l'eroe imperfetto - Wu Ming
l'eroe imperfetto - Wu Ming
l'eroe imperfetto - Wu Ming
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
in uno stato pre-morte, per poi essere raccolto dagli orchi.<br />
A quel punto è Sam a brandire la fiala-stella per difendere il<br />
compare, ed è interessante notare che il coraggio gli viene<br />
cantando. Prima infatti invoca la dama elfica, poi intona<br />
direttamente l'inno a Elbereth. E' così, chiamando su di sé la<br />
protezione della Dea, che Samvise Gamgee segnala al mondo di<br />
essere pronto a una grande impresa: sconfiggere Shelob, e più in<br />
generale salvare il Portatore e condurre l'Anello a destinazione.<br />
Di lì a poco è ancora la fiala l'oggetto-chiave con il quale Sam<br />
riesce a superare la soglia della rocca degli orchi in cui Frodo è<br />
tenuto prigioniero. La porta è custodita da due guardiani di pietra<br />
tricefali, il cui maleficio viene infranto dalla luce elfica. La stessa<br />
cosa accade all'uscita degli hobbit, quando il bagliore della fialastella<br />
è ancora accompagnato dall'invocazione di Sam a Elbereth<br />
Gilthoniel.<br />
Alla Dama viene anche chiesta una grazia: di poter trovare un po'<br />
di luce del giorno e un po' d'acqua. E infatti la luce dell'alba appare<br />
e in seguito i due compari si imbattono in “un esiguo ruscelletto”<br />
tra le aride pietre di Mordor, che consente loro di non morire di<br />
sete.<br />
Infine un barlume di speranza rinasce nel cuore di Sam, quando in<br />
uno squarcio tra le nubi scorge “scintillare all'improvviso” una<br />
stella bianca (l'immancabile Venere).<br />
Non è però l'unico modo con cui lo hobbit riesce a resistere alla<br />
disperazione. In lui sono presenti due qualità fondamentali che in<br />
apparenza non hanno direttamente a che fare con la devozione al<br />
divino femminile, e tuttavia richiamano temi che abbiamo già<br />
affrontato in questo excursus.<br />
La prima qualità è il senso dell'umorismo - e, a esso collegati, il<br />
comico e il riso - che sembra essere una caratteristica degli hobbit,<br />
con la quale riescono a condire le situazioni peggiori 15 . Questo<br />
capita ad esempio quando Frodo e Sam immaginano di venire<br />
inseriti dentro le canzoni popolari, cantate dai padri ai figli davanti<br />
al camino, e giocano a ipotizzare cosa si dirà di loro. In quel<br />
momento si trovano vicino ai confini di Mordor, in una landa<br />
rocciosa e arida, lontani dagli amici e con scarse possibilità non<br />
solo di riuscita, ma perfino di sopravvivenza. Eppure riescono a<br />
ridere:<br />
“[…] E la gente dirà: 'Parlateci di Frodo e dell'Anello!'. E poi dirà:<br />
'Sì, è una delle storie preferite. Frodo era molto coraggioso, vero<br />
papà?'. 'Sì, ragazzo mio, il più famoso degli Hobbit, ed è dir<br />
molto'”.<br />
“E' dire di gran lunga troppo”, ribatté Frodo ridendo, un riso lungo<br />
e limpido, sgorgato dal cuore. Da quando Sauron aveva invaso la<br />
Terra di Mezzo quei luoghi non sentivano un suono così puro. A<br />
Sam parve improvvisamente che tutte le pietre fossero in ascolto e<br />
le imponenti rocce chine su di loro.<br />
(Le Due Torri, libro II, cap. VIII)