17.06.2013 Views

Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

Analisi e sintesi dei gesti comunicativi per gli - Maurizio Mancini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Capitolo I, Gesti <strong>comunicativi</strong><br />

• Deittici: indicano un punto nello spazio mentre ci si riferisce a <strong>per</strong>sone, posti o al-<br />

tre entità identificabili in senso spaziale. Fanno cioè parte di questa classe sia i<br />

<strong>gesti</strong> che indicano qualcosa che si trova fisicamente nell’ambiente in cui avviene<br />

la conversazione sia quelli che indicano una parte dell’ambiente<br />

che può in qualche modo essere identificata con un’entità astrat-<br />

ta. Un esempio di questo tipo è quando si indica verso il basso<br />

dicendo “..questo..” (figura 2) <strong>per</strong> indicare in realtà l’oggetto del-<br />

la conversazione. Come i metaforici anche questi <strong>gesti</strong> sono circa<br />

il 10% del totale.<br />

• Beat: vengono definiti come tutti quei movimenti che non presentano un signifi-<br />

cato particolare ma che servono a sottolineare il concetto che<br />

si sta esprimendo oppure hanno funzioni di turn-taking o<br />

feedback. Sono piccoli spostamenti delle mani o delle braccia,<br />

senza una forma particolare. Per esempio se una <strong>per</strong>sona vuo-<br />

le porre una forte enfasi su una certa parola allora, mentre il<br />

parlato rallenta arrivando a scandire le singole sillabe della pa-<br />

rola, le mani si muovono ritmicamente con brevi spostamenti<br />

dall’alto verso il basso, uno <strong>per</strong> ciascuna sillaba pronunciata (figura 3). Il rima-<br />

nente 40% <strong>dei</strong> <strong>gesti</strong> di una conversazione e’ composto di beat.<br />

I.2.2 Fasi del gesto<br />

I <strong>gesti</strong> si svolgono nel tempo e hanno un’evoluzione <strong>per</strong> fasi. Generalmente quelle<br />

che vengono distinte sono:<br />

♦ preparazione: le mani e le braccia iniziano a muoversi e si portano dalla posi-<br />

zione di riposo in un punto dello spazio molto vicino a dove dovrà avvenire<br />

lo stroke.<br />

21<br />

Figura 2<br />

Figura 3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!