RAPPRESENTAZIONE E INVARIANZA - La scuola di Pitagora editrice

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Tradizione e innovazione per il recupero della Valle del Sarno
tro interconnessi e generati dal sovrasfruttamento delle falde idriche a scopo industriale,
irriguo e potabile, manifestazioni più emergenti del dissesto idrogeologico facilitato
ed aggravato di anno in anno dall’appesantimento e rimodellamento dei pendii e
dall’impermeabilizzazione dei suoli (Pellicano A., 2001).
A tale problematica si aggiunge il rischio vulcanico che la ricostruzione storica ha ben
messo in evidenza come possa rappresentare elemento di sconvolgimento del paesaggio
e del mosaico agrario.
Le politiche di recupero ambientale dell’area sono state inserite in diversi programmi
operativi. La tabella 2 dimostra come su diversi fondi del parco finanziamenti regionale
(FEOGA, FESR, FSE, SFOP, POR) siano state investite ingenti somme: in particolare
proprio l’asse I (Risorse Naturali) del POR Campania ha captato ben il 95%
delle risorse totali del POR, mentre l’Asse II (Risorse Culturali) non ha ricevuto alcun
finanziamento. Ciò dimostra ulteriormente come l’inquinamento del fiume abbia
estinto non solo il valore naturalistico del fiume ma anche il suo passato culturale
fatto di stratificazioni di diverse civiltà che hanno determinato un patrimonio
unico ed irripetibile. Tabella 1. Finanziamenti del parco europeo e regionale
Tuttavia la possibilità di accedere a fondi da utilizzare per il recupero ambientale, in
tutta l’Agro - Nocerino Sarnese è fortemente limitata da una complessa rete di rela-