programma commerciale Maya della Alias/Wavefront (vedere<br />

Appendice).<br />

Questo software veniva utilizzato <strong>per</strong> la modellazione del corpo dell’agente e poi<br />

<strong>per</strong> la definizione delle pose statiche sulle quali vengono poi costruiti i <strong>gesti</strong>. Tut-<br />

ti questi concetti verranno ripresi poi nel capitolo VI.<br />

E’ stato quindi necessario realizzare alcuni tools che <strong>per</strong>mettessero di fare del a<br />

meno di Maya, <strong>per</strong> mantenere il progetto indipendente nel suo insieme da qual-<br />

siasi altro software. Anche questi tools verranno spiegati nel capitolo VI.<br />

4. mi<strong>gli</strong>orare il motore gestuale: sono state apportate una serie di mi<strong>gli</strong>orie al<br />

motore, sia <strong>per</strong> correggere alcuni difetti che <strong>per</strong> aggiungere nuove funzionalità.<br />

Tutte queste modifiche sono spiegate in detta<strong>gli</strong>o nel prossimo capitolo:<br />

• <strong>gesti</strong> <strong>dei</strong>ttici: il motore inizialmente non era in grado di calcolarli. E’ stata ag-<br />

giunta la possibilità di chiedere all’agente di indicare un oggetto presente nello<br />

spazio. Vedremo che questo tipo di problema è un classico dell’animazione in<br />

grafica 3D e che non è in generale di ovvia soluzione.<br />

• temporizzazione: i <strong>gesti</strong> non erano eseguiti correttamente, erano sempre<br />

troppo lenti e morbidi. E’ stato <strong>per</strong>ciò modificato alcune componenti del mo-<br />

tore in modo da conferire al movimento una dinamica più realistica.<br />

• posizioni di riposo multiple: abbiamo detto che quando una <strong>per</strong>sona produce<br />

<strong>gesti</strong> va continuamente dalla posizione di riposo a quella del gesto, <strong>per</strong> poi<br />

tornare in una posizione di riposo che <strong>per</strong>ò non è necessariamente identica a<br />

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