l'eroe imperfetto - Wu Ming
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Sauron e le sue armate. Crede in sostanza al fondamento primario<br />
del Potere: la subordinazione del mezzo al fine da conseguire. Non<br />
è quindi casuale che fin dall’inizio sia anche il più diffidente nei<br />
confronti di Galadriel e venga rimproverato severamente da<br />
Aragorn, che invece “gode della benevolenza della Dama”. Aragorn<br />
non diffida del potere femminile, tanto meno di una regina elfica,<br />
essendo innamorato egli stesso della nipote di Galadriel, ovvero<br />
Arwen (“Stella del Vespro”).<br />
A suggellare questo legame diretto, il nuovo capo della Compagnia<br />
riceve in dono da Galadriel un gioiello elfico tramandato<br />
matrilinearmente da generazioni e che allude al suo nome<br />
predestinato: Elessar (“Gemma elfica”, appunto). E’ Arwen stessa a<br />
inviargliela tramite la nonna.<br />
Il discrimine tra i due rappresentanti degli Uomini nella Compagnia<br />
non potrebbe essere più marcato e ne determina la diversa sorte.<br />
Uno infatti è destinato a ricevere la corona dei suoi antenati per<br />
regnare sulla Terra di Mezzo congiunto a una regina elfica; l’altro<br />
morirà a causa del cedimento alla brama di potere, nel tentativo di<br />
redimersi dal proprio errore.<br />
Ma ancora più significativi ai fini di individuare l’egida femminile<br />
sulle sorti della missione sono i doni che Galadriel elargisce agli<br />
hobbit. Solo grazie a questi infatti riusciranno ad attraversare le<br />
prove che ancora li attendono.<br />
Ognuno dei doni ha un senso e una funzione specifici che vale la<br />
pena considerare con attenzione. Non solo la Compagnia viene<br />
dotata di barche rapide e capienti per proseguire il viaggio, ma<br />
tutti i suoi membri vengono anche forniti di mantelli con cappuccio,<br />
tessuti da Galadriel stessa. Grazie a questi soprattutto gli hobbit<br />
riusciranno a non essere notati nelle terre ostili.<br />
Al giardiniere Sam, la Dama regala poi una scatola colma della<br />
terra del suo frutteto e delle sue benedizioni:<br />
Anche se trovassi tutto spoglio e abbandonato, quando avrai sparso<br />
in terra il contenuto della scatola, pochi giardini fioriranno come il<br />
tuo nella Terra di Mezzo.<br />
(Ibidem, cap. VIII)<br />
A questo formidabile terriccio si aggiungono le gallette di lembas, il<br />
pane elfico che letteralmente terrà in vita Frodo e Sam fino al<br />
termine dell’avventura. I protagonisti si ritrovano in presenza della<br />
natura ristoratrice e germinativa della Dea, com'era già accaduto<br />
con la figura di Baccadoro. Nel pantheon di Arda questo aspetto del<br />
divino femminile è impersonato dalla Valie Yavanna, “Dispensatrice<br />
di Frutti” e “Regina della Terra”.<br />
In Galadriel quindi si ricompongono almeno due aspetti della Dea,<br />
quello catartico/siderale/verginale e quello<br />
germinativo/terreno/materno. Significativamente al più ascetico<br />
Frodo è riservato un dono che richiama il primo dei due: una fiala<br />
che racchiude la luce della stella Eärendil (la Stella del Mattino,