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Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

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Capitolo II, Stato dell’arte<br />

Alcuni sistemi <strong>per</strong>ò sono davvero avanzati sul piano della ricezione de<strong>gli</strong> input ver-<br />

bali e non verbali provenienti dall'utente. Per esempio REA riconosce il parlato e i<br />

movimenti del corpo in tempo reale. L'input di Greta è invece semplicemente un te-<br />

sto inserito in una finestra di dialogo.<br />

A livello implementativo Greta presenta forti somi<strong>gli</strong>anze con Gessyca nella defini-<br />

zione <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> tramite un linguaggio dedicato che <strong>per</strong>mette di comporre un gesto a<br />

partire da configurazione base. Questa tecnica è quella utilizzata anche in MAX<br />

mentre REA, come abbiamo visto, non ha un gestuario predefinito ma "crea" il ge-<br />

sto in base a quello che sta dicendo in un certo istante.<br />

In Greta <strong>per</strong>ò, al contrario di Gessyca e MAX, nel gestuario possono essere memo-<br />

rizzati anche <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> definiti a basso livello, cioè specificando esattamente le posi-<br />

zioni delle singole giunture del corpo dell'agente.<br />

La temporizzazione <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> di Greta è molto accurata e può essere paragonata a<br />

quella di MAX rispetto alla quale in più tiene in considerazione la suddivisione del<br />

gesto in un maggior numero di fasi elementari.<br />

L'animazione finale dell'agente viene calcolata matematicamente come fanno anche<br />

Gessyca, MAX e REA e non è preregistrata come nel caso di Cosmo.<br />

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