17.06.2013 Views

l'eroe imperfetto - Wu Ming

l'eroe imperfetto - Wu Ming

l'eroe imperfetto - Wu Ming

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

soltanto colui che porta con sé il male avrà qualcosa da temere. In<br />

qualche modo quindi nel meraviglioso bosco elfico si subisce una<br />

trasformazione e il male non può penetrarvi indisturbato.<br />

I passaggi che danno accesso al reame fatato sono due e<br />

ovviamente consistono nell'attraversamento di corsi d'acqua. Il<br />

primo, il Nimrodel, viene guadato, e nel farlo la Compagnia scopre<br />

che la sua corrente lava via la fatica e le preoccupazioni. Il<br />

secondo, l'Argentaroggia (Silverlode), invece viene scavalcato su<br />

funi tese tra le due sponde.<br />

Una volta dall'altra parte gli eroi sono finalmente a Lórien, con<br />

tutto ciò che ne consegue:<br />

Dal momento in cui aveva attraversato l'Argentaroggia, [Frodo] si<br />

era sentito penetrare da una strana sensazione che si faceva più<br />

intensa man mano che egli si inoltrava nel Naith; gli sembrava di<br />

essere passato su un ponte del tempo e di essere giunto in un<br />

angolo dei Tempi Remoti, e di star ora camminando in un mondo<br />

che non era più. A Gran Burrone vi era il ricordo delle cose<br />

passate; a Lórien le cose del passato vivevano ancora. […] I lupi<br />

ululavano ai margini del bosco, ma sulla terra di Lórien non vi era<br />

alcuna ombra.<br />

(Ibidem)<br />

Se il male non può toccare il Bosco d'Oro, certo nemmeno il tempo<br />

sembra tangerlo. La Compagnia vi giunge in inverno, ma tutti i<br />

riferimenti al paesaggio parlano di una perpetua primavera: i fiori<br />

sono perenni, il verde dell'erba non è mai sbiadito, e così gli altri<br />

colori. Il contesto è talmente incantevole da far dimenticare ai<br />

viandanti tutti i dolori, perfino i più recenti, come la perdita di<br />

Gandalf, guida della Compagnia.<br />

E' significativo che i nomi elfici del luogo, Lothlórien e Lórien,<br />

significhino rispettivamente “Fiore di Sogno” e “Terra del Sogno”.<br />

Attraverso il fiume che oblia la stanchezza e le preoccupazioni, la<br />

Compagnia ha avuto accesso a “una terra senza tempo, che non<br />

cambiava, non sbiadiva, non cadeva nell'oblio”. A Lórien tutto è<br />

“splendidamente tranquillo” e “sembra che non succeda niente, e<br />

nessuno sembra volere il contrario”. E' un luogo onirico che<br />

potrebbe trovarsi all’incrocio tra la terra dei Lotofagi (oblio e<br />

dimenticanza), l’isola dei Feaci (accoglienza e consolazione) e i<br />

Campi Elisi (beatitudine).<br />

Risulta presto chiaro quale sia il rischio per chi vi si addentra:<br />

consolarsi in quella meravigliosa tranquillità dove nulla accade e<br />

finire per desiderare che nulla accada più. Per i nostri eroi:<br />

rinunciare alla propria missione. E’ una tentazione che coglie<br />

anche il portatore dell’Anello, Frodo, quando si confronta con la<br />

Dama, la regina veggente Galadriel, “alta e pallida” e dalle<br />

“bianche braccia”. E’ una delle scene topiche del romanzo, quella<br />

in cui Frodo e Sam vengono invitati a consultare lo Specchio di<br />

Galadriel.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!