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Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

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Capitolo III, L’agente Greta<br />

Man mano che l’utente richiede maggiori informazioni (<strong>per</strong> esempio su come cu-<br />

rarsi, ecc.) il piano del discorso serve come punto di riferimento <strong>per</strong> l’agente <strong>per</strong><br />

decidere come impostare le sue risposte in base alle risposte che già sono state<br />

fornite.<br />

Ogni volta che il gestore del dialogo genera un turno di conversazione esso viene<br />

mandato in input sia al modulo Mente che al MIDAS. Il primo potrà così ag-<br />

giornare lo stato emotivo dell’agente e, comunicando il suo nuovo stato al Dialog<br />

Manager, verrà influenzato il modo in cui l’agente presenterà le successive rispo-<br />

ste.<br />

• MIDAS: questo modulo effettua la traduzione dalla rappresentazione simbolica<br />

del dialogo ricevuta dal gestore del dialogo, in una rappresentazione che specifi-<br />

chi i segnali non verbali che l’agente deve mostrare durante il parlato. Il destina-<br />

tario dell’output del MIDAS è infatti il modulo di generazione <strong>dei</strong> movimenti fi-<br />

sici dell’agente. Il linguaggio di specifica è stato definito usando XML [54] ed è<br />

stato chiamato APML (Affective Presentation Markup Language, vedere anche il<br />

capitolo IV <strong>per</strong> un esempio).<br />

Una volta ricevuto il testo in linguaggio naturale e il piano del discorso dal gesto-<br />

re del dialogo, il modulo MIDAS arricchisce il testo con i marcatori del linguag-<br />

gio APML, tenendo in considerazione lo stato emotivo attuale dell’agente e <strong>gli</strong><br />

obbiettivi della conversazione.<br />

I tag del linguaggio APML si riferiscono alle funzioni comunicative descritte nel<br />

paragrafo I.4 e hanno la forma:<br />

<br />

• Corpo: ha la funzione (come già spiegato nell’introduzione) di generare il movi-<br />

mento fisico dell’agente, cioè la comunicazione non verbale, sintetizzare il suono<br />

delle frasi pronunciate dall’agente e sincronizzare tra loro movimenti (del corpo,<br />

delle labbra) e suono.<br />

Quando l’agente vorrà comunicare un particolare stato emotivo sarà compito del<br />

modulo Corpo decidere su quali canali convo<strong>gli</strong>are questa informazione. Ad<br />

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