LO SCARPONE 04 - Club Alpino Italiano
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ondomontagna<br />
Echi e notizie<br />
Scalare è un’arte?<br />
Idee e motivazioni dei primi salitori sulle pareti delle Dolomiti<br />
saranno al centro di un convegno significativamente intitolato<br />
“Una via è un’opera d’arte”. È fuori discussione infatti che chi<br />
ha affrontato alpinisticamente la montagna e ha creato sulla<br />
roccia, sul ghiaccio e sul misto una nuova via, è stato sicuramente<br />
guidato da un ideale, da una forte spinta interiore, dalle motivazioni<br />
più diverse.<br />
Al simposio, che si svolgerà nella località trentina di Tenno<br />
(Spazio d’incontro, via Giacomo Floriani 12) sabato 17 aprile dalle<br />
17 alle 19, prenderanno la parola alcuni degli scalatori che hanno<br />
creato nuove vie sulle Dolomiti.<br />
Toccherà a Roberto Iacopelli, Ivo Rabanser, Alessandro Gogna,<br />
Marco Furlani e Heinz Grill svelare le motivazioni profonde che li<br />
hanno spinti ad affrontare le loro scalate, aprendo auspicabilmente<br />
un dialogo fruttuoso per il futuro dell’arrampicata. Per informazioni<br />
rivolgersi all’organizzatore Sigrid Konigseder 349-6758161, email:<br />
sigrid@arrampicata-valle-del-sarca.it.<br />
Emergenza<br />
■ IL PRIMO Istituto per la<br />
medicina di emergenza in montagna<br />
è stato inaugurato a<br />
Bolzano. La direzione<br />
è affidata a<br />
Hermann Brugger<br />
(foto), professore<br />
universitario e medico<br />
del Soccorso<br />
alpino, con una pluriennale<br />
esperienza<br />
come presidente<br />
della Commissione<br />
internazionale per la<br />
medicina di emergenza in montagna<br />
(Icar). Viene affiancato da<br />
Giacomo Strapazzon, specialista<br />
in medicina interna e medico del<br />
Soccorso alpino.<br />
Alcune novità sono state<br />
introdotte in queste pagine, a<br />
iniziare dalla testata,<br />
“Mondomontagna”, che è<br />
sembrata più appropriata di “Filo<br />
diretto”. Ogni mese, tra l’altro,<br />
vengono selezionati gli eventi<br />
salienti (Dove e quando in aprile)<br />
e un angolino (Vecchio<br />
Scarpone) è dedicato alla<br />
montagna che non c’è più. La<br />
redazione spera ovviamente di<br />
poter contare sull’apprezzamento<br />
dei gentili lettori.<br />
24 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, APRILE 2010<br />
Premi letterari<br />
■ È IN DISTRIBUZIONE il<br />
regolamento 2010 del premio<br />
Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”<br />
(www.premiomazzotti.it) che<br />
prevede quest’anno tre sezioni:<br />
accanto ad “Alpinismo: imprese,<br />
vicende storiche, biografie e<br />
guide” ci saranno “Ecologia e<br />
paesaggio” e “Artigianato di tradizione”.<br />
La novità è l’alpinismo<br />
a cui si è deciso di dare specifica<br />
collocazione.<br />
■ PIÙ DI 500 sono gli appassionati<br />
di montagna e avventura<br />
che in 14 anni hanno partecipato<br />
al Premio Mauri.<br />
La premiazione avverrà a Lecco<br />
il 21 maggio. Per informazioni:<br />
www.uoeigamma.it<br />
Invenzioni<br />
■ IN FRANCIA la scuola di<br />
sci di Vallorcine ha realizzato il<br />
“cyclofilneige”, una bicicletta<br />
sulla quale, pedalando, un adulto<br />
riesce ad azionare un baby<br />
skilift mentre i bambini fra tre<br />
e cinque anni vanno in sù allegramente.<br />
■ SKI-GO è il maestro di sci<br />
più avveniristico. L’invenzione è<br />
della giovane società Moticon<br />
di Monaco in Germania: tramite<br />
una cuffia nell’orecchio la soletta<br />
“intelligente” dello scarpone,<br />
dentro la quale si nasconde un<br />
complesso sistema di elaborazione<br />
e misurazione, comunica<br />
direttamente con lo sciatore<br />
fornendo istruzioni e consigli.<br />
Odissee alpine, la sposa nel pallone<br />
Una vicenda tragicomica che ha dell’incredibile: la storia, realmente accaduta alla fine<br />
dell’Ottocento, di due sposi in viaggio di nozze su un pallone che finiscono malamente impigliati in<br />
cima alla Bessanese, nelle Alpi Graie. Anche questa volta, come in “Frêney” e in “Vuoto alle spalle”,<br />
Marco Albino Ferrari racconta una storia vera nel suo nuovo libro “La sposa dell’aria”<br />
(Feltrinelli, 2010, vedere in questo numero la rubrica Bookshop). “Non solo mi piace narrare storie vere”,<br />
dice l’autore, “mi diverto anche a scovarle. Annetta e Charbonnet, i due personaggi del romanzo, sono usciti<br />
dalle raccolte dei vecchi giornali come figurine sbiadite. Erano i protagonisti di una pagina di storia<br />
sepolta sotto milioni e milioni di altre pagine. Ho guardato per la prima volta la foto della sensualissima<br />
Annetta con la meraviglia dell’archeologo che raggiunge il suo reperto”.<br />
Curiosamente, l’epilogo di questa odissea tra ghiacciai e tormente fece esplodere una polemica che<br />
contrappose la Curia ai giornali laici di area liberale. Questi ultimi attaccarono i preti accusandoli di<br />
speculare sulla popolarità derivata dalla tragedia e di fare uso strumentale della fede dei superstiti. Ma<br />
chi ci guadagnò veramente da questa polemica furono i montanari dell’alta Val d’Ala. Dopo la storia<br />
degli sposi aeronauti, il Pian<br />
della Mussa dove gli sposi<br />
approdarono divenne una delle<br />
località più alla moda. E la villeggiatura<br />
lassù (è il caso di<br />
dirlo) spiccò il volo. “Ciò che<br />
probabilmente torna a sedurre<br />
il pubblico”, osserva Ferrari, “è<br />
la sproporzione tra il piccolo<br />
uomo e l’immensità ignota della<br />
natura. Ma oggi è una sproporzione<br />
ormai più immaginaria<br />
che reale. In un mondo scandagliato<br />
dai satelliti, dove perdersi<br />
non è più possibile, l’avventura<br />
del viaggio oltre la soglia del<br />
conosciuto diventa una seducente<br />
proiezione onirica”.<br />
E anche, verrebbe da aggiungere,<br />
una buona occasione in<br />
più per dedicarsi alla lettura.<br />
(R.S.)<br />
I protagonisti<br />
della storia<br />
Giuseppe<br />
Charbonnet<br />
e Annetta<br />
Demichelis nei<br />
ritratti apparsi<br />
sull’Illustrazione<br />
Italiana del 22<br />
ottobre 1893.